L’AUTOSTIMA     (come insegnare ai tuoi figli a credere in se stessi)

(Germain Duclos)

pg.  273

ed.  San Paolo

n°  14121
L'autostima è l'eredità più preziosa che i genitori possano lasciare ad un figlio. Questa eredità è possibile solo grazie alla relazione di attaccamento e a degli atteggiamenti amorevoli. Il bambino che si sente rassicurato fisicamente e psicologicamente, che prova un sentimento di fiducia di fronte alla vita, che si conosce e si dà una sua identità personale, che sente vivo un sentimento di appartenenza alla sua famiglia e ad un gruppo, che sviluppa le sue competenze e infine prende coscienza del suo valore personale eredita un tesoro al quale potrà attingere per tutta la vita per affrontare le difficoltà. Questa eredità costituisce il miglior passaporto che possa avere per sbocciare in pienezza e crescere costantemente.
MAMME CHE AMANO TROPPO    (per non crescere piccoli tiranni e figli bamboccioni)

(Osvaldo Poli)

pg.  232

ed.  San Paolo 

n°  14122
Che cosa trasforma un bambino-pulcino in un piccolo tiranno, capace di tenere in scacco la famiglia, e poi – da ragazzo – in un bamboccione insicuro di sé? E’ possibile “amare troppo” un figlio? Osvaldo Poli mette in guardia i genitori: anche l’amore di una mamma (ma anche di un papà) verso un figlio può venire snaturato dall’eccesso. Anche in ambito educativo, e quando si vuole bene, è necessario esercitare la virtù della Temperanza. Il testo individua i “virus” psicologici e relazionali che spingono un genitore ad “amare troppo”; analizza le cause che generano tali “virus”; presenta alcuni “prodotti educativi” di tali “eccessi d’amore”, ma anche le conseguenze (frustrazione, stanchezza, esaurimento e delusione) per le mamme protagoniste di questo “troppo amore”; suggerisce infine strategie, strumenti e metodi per guarire dal “troppo amore”.
IL PADRE   (l’assente inaccettabile)

(Claudio Risé)

pg.  166

ed.  San Paolo 

n°  14123
L'Occidente contemporaneo è definito dalle scienze sociali "una società senza padri". Alcuni vi vedono la fine, positiva, di ogni "patriarcato"; altri, come l'autore, notano con preoccupazione il vuoto lasciato dall'assenza paterna. Per Claudio Risé il padre è la figura psicologica che collega la biografia individuale al piano trascendente e consente così l'integrazione del dolore e della perdita attraverso l'insegnamento esemplare del suo senso. La "società senza padri" appare, quindi, come un mondo che ha smarrito il senso religioso e, con esso, la capacità di dare significato alle prove della vita, cui l'individuo reagisce infantilmente attraverso il rifiuto e la negazione o con la depressione. Il libro entra nel vivo della cronaca di oggi mostrando come l'assenza paterna non nasca da fumosi processi psico-sociologici, ma dalla diffusione di separazioni e divorzi, che si concludono quasi sempre con l'espulsione dei padri da casa e con la rottura (o il grave indebolimento) del loro rapporto con i figli.
L’AMORE E LA SESSUALITA’ SPIEGATA AI MIEI FIGLI
(l’affettività dei bambini e dei ragazzi)

(Massimo Bettetini)

pg.  249

ed.  San Paolo

n°  14120

Nessuno si nasconde che di fronte ai bombardamenti sessuali della società e alle tante informazioni che arrivano ai ragazzi sia facile sentirsi inadeguati e magari tentati di tornare agli antichi tabù: Ma, se non vogliono lasciare i figli alla deriva, le famiglie devono ricominciare a credere in se stesse, sapendo che non possono tappare gli occhi ai figli, ma che nel profondo del loro amore hanno ancora qualcosa da dire.

L’IMMAGINARIO PRIGIONIERO 
(come educare i nostri figli a un uso creativo e responsabile delle nuove tecnologie)

(M. R. Parsi, T. Cantelmi, F. Orlando)

pg.  250

ed.  San Paolo 

n°  14124
Quante volte l'abbiamo pensato, guardando i nostri ragazzi, persino bambini, alle prese con telefonini, Playstation, lettori DVD o MP3, computer e altri apparecchi elettronici? Questa generazione è nata con la tecnologia digitale nel DNA. Ma siamo proprio sicuri? Cosa differenzia i giovani e giovanissimi degli anni Duemila dai loro genitori o anche solo dai fratelli maggiori? E quali effetti, positivi o negativi, può avere sulla psiche e sul suo sviluppo la stretta interazione con le tecnologie in giovane età? Rispondono tre psicologi esperti del problema in un saggio inedito e di estremo interesse per chiunque abbia a che fare con i "nativi digitali".
COME ROVINARE UN FIGLIO IN DIECI MOSSE   (se volete crescerlo male fate così)

(Don Antonio Mazzi)

pg.  128

ed.  San Paolo 

n°  14125
Viziatelo, accontentatevi del “6-“, dispensate carezze di seconda mano, latitate, iperproteggetelo, imbottitelo di merendine, incollatelo alla tv, lavatevene le mani, lasciate che si annoi, svegliatevi solo quando é grande... insomma, finalmente in un unico libro, tutto quello che bisogna sapere per rovinare un figlio. Da don Antonio Mazzi e dalla ventennale esperienza con le comunità di Exodus qualche consiglio ai genitori per crescerlo come si deve.
NEL CUORE DELLA FAMIGLIA   (dal fidanzamento all’amore per sempre)

(Don Oreste Benzi)

pg.  204

ed.  San Paolo

n°  14126
Della famiglia nessuno come in questo libro aveva ancora detto, con lo stile semplice e diretto di don Benzi, che Dio ha un progetto su ogni famiglia, che uomo e donna sono stati creati per essere originalità in comunione, per una vocazione specifica nella storia della salvezza. Appunti, spunti, analisi, incursioni nella psicologia e profonde intuizioni teologiche. Il tutto con la carica dirompente del don Oreste, “infaticabile apostolo della carità", come l'ha definito Papa Benedetto XVI.
LA FEDE SPIEGATA A MIO FIGLIO   (domande e risposte)

(Davide Perillo)

pg. 178

ed. San Paolo 

n° 14127
Un tempo la fede si tramandava di genitore in figlio naturalmente, attraverso le preghiere, l’esempio di vita e la pratica religiosa. Le domande che un ragazzo poneva in casa erano semplici, come semplici erano le risposte, spesso desunte dal Catechismo di Pio X. Domande e risposte rimandate a memoria ma che erano una buona guida e facevano riferimento alla ragione, davano risposte esaustive. Oggi tutto ciò non basta. I "perché" sulla fede si sono moltiplicati, la società è diventata più complessa e lontana da Dio, la coscienza cristiana è aggredita da dubbi e obiezioni. La fede dei nostri padri rischia di perdersi.

 

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