Gesù a 12 anni
Al tempo di Gesù:
Per un giovane adolescente che vive in campagna, andare a Gerusalemme è
un'avventura straordinaria. E quello che Gesù esperimento a 12 anni.
I suoi genitori lo conducono in pellegrinaggio alla "città santa".
Tutto è nuovo per lui: il percorso che dura parecchi giorni e che attraversa
il paese, la scoperta di nuovi amici, ìa vista di Gerusalemme, che brulica
di gente, la spianata con l'ingresso del tempio, le feste che durano una settimana.
Lungo i colonnati del tempio ci sono maestri molto famosi che insegnano, interrogano,
rispondono alle questioni dei pellegrini, sia adulti che giovani. Gesù
è uno dei più giovani e si unisce ad un gruppo. Prende parte alla
discussione ed è talmente preso da quello che vi si dice che si dimentica
della partenza.
Al tempo dei Vangeli:
Per 30 anni Gesù vive a Nazaret: di tutto questo periodo i Vangeli hanno
solo questo racconto del pellegrinaggio a Gerusalemme. Ma perché Luca
racconta questo fatto? Quando egli scrive questo testo il tempio di Gerusalemme
è già stato distrutto dagli eserciti romani (nel 70 d.C.), e non
sarà più n'costruito. Ma i maestri della legge continuano ad insegnare
e hanno addirittura fondato una scuola a jamnia, in Galilea. Luca vuol mostrare
al cristiani che l'insegnamento di Gesù, già fin dagli inizi,
stupiva più dell'insegnamento dei maestri ebrei. In questo testo Luca
dà per la prima volta la parola a Gesù. E Gesù, di chi
parla? Parla del "Padre suo": ci rivela in tal modo un nuovo volto
di Dio. Dio è Padre, e lui, Gesù, è il suo Figlio. Non
è facile da capire. E Luca mostra al suoi lettori che non sono gli unici
ad avere delle difficoltà. Anche i genitori di Gesù "non
compresero le sue parole".
Il testo Evangelico
41 I suoi genitori si recavano tutti gli anni a Gerusalemme per la festa di
Pasqua. 42 Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono di nuovo secondo l'usanza;
43 ma trascorsi i giorni della festa, mentre riprendevano la via del ritorno,
il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero.
44 Credendolo nella carovana, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero
a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; 45 non avendolo trovato, tornarono
in cerca di lui a Gerusalemme. 46 Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto
in mezzo ai dottori, mentre li ascoltava e li interrogava. 47 E tutti quelli
che l'udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte.
48 Al vederlo restarono stupiti e sua madre gli disse: "Figlio, perché
ci hai fatto così? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo".
49 Ed egli rispose: "Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo
occuparmi delle cose del Padre mio?". 50 Ma essi non compresero le sue
parole. 51 Partì dunque con loro e tornò a Nazaret e stava loro
sottomesso. Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore. 52 E Gesù
cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini.
Vangelo secondo Luca, c.2, vv. 41-52.
Per
comprendere meglio il testo
l. La parola padre viene fuori due volte nel testo. Quale significato ha questa
stesso parola nei due casi?
2. Con quali persone e con quali gruppi Gesù entra in relazione?
3. Cerca nel vocabolario il significato delle seguenti parole: pasqua, tempio,
dottore della legge, rivelare.
Per
vivere oggi
GESU' A 12 ANNI E' l'età in cui ci si dice che il pianeta
infanzia è decisamente troppo piccolo e bisogna allontanarsi da esso
alla svelta. C'è tanto da scoprire ed è così bello mettersi
a cercare da soli, senza essere tenuti sempre per mano! Ci si dice che i "grandi"
non hanno poi inventato tutto e che molto resta ancora da creare. E può
anche darsi che si abbia più successo dei "grandi"! Allora
si riflette, si approfondisce, si vorrebbe comprendere tutto, si discute, ci
si oppone. Si ha qualcosa da dire e si vorrebbe che tutti l'ascoltassero e la
prendessero in considerazione. Perché dovrebbero avere ragione solo i
"grandi"?
LA PAROLA DI UN RAGAZZO Un ragazzo che sta crescendo si unisce
ai discorsi sapienti dei "grandi" che parlano di Dio. Perché
un ragazzo che ama Dio non avrebbe nulla da dire su di lui che non sia importante
quanto le parole dei "grandi"? Questo ragazzo di Nazaret, Gesù,
insegna ai "grandi" molte cose nuove: Dio è suo Padre, e lui
è il suo Figlio! Tra lui e Dio c'è lo stesso legame che esiste
tra un padre e il suo figlio. I "grandi" fanno fafica a comprendere
quello che esce dalla bocca di questo ragazzo. Forse perché ci vuole
un cuore da ragazzo per parlare di Dio e percepire fino a qual punto Dio è
Padre?
CRESCERE In sapienza: lo spirito e il cuore si aprono sempre
di più alla luce del Vangelo. E allora si diventa capaci di scegliere
l'unico tesoro, l'unica perla che ne valga la pena: amare come Gesù Cristo!
In statura: si lascia tutto quello che è da "piccoli", le vecchie
abitudini. Ci si mette al lavoro, con tutto il corpo e con tutta l'intelligenza,
per trasformare la terra sull'esempio di Gesù Cristo. In grazia: si mette
in pratica il Vangelo di Gesù, si vive come un figlio di Dio. Allora
si può veder apparire nelle nostre parole nelle nostre azioni, la bellezza
di Dio, il suo amore.