Il giudizio finale
Al tempo di Gesù:
La vita non è sempre rosa. Anche in Palestina alcuni arrivano a raggranellare
molto denaro, ad approfittare della vita, a vivere nel lusso. Altri, invece,
devono domandarsi ogni giorno: " Che cosa mangerò oggi. Con quale
mantello potrò coprirmi questa sera ". Molti piccoli proprietari
di terra sono oppressi dai debiti e dalle tasse. Molti malati non possono
curarsi. Restano a casa loro, isolati. E gli stranieri di passaggio sono perduti
in un paese che noia è il loro. E cosa accade alle vedove e agli orfani.
Davanti a questa situazione di miseria si possono adottare tre atteggiamenti:
- Si dice che la colpa è dei romani. Ed è in parte vero. Allora
si fomenta una ribellione. Ma queste rivolte falliscono sempre. Roma è
troppo forte.
- Non si fa nulla. Si attende che Dio intervenga dall'alto del cielo e ristabilisca
la giustizia. Molti sperano che questo giorno non tardi: allora i buoni saranno
ricompensati ed i malvagi puniti.
- Si può anche cercare di recar sollievo alla miseria, così
come si può e quando si può. Al tempo di Gesù quest'atteggiamento
è quello di coloro che praticano le opere buone", cioè
nutrono gli affamati, vestono gli ignudi, offrono ospitalità, visitano
i malati, seppelliscono i morti, educano gli orfani.
Ma Gesù cosa fa?
- Egli rifiuta di impegnarsi in una rivolta contro Roma. Non è venuto
per questo.
- Parla di un Figlio dell'uomo, un personaggio misterioso che molti attendono,
basandosi sulle profezie di Daniele. Questo personaggio arriverebbe nella
gloria, sulle nubi del cielo. E giudicherebbe tutti gli esseri umani, ristabilendo
la giustizia.
- Gesù aiuta concretamente tutti coloro che si trovano nel bisogno.
Diventa il servitore dei piccoli, dei malati, degli stranieri, dei bambini,
delle vedove e degli affamati.
Al tempo dei Vangeli:
Matteo è l'unico evangelista che presenta la scena del giudizio finale.
Nel suo Vangelo questo è l'ultimo grande discorso di Gesù prima
della passione. Matteo - il cui Vangelo è stato scritto verso gli 80
anni - cerca di rispondere ad un certo numero di domande dei suoi lettori:
I. Molti di essi sono di origine ebraica e attendono un giudizio a favore
dei poveri del loro popolo. Matteo mostra loro che "tutti i popoli"
saranno convocati in questo giudizio. Non ci sarà alcuna distinzione.
2. Alcuni si accontentano di pregare. E invocano Dio: "Signore, Signore!".
Ma non fanno nulla per aiutare gli altri. Matteo dice loro: "Praticate
le buone opere, come si fa nell'ebraismo". Ma aggiunge anche un'altra
opera buona alla lista: la visita ai carcerati. t una cosa pericolosa, ma
bisogna arrivare fino a quel punto.
3. Altri si mettono a sognare e a scrutare il futuro. Attendono il ritorno
di Gesù. Tutti sanno che questo Figlio dell'uomo che verrà a
giudicare l'umanità è Gesù. Matteo dice loro: "Finitela
di sognare! E' oggi che il vostro fratello ha bisogno di voi".
4. Alcuni si domandano: "Dove si può trovare Gesù? ".
E Matteo ricorda loro questa frase di Gesù: "Tutto quello che
fate al più piccolo dei miei, l'avete fatto a me! ". Potete trovare
Gesù nel servizio dei vostri fratelli.
Il testo Evangelico
31 Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi
angeli, si siederà sul trono della sua gloria. 32 E saranno riunite
davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri,
come il pastore separa le pecore dai capri, 33 e porrà le pecore alla
sua destra e i capri alla sinistra. 34 Allora il re dirà a quelli che
stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità
il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. 35 Perché
io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato
da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, 36 nudo e mi avete vestito, malato
e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. 37 Allora i giusti
gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo
dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? 38 Quando ti abbiamo
visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? 39 E
quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti?
40 Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta
che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più
piccoli, l'avete fatto a me. 41 Poi dirà a quelli alla sua sinistra:
Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo
e per i suoi angeli. 42 Perché ho avuto fame e non mi avete dato da
mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; 43 ero forestiero e non
mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non
mi avete visitato. 44 Anch'essi allora risponderanno: Signore, quando mai
ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere
e non ti abbiamo assistito? 45 Ma egli risponderà: In verità
vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli
più piccoli, non l'avete fatto a me. 46 E se ne andranno, questi al
supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna".
Vangelo secondo Matteo, c.25, vv. 31-46.
Per
comprendere meglio il testo
1. Cerca tutte le parole che evocano una situazione di miseria.
2. Cerca tutti i titoli dati al ''Figlio dell'uomo''.
3. Qual è a vostro parere, la frase più importante, la frase-chiave
di questo passo?
4. Cerca nel vocabolario il significato di queste parole: Figlio dell'uomo,
gloria, angelo, diavolo e v erità.,
Per vivere oggi
VOLTI DEL CRISTO Dov'è possibile vedere il volto del
Signore Gesù? Sul volti degli uomini! E lì che bisogna cercare
i tratti del suo volto. t nella loro vita che si deve cercare le tracce della
sua presenza. E innanzitutto lo si deve cercare nei volti e nella vita di
coloro che hanno un'esistenza molto colpita e piena di sofferenze, di coloro
che non hanno ricevuto la loro parte di felicità: i popoli che hanno
fame, quelli che non ricevono il giusto salario, quelli che imputridiscono
nella miseria proprio nel cuore delle nostre città, quelli che sono
stati parcheggiati nei campi profughi, quelli che sono obbligati a mendicare,
quelli che sono obbligati a tacere altrimenti perdono il loro posto, quelli
che si trovano in un letto di sofferenze, quelli che vivono per la strada,
quelli che cercano il cibo tra le immondizie, quelli che sono stati in carcere
e ai quali nessuno vuole più parlare, quelli che sono perseguitati
a causa della loro razza e della loro religione, quelli che vengono abbandonati
nella solitudine perché sono vecchi, quelli di cui ci si prende gioco
perché il loro corpo è deforme, quelli che non hanno mai fortuna...
Sono molti i piccoli che vogliono vivere come esseri umani. Sono un po' dovunque
e supplicano, questi volti di Cristo!
VEDERE Si può trovare Cristo nella preghiera, nelle
celebrazioni che radunano i cristiani, nelle riflessioni sul Vangelo! Ma per
vederlo basta anche aprire gli occhi e il cuore sui volti quotidiani. E proprio
nel luoghi quotidiani che è possibile incontrarlo. Ma vedere il Cristo
in tutti i volti dei "piccoli" sfigurati dalla vita ci obbliga a
porci delle domande: "Perché popoli interi non hanno nulla ed
altri invece hanno tutto? Com'è possibile che si lascino morire di
fame tante persone, mentre altri sprecano tanto? Perché gli stranieri
non sono accolti? Perché alcuni vengono trattati come malfattori? Perché
accade che ... ?
SERVIRE IL CRISTO Se si vuole servire il Cristo, c'è
un'altra strada da percorrere, diversa da quella del servizio degli uomini?
Se si vuole amare il Cristo, c'è una strada diversa da quella che consiste
nell'amare gli uomini, nel lottare contro tutto ciò che degrada la
vita e gli uomini, nel diminuire la sofferenza presente nel mondo? Quando
si crede in Cristo, allora non si sopporta più che i volti degli uomini
e delle donne siano sfigurati: ci si impegna assieme a tutti quelli che tentano
di cambiare il mondo. Agire per la giustizia, per una ripartizione più
giusta della felicità: è anche questo un modo per mostrare la
propria fedeltà a Cristo.