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Domenica
26 maggio, nel Tempio di Cargnacco è stato ricordato solennemente
don Carlo Caneva, a 10 anni dalla morte. La parrocchia di Cargnacco e
il Comitato per il Tempio vogliono così esprimere un tributo di
riconoscenza e affetto a don Carlo, che è stato per quasi 50 anni
il parroco del paese e dalla cui volontà e tenacia è dipesa
la costruzione del Tempio di Cargnacco dedicato ai caduti e dispersi in
Russia durante la seconda guerra mondiale e dichiarato Monumento Nazionale.
Il
programma della giornata prevedeva alle ore 10 la commemorazione con la
presentazione della pubblicazione dedicata a don Carlo dal titolo “Una
vita per Cargnacco e il suo tempio”, presentata dalla dottoressa
Antonella Lanfrit, direttrice di Radio Spazio 103; c’è stata
anche la testimonianza dell’avv. Giovanni Pelizzo. Il Parroco ha
salutato e ringraziato i presenti e coloro che hanno collaborato per questa
ricorrenza. Hanno portato il loro saluto:
il Dott. Antonio Martini, Presidente del Consiglio Regionale, il Ten.Gen.
Silvio Torre, Comandante Regione Militare Nord , il Sindaco di Pozzuolo
dott. Sergio Beltrame, il Presidente della Sezione Friulana UNIRR Pittaro
Luigi.
Alle ore 11 mons. Enelio Franzoni, cappellano militare reduce di Russia
e amico di don Carlo, celebra la santa messa che terminerà con
una preghiera davanti alla tomba di don Carlo nella cripta del Tempio.
Con le autorità e, erano presenti le 9 famiglie con i loro bambini
che avevano ricevuto il Battesimo la Domenica precedente.
Per
l’occasione è stato istituito un comitato d’onore di
cui fanno parte autorità religiose civili e militari.
Nel corso della cerimonia è stato presentata e distribuita una
pubblicazione dedicata a don Carlo, realizzata a cura della parrocchia
di Cargnacco. grazie alla collaborazione di molte persone e a un contributo
dell’ Amministrazione Comunale di Pozzuolo. Il libro raccoglie testimonianze
, descrive i fatti salienti della vita di don Carlo come parroco, come
ideatore e costruttore del Tempio e come custode sempre disponibile all’accoglienza;
presenta foto e documenti d’epoca e stralci dal testamento; sottolinea
alcuni momenti importanti legati al Tempio, dalla sua realizzazione fino
all’arrivo della salma di un soldato ignoto dalla Russia nel anni
’90.
A partire da domenica 26 maggio e fino a domenica 2 giugno nel tempio
è stata visibile la mostra fotografica “Cjargnà une
vòlte” con fotografia d’epoca raccolte nelle famiglie
del paese.
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