ANNO A - DEDICAZIONE BASILICA LATERANENSE - Gv. 2,13-22

In comunione con la Chiesa Universale

Liturgia penitenziale

O Signore, per tutte le volte che veniamo in chiesa, distratti, continuando a pensare ai nostri problemi, senza pensare che siamo davanti a te, nostro Padre. Abbi pietà di noi

O Signore Gesù, per tutte le volte che ci rivolgiamo ai nostri fratelli senza pensare che in ognuno di loro ci sei tu, e ci ricordano la tua presenza in mezzo a noi. Abbi pietà di noi

O Signore, per tutte le volte che non ti facciamo far bella figura davanti al mondo, perché ci comportiamo come se non ti conoscessimo e non fossimo figli tuoi. Abbi pietà di noi


Oggi festeggiamo la dedicazione della basilica costruita da Costantino sul colle del Laterano, e celebrata il 9 novembre fin dal XII secolo, non è solo un modo per onorare la basilica chiamata chiesa-madre, in quanto essa è la Cattedrale del Papa, successore di Pietro, con il quale noi oggi siamo in unione profonda, non vuol dire solo esaltare una costruzione, né dare importanza alle sue volte o alle opere d'arte che contiene; ma ricordare che siamo in comunione gli uni con gli altri, nonostante le diversità e tutti siamo in comunione con il Papa., è il segno evidente dell'unità della Chiesa al suo unico pastore, Gesù Cristo, e al suo vicario terreno.

Esse ci richiamano ogni giorno la presenza di Dio in mezzo a noi. Quel tempio è il simbolo della presenza di Cristo tra i cristiani, che in Lui trovano la salvezza e il senso della vita.

Ci dicono che in qualche modo la Chiesa è tutta in ciascuna di esse:soprattutto là dove una cattedrale ci ricorda il legame apostolico attraverso il Vescovo, con tutti i Vescovi del mondo e con il Vescovo di Roma.

La Chiesa è cattolica, cioè universale, ed è particolare, perché presente in ogni paese, visibile, perché l’edificio di pietra rende luogo concreto la comunità che celebra e vive, incarnata, perché costruita con il gusto e la sensibilità di ogni tempo e cultura.

Gesù è il vero tempio di Dio

Vangelo. A Gerusalemme il tempio era l’unico luogo santo dove Dio abitava; ma Gesù ha affermato che il tempio di Dio visibile sulla terra è innanzitutto Lui stesso”Distruggete questo tempio e io in tre giorni lo fdarò risorgere…ma egli parlava del suo corpo”.

I cristiani sono le pietre vive della Chiesa

2 Lettura. S. Paolo paragonando la vita cristiana ad un edificio, richiama l’attenzione sulla parte più importante, le fondamenta; se si vuole edificare qualcosa, bisogna scavare in profondità. Paolo poi dice qualcosa di più: bisogna scavare verso la direzione giusta,, cioè verso Gesù Cristo, che è il fondamento dellla nostra vita. “ Nessuno può porre un fondamento diverso da quello che già vi si trova, che è Gesù Cristo. Non sapete che siete tempio di dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? Se uno distrugge il tempio di Dio, Dio distruggerà voi. Perchè santo è il tempio di Dio che siete voi”. Quindi, come Gesù, il tempio visibile è il cristiano stesso, in cui abita la pienezza del Cristo, per dono dello Spirito Santo.

La Chiesa siamo noi e, mentre guardiamo con rispetto alle chiese di pietra e di mattoni perché sono un segno della nostra fede guardiamo con ancora più rispetto ogni uomo, tempio di Dio, consacrato come immagine e somiglianza di Lui.

L'edificio sacro in cui si riuniscono i cristiani viene chiamato "chiesa" proprio perché esso ospita la porzione del Popolo di Dio che abita nei dintorni e che si chiama Chiesa, termine il cui significato è assemblea dei convocati, dei chiamati. Sono queste "pietre vive" che danno significato a quelle mura che li ospitano, non per una semplice riunione, ma per incontrare Gesù Cristo, il loro Signore.

Una rete invisibile tiene legate dunque tutte le costruzioni nel mondo dove si riuniscono le comunità dei credenti: in tutte ci si incontra nel nome dello stesso Cristo Signore, capo della Chiesa.

Chiesa di Dio siamo noi che dobbiamo rendere visibile il Cristo, pietra fondamentale su cui il Padre ha costruito la sua abitazione nel mondo.

Prima di costruire le chiese, noi dobbiamo costruire la Chiesa fatta di credenti, attraverso il Battesimo, resa visibile dall’Eucaristia, che testimonia con l’amore la sua apprtenenza a Cristo.

Consacriamo le chiese con la dedicazione di esse a qualche santo, ma soprattutto consacriamo noi stessi a Cristo, il cui sigillo è impresso sulla nostra fronte con il crisma battesimale e la croce da cui siamo segnati.

Consacrati per una comunione di vita con Dio e tra noi

E così sia nelle nostre chiesette che nelle grandi basiliche noi respiriamo aria di presenza di Dio, proprio perché sono riempite di credenti che continuano oggi nel mondo a camminare in comunione con Cristo, rendendo visibile la comunione con la solidarietà e l’amore fraterno.

Dalle porte delle chiese spalancate esce un fiume di acqua viva, immagine del popolo credente e va per le strade delle città e delle nazioni:”Queste acque scorrono verso la regione orientale, ogni essere vivente che si muove dovunque arriva il torrente, vivrà. Lungo il torrente su una riva e sull’altra, crescerà ogni sorta di alberi da frutto, le cui foglie non appassiranno, i loro frutti non cesseranno…”, come dice il profeta Ezechiele nella 1 lettura.

Perché questo fiume di fede e di amore feconda la storia e rende fertili i secoli di presenza divina.

Siamo noi che consacriamo le chiese con le nostre opere di santità; andiamo in chiesa per accogliere il dono di Cristo morto e risorto e usciamo da essa per consacrare il mondo intero, come abitazione di Dio senza confini e senza preclusioni. Infatti Dio abita dappertutto sulla terra e cerca i veri adoratori che lo riconoscano presente dovunque.

Santa dimora di Dio sono tutti gli esseri umani, la natura e gli avvenimenti: ogni credente lo sa e porta nella sua chiesetta il cuore pulsante di Dio che ama tutta l’umanità.

Ci sia di conforto e di sprone il salmo che abbiamo pregato……..Dio è per noi rifugio e fortezza.


PREGHIERA

O Signore, oggi tu ci ricordi che ami abitare in mezzo a noi, nelle nostre chiese, ma specialmente nel cuore di tutti i tuoi figli.

Ci ricordi anche che a te non importano molto le chiese, come siano fatte, grandi o piccole, di marmi, di mattoni, di paglia, ma tu ci tieni a che ogni chiesa, anzi ogni parrocchia sia la tua famiglia, una famiglia di famiglie che si raccolgono insieme, attorno a Gesù, tuo Figlio, posto al centro nel Vangelo e nell’Eucaristia.

Tu ci chiedi di vivere tutti insieme un’esperienza di fraternità e di comunione, come un blocco di cuori, fusi nell’amore, che camminano tutti in una sola direzione, verso di te. persone che si sentono parte della chiesa universale e preoccupate che nessuno dei fratelli vada perduto. Il mondo ha assoluto bisogno di famiglie cristiane che annuncino con la loro vita la “Buona Notizia”.

Eppure come siamo ancora lontani da questo tuo desiderio. Donaci il tuo Spirito, perché non ti possiamo deludere, e aiutaci a diventare una vera famiglia, la tua famiglia.

2