La trasfigurazione


Al tempo di Gesù:
In ogni esistenza ci sono dei momenti di luce. Non durano molto, ma è allora che si comprendono meglio (o si indovinano) - con il cuore e con lo spirito - le questioni importanti: Perché esisto? Che cos'è l'universo? Ha dei limiti? Verso dove va? Dio esiste? Ha qualche cosa a che vedere con il mondo? E io, sono amato da Dio? A che cosa sono chiamato? Pietro, Giacomo e Giovanni erano gli apostoli più vicini a Gesù. Un giorno hanno fatto un'esperienza simile. Gesù li ha condotti in disparte, da soli, su una montagna. Era probabilmente il monte Tabor, alto 562 metri. In quel momento essi si sono ricordati di altri uomini che sono saliti da soli su una montagna. La Bibbia raccontava che essi vi avevano incontrato Dio. Mosè l'aveva incontrato nel fuoco, nella luce, nella nube e nella tempesta; Elia, invece, nel silenzio di una brezza leggera. Da molti mesi Pietro, Giacomo e Giovanni accompagnano Gesù e hanno già capito che Dio non è lontano. Ora, sulla montagna, nella solitudine, essi scoprono un legame tra Mosè, Elia e Gesù. E capiscono che tra questi Gesù è più vicino a Dio e più vicino a loro. Per un istante intravedono chi è veramente Gesù. E' come una grande luce. E' come se fosse cambiato, trasformato, trasfigurato. Vorrebbero fermarsi per sempre là, in quella fugace scoperta. Ma rimettono subito i piedi per terra. Bisogna scendere dalla montagna. Ed essi si domandano fin dove li condurrà quest'esperienza.
Al tempo dei Vangeli:
Marco, che ci racconta l'episodio della trasfigurazione, non era sulla montagna. Ma Pietro, suo amico, gliene ha certamente parlato. Quando Marco compone il suo Vangelo, egli sa che Gesù e' stato crocifisso e crede nella sua risurrezione. Assieme agli altri cristiani, egli crede che Gesù non è solamente il Messia atteso, ma anche il Figlio prediletto di Dio. Non è facile scoprirlo, né accettarlo e ancor di meno comprenderlo. Per far questo si ha bisogno dell'aiuto di Dio. Marco mostra che è Dio stesso che ci fa conoscere chi è Gesù. Come è avvenuto al battesimo, anche qui si fa sentire una voce misteriosa: "Questi è li mio Figlio prediletto: ascoltatelo! ". Qualche volta i primi cristiani erano tentai dire lo straordinario, l'illuminazione, l'estasi, come fanno ancor oggi certe sette. Così si esce dal mondo e ci si droga con la religione. A questi credenti Marco rimette i piedi per terra. La trasfigurazione non e durata che un breve istante. E Pietro, che voleva restare sul monte, non sapeva quel che diceva: era sconvolto.


Il testo Evangelico
2 Dopo sei giorni, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li portò sopra un monte alto, in un luogo appartato, loro soli. Si trasfigurò davanti a loro 3 e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. 4 E apparve loro Elia con Mosè e discorrevano con Gesù. 5 Prendendo allora la parola, Pietro disse a Gesù: "Maestro, è bello per noi stare qui; facciamo tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia!". 6 Non sapeva infatti che cosa dire, poiché erano stati presi dallo spavento. 7 Poi si formò una nube che li avvolse nell'ombra e uscì una voce dalla nube: "Questi è il Figlio mio prediletto; ascoltatelo!". 8 E subito guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo con loro. 9 Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare a nessuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell'uomo fosse risuscitato dai morti. 10 Ed essi tennero per sé la cosa, domandandosi però che cosa volesse dire risuscitare dai morti.
Vangelo secondo Marco, c.9, vv. 2-10.


Per comprendere meglio il testo
I. Cerca sulla cartina della Palestina il Monte Tabor.
2. Qual è il significato della nube ? Cerca nel vocabolario.
3. Fa' una lista dei personaggi presenti nel testo. Ce ne sono sette. Attenzione: uno di essi non viene nominato. Perchè?
4. Costruisci uno schema: al centro scrivi ''Gesù''. Attorno scrivi i nomi dei personaggi. Collega i personaggi con Gesù usando colori differenti, a second a della relazione con lui.
5. Nello schema, dove potresti scrivere il tuo nome?
Per vivere oggi
PROBLEMI Spesso, durante la vita, siamo occupati a cercare la nostra strada: "Devo fare proprio questo? ". Allora ci poniamo domande su noi stessi e sugli altri: "Qual è il mio posto sulla terra Qual è la mia professione? Quali sono le mie capacità? Come posso amare? Come posso condividere?". E ci poniamo domande anche riguardo al mondo: "Come si può arrivare a praticare la solidarietà Come si può arginare il male? In che modo gli uomini potrebbero intendersi tra loro?". E non mancano neppure domande su Dio: "Dove incontrarlo? Si interessa agli uomini? Esiste veramente? E come si fa a credere in lui? ". Sono tante le domande che ci si pone lungo il cammino della vita mentre si avanza, talvolta a tentoni, nella nebbia.
MOMENTI DI LUCE Nella vita accade anche che si apra un varco nella nebbia dei problemi ed è come se attraverso quest'apertura si potesse distinguere chiaramente la risposta! Per un tempo piuttosto breve è come se tutto diventasse evidente, chiaro! Si intravvede, si coglie, si vede il cammino da seguire, quello di cui si è capaci, il lavoro da compiere per trasformare il mondo, Dio che ci indica qualcosa. In quei momenti si è sicuri di amare Dio, di credere in lui ed essere più grandi del male. Sono momenti di trasfigurazione, si vede più lontano della realtà immediata. Si scopre la luce: "Ora è chiaro! Veramente ora capisco! ". Si tratta tuttavia di momenti fragili come un raggio di sole. Dopo, tutto n'diventa come prima. Ma ci si porta dentro questa scoperta. Si sa, si è visto, si sono intraviste risposte e si ha il coraggio di continuare ad andare avanti cercando di amare e di credere ogni giorno. Questi momenti di luce possono sopravvenire nella preghiera o nella riflessione, nella discussione o in un gesto di condivisione o grazie agli altri.
OLTRE IL VUOTO QUOTIDIANO Quando si è felici tanto da scoppiare di gioia, quando si ama e si è amati tanto che si ha voglia di danzare sui tetti, quando si è scoperto l'amore di Dio tanto da volerlo gridare a tutto il mondo, allora tutto questo trapela sui volti: i volti sono trasfigurati. Sono come rivestiti della luce della gioia o dell'amore o della fede in Dio. Allora si vede oltre i volti banali e quotidiani: sul volto brilla la profondità del cuore! 1 volti sono belli della profondità del cuore!

 


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