La  Parrocchiale   di  Ronco

   (La nostra chiesa)

"Ai tuoi cari sono preziose le pietre di Sion" !

                                                            (Sal 101)

      Le parole del salmo si addicono perfettamente ai sentimenti che Ronchesi vecchi e nuovi proviamo nei confronti della maestosa parrocchiale di S. Ambrogio ad Nemus e di quanto simboleggia per la nostra comunità ecclesiale e civile.

      Desidero dunque, a nome di tutti, esprimere la riconoscenza più viva a Gianni Cerri e a quanti hanno collaborato per la realizzazione di questa opera che, proprio in occasione del settantesimo della dedicazione, intende rispondere alle curiosità riguardanti l'origine del tempio e la ricchezza di decorazioni e arredi.

      Sono convinto che questa pubblicazione, che unisce la semplicità dello stile alla ricerca appassionata e meticolosa, aiuterà a meglio pregare nella nostra bella chiesa, tributando doverosa riconoscenza ai padri che l'hanno costruita e abbellita, per diventare più degni della loro preziosa eredità di fede.

      Auspico che ogni famiglia ponga questo libro accanto a quello della Parola di Dio per ricordare quotidianamente la propria vocazione di chiesa domestica scaturigine dell'impegno missionario di ogni suo membro. 

don Ezio Disello parroco


Dedico questo lavoro
      a tutte le persone che frequentano abitualmente le Sacre Celebrazioni affinché con le loro Preghiere e la loro Fede ricordino le Opere di tutti quelli che hanno voluto la Chiesa Parrocchiale e rafforzino la volontà di quelli che la vogliono mantenere e migliorare;

      a coloro che non conoscono e non frequentano questo Tempio, sperando di suscitare un nuovo interesse per conoscere un pezzo di storia, di ambiente e di cultura del luogo in cui vivono;

      a mia figlia Paola ed a tutte le Persone che, come lei, non hanno la facoltà di vivere pienamente la Fede e di apprezzare la bontà e la bellezza delle opere, fiducioso che possano almeno essere accolte in pieno rispetto della loro dignità e possano frequentare serenamente i luoghi dedicati al culto.

 Gianni Cerri           

 

 

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