Gesù e il Paralitico


Al tempo di Gesù:
Gesù comincia ad essere conosciuto. E la folla lo segue attraverso la Galilea. Si racconta in giro quello che fa. Un giorno egli arriva a Cafarnao, sulle rive del lago: è la città di Pietro e di Andrea, che lì posseggono una casa. La gente si accalca attorno all'edificio in cui è entrato Gesù e non c'è più alcuna possibilità di muoversi. Ed ecco che quattro uomini portano un malato, un paralitico sul suo giaciglio. Tentano di avvicinare Gesù e non possono fare nient'altro che prendere la scala esterna, che sale sulla terrazza, fare un buco sul tetto di legno e di terra battuta e fare scendere il paralitico davanti a Gesù. Gesù perdona i peccati di quell'uomo e lo guarisce. Non dobbiamo dimenficare che per la gente dell'epoca il peccato e la malattia sono due cose strettamente legate.
Al tempo dei Vangeli:
Il ricordo delle guarigioni operate da Gesù resta desto per molto tempo nei villaggi in cui sono accadute. Quando c'era una veglia esse venivano ricordate dai narratori popolari. E' l'evangelista Marco che ha messo insieme questi racconti di guarigioni operate da Gesù e li ha introdotti nel suo Vangelo. Marco insiste sul rimprovero che gli scfibi formulano nel profondo dei cuore: "Gesù bestemmia... Solo Dio può perdonare i peccati". In tal modo egli presenta i rimproveri che venivano rivolti anche al primi cristiani. Egli vuole mostrare soprattutto che Gesù viene a presentare un modo nuovo di considerare Dio: quello che mostra è un Dio vicino agli uomini, che guarisce il corpo e il cuore. La guarigione del paralitico è molto di più che il semplice gesto di un guan'tore dell'epoca. Mostra che Gesù, "il Figlio dell'uomo", perdona e guarisce con la potenza di Dio.


Il testo Evangelico
1 Ed entrò di nuovo a Cafarnao dopo alcuni giorni. Si seppe che era in casa 2 e si radunarono tante persone, da non esserci più posto neanche davanti alla porta, ed egli annunziava loro la parola.
3 Si recarono da lui con un paralitico portato da quattro persone. 4 Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dov'egli si trovava e, fatta un'apertura, calarono il lettuccio su cui giaceva il paralitico. 5 Gesù, vista la loro fede, disse al paralitico: "Figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati".
6 Seduti là erano alcuni scribi che pensavano in cuor loro: 7 "Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può rimettere i peccati se non Dio solo?".
8 Ma Gesù, avendo subito conosciuto nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro: "Perché pensate così nei vostri cuori? 9 Che cosa è più facile: dire al paralitico: Ti sono rimessi i peccati, o dire: Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina? 10 Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra di rimettere i peccati, 11 ti ordino - disse al paralitico - alzati, prendi il tuo lettuccio e và a casa tua". 12 Quegli si alzò, prese il suo lettuccio e se ne andò in presenza di tutti e tutti si meravigliarono e lodavano Dio dicendo: "Non abbiamo mai visto nulla di simile!".
Vangelo secondo Marco, c.2, vv. 1-12


Per comprendere meglio il testo
I. Cerca sulla cartina della Palestina la città di Cafarnao.
2. Qual è il "titolo" nuovo che Gesù si attribuisce in questo racconto?
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Per vivere oggi
PARALITICO Alcune persone hanno il corpo paralizzato da una malattia. Per spostarsi devono chiedere aiuto. Ma anche se dipendono dagli altri per i loro movimenti, restano sempre persone libere, capaci di amare, di inventare e di decidere. Esistono anche altri modi di essere paralizzati: quando si viene ingiustamente impdgionati in una cattiva reputazione, quando non si può far nulla senza che gli altri ti segnino a dito e ti prendano in giro... Si può essere paralizzati anche dal male: quando si accetta di lasciarsi guidare dai desideri e dalle proprie voglie, quando non ci si muove più dal peccato al propri i quale si resta agganciati, quando non si fa più nessuno sforzo per inventare la felicità, quando ci si allontana da Dio... Gesù ci invita a "muoverci" e a levarci contro tutto ciò che paralizza gli uomini.
PERDONARE Per Dio perdonare non consiste solamente nel dire: "Il tuo peccato lo getto lontano e continuo ad amarti". Quando Dio perdona, rialza colui che è come irrigidito nel suo peccato, bloccato nel suo male. Dio l'aiuta a staccarsi dalle tenebre alle quali si è come incollato, restando lontano da Dio e dagli altri. E lo "rimette in piedi " per incoraggiarlo a muoversi verso la luce, dove so no donati la gioia e l'amore che vengono da Cristo. A quelli che gridano perché vogliono uscire dal peccato che li paralizza, Dio risponde sempre.
SCOPERCHIARE IL TETTO Dio ama gli uomini e proprio per questo li vuole liberi e felici. Ecco la Buona novella che arriva in tutte le case, in tutti i luoghi abitati dagli uomini. E scoperchia addirittura i tetti. Nulla può resistere a questa Buona novella, neppure quelli che vorrebbero ostacolarla e impedirle di raggiungere il cuore dei viventi. Se si vuole bloccarle la strada, essa percorrerà altri sentieri: è la Buona novella che guarisce, rialza e rende liberi!

 

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