La confessione di Pietro
Al tempo di Gesù:
Sono molte le persone che seguono Gesù lungo le strade della Palestina.
Si domandano: "Chi e quest'uomo? Insegna cose nuove. Guarisce i malati.
Entra nella casa di tutti. Dice quello che pensa, anche riguardo alla religione".
Giovanni il Battista è stato decapitato da Erode. Gesù è
forse Giovanni il Battista che è risuscitato? Si dice che il profeta
Elia sia salito al cielo senza morire, e per questo si attende il suo ritorno.
Gesù è forse Elia che è ritornato? Nel passato Dio ha
inviato dei profeti: Isaia, Geremia, Ezechiele. Gesù è forse
un profeta? E vero che si attende anche un Messia, uno che ha ricevuto l'unzione
regale come Davide e che deve liberare il suo popolo. E forse Gesù
il Messia atteso? Gesù non dice nulla. Sa che nessuno è disposto
ad accogliere un Messia che sarà torturato e crocifisso. E vuole che
gli uomini scoprano chi è lui un po' alla volta.
Al tempo dei Vangeli:
Dopo la morte di Gesù e l'annuncio della sua risurrezione, la questione
"Chi è Gesù?" un po' alla volta si chiarifica. I cristiani
riconoscono in Gesù il Messia o Cristo. Sanno che non è stato
il Messia che molti attendevano: un re potente che caccia gli stranieri (i
romani) e che ristabilisce l'antico regno di Davide. Pensare così significa
non pensare come Dio. Ma per molti la morte di Gesù in croce resta
uno scandalo. Un Messia crocifisso? Impensabile! Marco, allora, vuole mostrar
loro che ci vuole del tempo per capire. Anche Pietro, il capo degli apostoli,
non ha capito subito e s'è fatto rimproverare da Gesù, che lo
ha trattato come un satana (tentatore). Marco scrive per i cristiani di Roma
che hanno appena subito una terribile persecuzione. Alcuni sono stati dati
in pasto alle belve nel circo, altri bruciata vivi come torce per illuminare
i giardini di Nerone. I sopravvissuti hanno perso amici, parenti, i loro beni
e vivono nell'angoscia. Si ritrovano senza fatica nelle parole di Gesù
che Marco trasmette: "Se qualcuno vuol venire dietro a me... prenda la
sua croce".
Il testo Evangelico
27 Poi Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno
a Cesarèa di Filippo; e per via interrogava i suoi discepoli dicendo:
"Chi dice la gente che io sia?". 28 Ed essi gli risposero: "Giovanni
il Battista, altri poi Elia e altri uno dei profeti". 29 Ma egli replicò:
"E voi chi dite che io sia?". Pietro gli rispose: "Tu sei il
Cristo". 30 E impose loro severamente di non parlare di lui a nessuno.
31 E cominciò a insegnar loro che il Figlio dell'uomo doveva molto
soffrire, ed essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi,
poi venire ucciso e, dopo tre giorni, risuscitare. 32 Gesù faceva questo
discorso apertamente. Allora Pietro lo prese in disparte, e si mise a rimproverarlo.
33 Ma egli, voltatosi e guardando i discepoli, rimproverò Pietro e
gli disse: "Lungi da me, satana! Perché tu non pensi secondo Dio,
ma secondo gli uomini". 34 Convocata la folla insieme ai suoi discepoli,
disse loro: "Se qualcuno vuol venire dietro di me rinneghi se stesso,
prenda la sua croce e mi segua.
Vangelo secondo Marco, c.8, vv. 27-34.
Per
comprendere meglio il testo
l. Cerca nella cartina della Palestina Cesarea di Filippo.
2. Quali sono i nomi che danno a Gesù:
" gli uomini?
" Pietro?
" Gesù stesso?
3. Cerca nel vocabolario il significato di questi nomi.
4. Per quale ragione pensi che Gesù proibisca a Pietro di dire agli
altri che lui è il Messia?
Per vivere oggi
E TU Credi in Gesù. La sua Parola ti fa vivere e ciò
che fa ti apre la strada della vita. La sua risurrezione è una porta
sulla speranza. Se ti domandano "Chi è Gesù Parlaci di
lui! ", che cosa dirai? Un uomo straordinario? Un pensatore dalle splendide
idee? Il liberatore degli uomini? Il Salvatore? Un eroe che compie gesta strabilianti?
Il Figlio di Dio? Un fondatore di religioni? Dio stesso che condivide la vita
degli uomini? Un rivoluzionario che agisce nella società del suo tempo?
Dio che assume il volto di un uomo? Che cosa dirai? In chi metti la tua fiducia?
SEGUIRE GESU' Per chi crede in Cristo, proseguire per la
strada del Maestro non significa ripetere ciò che Gesù ha detto
e fatto ai suoi tempi. Significa vivere, in questa nostra epoca, in mezzo
alle difficoltà e alle gioie di questo tempo, lasciandoci ispirare
dalla Buona novella di Gesù. E nel mondo di oggi che ci si deve impegnare,
con la stessa passione amorevole di Gesù, e considerare gli uomini
con la sua stessa attenzione. "Camminare dietro a lui", infatti,
non è trottare in modo maldestro sulle sue tracce, come bambini, ma
piuttosto andare avanti seguendo la sua stessa direzione con la stessa fiducia
in Dio lo stesso rispetto per gli uomini. Seguire Gesù è difficile:
bisogna scegliere! E scegliere vuol dire rinunciare! Non si può "seguire"
il suo amore e restare nell'egoismo, non si può "seguire"
il suo rispetto per gli uomini e le donne e propagare il razzismo, non si
può "seguire" la sua disponibilità ad accogliere tutti
e dichiarare che gli uomini non sono uguali, non si può "seguire
" le sue beatitudini e restar seduti sulle proprie ricchezze! E difficile
seguire Gesù. Ma è possibile andare verso la luce, restando
tranquillamente nelle proprie pantofole?
LA POTENZA Uomini e donne ammirano tutto quello che è
forte, brilla, glorioso, bello come nella pubblicità. Quelli che compiono
azioni grandiose, che sono pieni di ricchezza, che sono grandi dirigenti,
attirano facilmente l'ammirazione delle folle. Che fiducia strana quella che
si fonda sulla potenza e sull'apparenza esteriore! Gesù sceglie un
percorso diverso. Frequenta i poveri, accoglie gli emarginati, passa attraverso
la sofferenza e l'ignominia della croce: e lo fa per amore. Ecco la sua potenza:
niente lo ferma quando si tratta di donare la sua vita per amore!