Le Beatitudini di Gesù
Al tempo di Gesù:
Gesù ha deciso di rivolgersi alla gente del popolo. E allora incontra
molti poveri: contadini rovinati dalle tasse, malati esclusi dalla società,
persone che piangono la scomparsa di un essere caro, mendicanti, schiavi, vedove
senza alcun sostegno. Tutta questa gente quasi non osa sperare in un cambiamento
della sua situazione. Si tratta di persone infelici e Gesù dice loro:
"La situazione sta per cambiare! Sarete, anzi siete già felici!
". Gesù incontra anche persone dal cuore grande e compassionevole:
condividono quello che hanno, lavorano per una giustizia più grande.
Alcuni sono addirittura in prigione, perché i loro discorsi e le loro
azioni non piacciono al capi del popolo. Anche a loro Gesù rivolge lo
stesso messaggio: "Siete felici, sarete felici! Non è forse vero
che state confinuando, come me, l'operato dei profeti? ".
Al tempo dei Vangeli:
Matteo ha messo insieme e sistemato insegnamenti che Gesù ha proferito
probabilmente in molte occasioni. Nasce così il testo "delle beatitudini".
Luca ne ha scritto una versione, più breve e più dura, cui aggiunge
le maledizioni (Luca 6,20-26). Verso la fine del primo secolo, i poveri non
sono ancora scomparsi. Anzi! Quattro anni di guerra tra ebrei e romani (dal
66 al 70) hanno provocato migliaia di morti e di schiavi. Città e campagne
sono state devastate. t indispensabile condividere, fare la pace, lavorare per
una giustizia più grande. A quest'epoca anche dei cristiani vengono perseguitati,
ricercati, condotti in tribunale, torturati, messi a morte a causa della giustizia
e a causa di Gesù. Bisogna leggere le beatitudini proprio pensando a
questi poveri e a questi perseguitati. Matteo le ha scritte soprattutto per
loro, anche se non solo.
Il testo Evangelico
1 Vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere,
gli si avvicinarono i suoi discepoli. 2 Prendendo allora la parola, li ammaestrava
dicendo:
3
"Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
4 Beati gli afflitti,
perché saranno consolati.
5 Beati i miti,
perché erediteranno la terra.
6 Beati quelli che hanno fame e sete della <giustizia,
perché saranno saziati.
7 Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
8 Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
9 Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
10 Beati i perseguitati per causa della giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
11
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni
sorta di male contro di voi per causa mia. 12 Rallegratevi ed esultate, perché
grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato
i profeti prima di voi.
Vangelo secondo Matteo, c.5, vv. 1-12.
Per
comprendere meglio il testo
l. In ogni beatitudine trovi tre parti:
" la parola ''beati''
" coloro che vengono proclamati ''beati''
" il motivo del loro essere ''beati''.
Cerca di ritrovare queste tre parti.
2. Osserva le beatitudini che sono al presente e quelle al futuro. Dove sono
state messe quelle al presente (inizio, alla fine, in mezzo)? E perchè
sono state collocate lì ?
3. Qauli sono le due cause di persecuzione di cui parla Matteo?
Per vivere oggi
FELICITA Uomini e donne cercano tutti di essere felici. Felicità
vuol dire avere il pane quotidiano, una casa da abitare, del denaro per vivere,
una terra in cui ci sia un posto per ognuno. Felicità vuol dire trovare
consolazione quando la vita è troppo dura, avere ragioni per ridere e
non solo disgrazie, essere difesi quando si chiede giustizia, amare ed essere
amati. Felicità significa presenza di persone generose, fiducia accordata
senza dover temere l'inganno, e ancora la pace necessaria per costruire, crescere
i figli e lavorare senza dover aver paura delle bombe e dei carri armati, e
poi il diritto di pensare, di agire e di parlare liberamente, il diritto di
credere in Dio senza essere perseguitato o messo in ridicolo, la gioia di conoscere
Dio, e poi... è la felicità che Dio vuole per tutti gli uomini!
FELICITA INFRANTA Sulla terra ci sono molti poveri. Paesi interi
conoscono la miseria: non hanno pane, né terra da coltivare, non c'è
lavoro, né risorse da utilizzare. E spesso questi paesi non vengono aiutati
a trovare i mezzi indispensabili per uscire dalla povertà. Talvolta,
infatti, arido si possiede molto, si preferisce godersi le proprie ricchezze
e aumentarle, anche se per farlo si deve abbandonare o addirittura approfittare
di quelli che non hanno niente... Quante lacrime e quanta infelicità
vengono generate dalla povertà? Anche i perseguitati sono numerosi: vengono
ricercati a causa della loro fede, delle loro idee o della loro religione, o
anche perché disturbano i padroni del paese. E sono numerose anche le
vittime della violenza: guerre, esilio, percosse, case sventrate, famiglie disperse...
sono numerosi coloro la cui felicità è stata infranta dalla cattiveria
degli uomini. Sembra quasi che alcuni vogliano impedire agli altri di essere
felici, o che vogliano tenere tutto per sé senza lasciar niente agli
altri!
REALIZZATORI DELLE BEATITUDINI Nel mondo ci sono uomini e donne
che non stanno ad aspettare con le braccia conserte. Si mettono all'opera per
realizzare quella felicità che Dio desidera per tutti i suoi figli. Favoriscono
la pace, praticano la giustizia, difendono la dignità di ogni persona,
hanno un cuore generoso e agiscono senza menzogna, si battono contro la fame
e lottano per i diritti di ogni uomo. Non ripongono la loro gioia nella ricchezza
e si impegnano a costruire un mondo fraterno. Sono questi i realizzatori delle
beatitudini, ed è così che i cristiani mettono in pratica l'amore
di Dio e la loro fede in Gesù Cristo.