Visita le sezioni
sottostanti
IMPARIAMO A RAGIONARE IN 'EURO'
Mancano pochi mesi all'entrata in vigore dell'Euro. Curiosità e notizie sulla nuova valuta.
Se ne parla ormai da anni, in questi ultimi mesi a getto continuo, nel futuro prossimo sarà presumibilmente l'argomento del giorno. E sì, perché tra pochi mesi il modo di gestire la nostra vita quotidiana, almeno dal punto di vista economico, subirà un "trauma": o almeno lo sarà per la maggior parte delle persone che dovranno fare i conti in modo diverso da quello a cui sono abituate. Non voglio sostituirmi a coloro che, preposti allo scopo, già da tempo stanno facendo circolare manifestini, libricini, vademecum, pseudo-calcolatrici di cartoncino nel tentativo di inculcarci nel cervello quanti euro dovremo pagare per un chilo di pane o un litro di latte, ma vorrei fare, nel mio piccolo, un breve riassunto del come e del perché si è giunti a tanto, rivolgendomi soprattutto a coloro (anziani, ragazzi, casalinghe) che non hanno molta simpatia nel tuffarsi negli opuscoli di cui sopra (ormai la pubblicità ci ha saturato la cassetta della posta e la nostra pazienza), che non sempre sono chiari ed esaustivi nelle loro spiegazioni. Un po' di storia. La nascita di una moneta unica è la conseguenza di una idea storica che risale al tempo della seconda guerra mondiale, quando cioè alcune nazioni come l'Italia, la Francia e la Germania lanciarono la proposta di formare un'Europa unita. Nel 1948 nacque l'OECE (Organizzazione Europea di Cooperazione Economica) il cui fine era la ricostruzione economica del nostro continente uscito dalle macerie della guerra. Nel 1951 fu costituita la CECA (Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio) da cui nacque il mercato comune europeo. Nel 1957 Belgio, Francia, Italia, Lussemburgo, Olanda e Repubblica Federale Tedesca fondarono la CEE (Comunità Economica Europea) che nell'arco di circa quaranta anni si è allargata ad altri paesi europei tanto da contarne oggi quindici (si sono aggiunti Austria, Danimarca, Finlandia, Grecia, Irlanda, Portogallo, Regno Unito, Spagna, Svezia). Ovviamente il grande ostacolo creatosi durante questa lunga fase di aggregazione era rappresentato dalla forte instabilità delle valute dei paesi membri, monete diverse soggette a fluttuazioni e forti svalutazioni, per cui si sono rese necessarie continue correzioni e iniziative come la nascita del Fondo Monetario Internazionale (FMI), la Banca Mondiale, il Sistema Monetario Europeo (SME) e l'European Currency Unit (ECU), la valuta europea attuale non circolante che ha la funzione di paniere per le varia monete europee, fino a giungere al famigerato Trattato di Maastricht, di cui ne abbiamo sentito parlare a lungo ma del quale s'è capito ben poco, o per lo meno ne hanno capito molto solo gli addetti ai lavori. In sintesi gli obiettivi stabiliti in questo trattato (risalente al 1993) sono lo sviluppo del mercato unico europeo con la creazione dell'Unione Economica e Monetaria (UEM), lo sviluppo di una politica estera comunitaria, la cooperazione europea in tema di giustizia. Perché questa necessità. La creazione di una moneta unica, l'EURO, abolisce la necessità di effettuare cambi, non esistendo più valute diverse nei diversi Paesi: ciò significa minore costo del denaro. Inoltre la moneta unica dovrebbe favorire la creazione di un mercato unico, un migliore confronto dei prezzi e quindi maggiore concorrenza con conseguente abbassamento dei prezzi stessi. Quando avverrà questa trasformazione. Già dal 1 gennaio 1999 undici dei quindici Paesi entrati a far parte dell'UEM, e cioè Austria, Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Olanda, Portogallo e Spagna, hanno adottato la moneta unica. L'EURO è diventato a tutti gli effetti la moneta unica dell'UEM ma non la vediamo in circolazione come banconota perché in questa fase transitoria, e cioè fino al 31 dicembre 2001, sarà utilizzata come unità di conto e mezzo di pagamento scritturale: in poche parole sarà utilizzata soltanto nelle operazioni bancarie come, per esempio, quotazione dei titoli di Stato e obbligazioni, emissioni di BOT, CCT, BTP etc. In Italia affiancherà la lira e noi cittadini potremo scegliere se effettuare tali operazioni in EURO o in lire. Troveremo sulle nostre buste paga, sugli estratti di conto corrente, sulle utenze telefoniche, elettriche etc. le somme da pagare o da riscuotere contemporaneamente in lire e in EURO. Nei negozi potremo conoscere il costo dell'articolo che vogliamo comprare espresso il lire ed in EURO ma continueremo a pagare in lire. Nel frattempo, sempre a partire dal 1 gennaio 1999, l'EURO ha sostituito anche l'ECU, di cui abbiamo fatto cenno, ma tutti i contratti precedentemente stipulati in ECU, come i mutui per l'acquisto della casa, non subiranno conseguenze (1 ECU = 1 EURO). Ma attenzione: il 1 gennaio 2002 entreranno in circolazione le banconote e le monete metalliche in EURO e tale valuta avrà corso legale anche come contante. La lira vivrà ancora per pochi mesi: infatti entro il 28 febbraio 2002 dovremo cambiare in EURO le lire ancora rimaste nelle nostre tasche, nei salvadanai (ricordarsi il sacchetto di spiccioli riposto nella cassettiera dell'armadio e già pronto per le partite a tombola del prossimo Natale 2002), sotto la mattonella del pavimento di cucina; dal 1 marzo 2002 potremo utilizzarle solo per "soffiarci il naso" (con le monete sarebbe poi un bel problema!). Cosa troveremo di nuovo. Le EURO banconote saranno emesse in sette tagli: 5, 10, 20, 50,100, 200, 500 Euro. Le monete in otto tagli: 1, 2, 5, 10, 20, 50 centesimi di Euro, 1 e 2 Euro. Già, perché torneremo di nuovo ai centesimi, come tanti anni fa, quando esisteva la moneta da una lira con i suoi sottomultipli. Le banconote avranno caratteristiche identiche per tutti i Paesi dell'UEM, mentre le monete avranno una faccia comune europea e l'altra faccia caratteristica per ogni Nazione. Non mi addentro nel quadro istituzionale comunitario, cioè su quanti e quali sono gli organi preposti alla "gestione" di questa grande macchina socio-economica perché sarebbe un discorso troppo lungo e difficile, meglio lasciarlo ai politici che senza dubbio nei mesi a venire ci illustreranno meglio lo status delle cose. Ancora un dettaglio non di poco conto: quanto vale 1 EURO? Alla data del 1 gennaio 1999 il suo valore è stato stabilito in lire 1936,27. Cara nonna Maria sappi allora che, a partire dal 1 gennaio 2002, quando andrai a comprare un litro di latte dovrai pagare 1,08 Euro, un chilo di mele Golden ti costerà 1,29 Euro e un etto di prosciutto di montagna 1,50 Euro. E quando farai la tua offerta alla Messa delle 8.30 dovrai sostituire "la tua mille lire" con 52 centesimi di Euro, con buona pace di Don David che si troverà a gestire una bella manciata di monete tintinnanti invece che le più silenziose banconote di Maria Montessori. Una ultima informazione utile: i nostri attuali portafogli sono adatti per contenere le nuove banconote? Ebbene, allora ecco le misure dei vari tagli cartacei e controllate le dimensioni del vostro portafogli, per il prossimo Natale potrebbe essere un regalo molto apprezzato! banconota da 5 euro mm. 120 x 62 banconota da 10 euro mm. 127 x 67 banconota da 20 euro mm. 133 x 72 banconota da 50 euro mm. 147 x 77 banconota da 100 euro mm. 147 x 82 banconota da 200 euro mm. 153 x 82 banconota da 500 euro mm. 160 x 82 Buona conversione a tutti. (m.c.)