ANNO C – ASCENSIONE DI GESU’ AL CIELO Lc, 24, 46 - 53


Sarò sempre con voi

Liturgia penitenziale

Signore Gesù, tu rappresenti tutti noi presso il Padre: sii benedetto ed abbi pietà di noi. Signore pietà

Cristo Gesù, tu doni senso alla nostra vita presente, in cammino verso il Cielo:sii benedetto. Cristo pietà

Signore Gesù. Tu verrai a portare a compimento le nostre speranze. Sii benedetto. Signore pietà


Nulla di spaziale, di cosmonauta, di ufo…

Apostoli scontenti e dubbiosi.

1 lettura: “Mentre li benediceva si staccò da loro” Non è uno staccarsi fisico:”Sarò con voi fino alla fine dei tempi”.

Gesù cambia modo di vivere, non risorge come Lazzaro.

Uomini di Galilea, perché state a guardare i Cielo?

E’ una presenza di altro genere. La tentazione di credere che Dio sia solo in Cielo:è comodo, è un alibi, così non ci controlla, facciamo quello che vogliamo, non ci vede.

Gesù continua ad essere con noi, ma ci aiuta a vivere non più come prima, ma secondo il suo Vangelo. Per questo ci dice:

Il vostro sistema di vivere è sbagliato, perché alcuni vivono bene ma la maggioranza vive nel dolore e nel fallimento della vita. Questo non è il progetto di Dio. Alcuni puntano sulla gloria, di dominare di arricchirsi sulle spalle degli altri, cercano i primi posti e questo non lo troveranno mai, mentre milioni di altri saranno sacrificati. Io amo tutti e voglio che tutti vivano una vita diversa, mentre condanno questo modo perverso di essere uomini.”

Gesù lascia il messaggio, il compito a quelli che la pensano come Lui.

1 - ”Voi mi sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino agli estremi confini della terra” E’ la missione della Chiesa. Far conoscere al mondo come la pensa Dio sull’umanità, quale è il suo progetto.

Anche se tanti vogliono che la Chiesa stia zitta. La nostra religione non va avanti con i soldi, la propaganda, le guerre, ma con la testimonianza viva di tutti i cristiani veri.

La Chiesa non è contro il progresso, l’accetta e la vuole ma non crede nel progresso.

Il progresso, è una spinta in avanti per migliorare le cose, perfezionarle e cercare sempre modi nuovi di benessere e convivenza pacifica, ma che non si deve esaurire nell’uomo materiale, nel solo progresso biologico e fisico.

2 - L’uomo ha un’altra spinta che è verso l’alto che è il crescere nella verità, nella libertà, in coscienza per dominare la storia.

Altrimenti il progresso ci farà intelligenti, belli, furbi, ma non ci fa diventare uomini.

Bisogna che queste due spinte verso avanti e verso l’alto coincidano, si ricerchino insieme.

Per questo dove cresce la scienza, deve crescere anche la verità, dove c’è la tecnica, deve crescere di più la coscienza, la vera libertà, dove cresce la potenza, l’uomo deve mettere più amore.

Così si salva l’uomo e raggiunge il vero progresso. Altrimenti l’uomo diventa sempre più barbaro, cattivo e sempre più contro se stesso.

Abbiamo grattacieli, ma la miseria esiste ancora; inventiamo raffinatezze nel bere e mangiare, ma troppa gente muore ancora di fame, non mangia abbastanza, non ha vestiti.

Abbiamo armi sofisticate per procurare la morte e non rispettiamo la vita nascente, i poveri.

La stessa famiglia, che da sempre è ritenuta il cardine della società , perché formata da uomo e donna, è fatta per la procreazione e la crescita della società, non viene più riconosciuta.

Questa non sembra civiltà, vero progresso, è segno di una frattura che portiamo dentro di noi, spaccatura della coscienza, della storia, della civiltà, per cui da una parte ci sono i privilegiati del benessere e dall’altra gli esclusi, per la fame e la miseria.

Lo scopo della vita allora non è la civiltà del benessere, ma diventare uomini liberi, capaci di far diventare il benessere uno strumento di elevazione e di felicità per tutti, altrimenti verniciamo le facciate delle nostre civiltà, ma dentro siamo ancora barbari, forse più di ieri.

Questo è il messaggio della festa di oggi: uno sforzo continuo, una rivoluzione permanente nel mettere il progresso al servizio di tutti, specialmente degli ultimi, quelli senza pane, casa, cultura, senza potere. E´quanto la Chiesa ha sempre cercato di fare e continua a fare nel mondo.

Non cerchiamo la scusa:”Io che cosa posso fare? Io non ho in mano potere, scienza, le leve del comando!” Abbiamo però la coscienza, quello che troppa gente non vuol ascoltare: questo è il futuro della storia: fare veramente le città delle coscienze perché soltanto gli uomini di coscienza domineranno il mondo e procureranno il vero progresso.

3 - Abbiamo la parola del Signore che ci dà la sicurezza:”Avrete la forza dello Spirito Santo che scenderà su di voi”. Riceverete potenza dall’alto, la mia verità, e la mia forza di amare, come ho fatto io, andrete ad annunciare a tutti che il sistema del mondo, che sacrifica, che opprime, che uccide è perverso. Lo direte con schiettezza con le parole ed i fatti e forse crocifiggeranno anche voi. Ma non abbiate paura. Datemi testimonianza.

E proprio in questi ultimi tempi ce ne accorgiamo! Come si tenta di far tacere il Papa, i vescovi, i cristiani, mettere il vangelo fuori combattimento.

Questo è l’invito e il comando che Gesù, salendo al cielo, lascia ai suoi fedeli e discepoli che credono in Lui e noi dobbiamo dire:”Ti vogliamo seguire, Signore; avevi ragione prima sulla croce ed hai ragione adesso, risorto e glorioso. Ci lasciamo purificare da te perché anche noi siamo colpevoli, non avendo sempre seguito i tuoi insegnamenti, per cui abbiamo fatto patire gli altri e li abbiamo umiliati e te ne chiediamo perdono.”

4 - Viviamo anche in un periodo di attesa:” Vado a prepararvi un posto”. Ed allora saprete e vedrete che cosa vuol dire la speranza che vi ho messo nel cuore. Non dimentichiamo allora questo invito di Dio, che siamo provvisori di qua. Gesù oggi ci svela un mistero di speranza.

Di fronte a tutte le attese umane che non si realizzano mai compiutamente, Gesù oggi ci offre una speranza infinitamente più grande, più certa e consolante.

Verità, Giustizia, Libertà sono parole che date da Gesù diventano vere, ma la più grande è la speranza che non ci deluderà mai!

Gesù non ha mai disprezzato i ricchi, i potenti, gli ambiziosi, i Vip, ma ha sempre avuto per loro un atteggiamento di compassione, perché ha fatto capire che “E’ meglio servire che essere serviti, essere poveri e distaccati dalle cose che passano. Non bisogna illudersi, perché quando possederemo tutto quello che ci presenta il progresso, il mondo, non saremo felici, ma sempre insoddisfatti perché solo Dio può renderci felici.

I santi e i veri discepoli di Gesù, queste cose le hanno sempre sapute e le sanno; per questo erano e sono sempre felici. Questa speranza entri nel nostro cuore, nella nostra vita quotidiana, nel lavoro per una terra nuova, più abitabile per tutti, dove la speranza non è più solo materiale, ma diventa un po’ per volta, speranza eterna.


PREGHIERA

Signore Gesù, oggi fai ritorno al Padre dopo avere vissuto tutta la nostra storia accanto a noi.

Il dolore, l’amore, l’arsura e la fame, la gioia della tavola e l’accanimento della violenza hanno lasciato nella tua carne i segni visibili della tua piena adesione alla nostra umana avventura. E’ forse una cosa strana immaginare che nel cielo incontaminato della vita divina sei entrato portando anche un poco della polvere sulla quale hai impresso le tue orme prima di lasciare questa terra tanto compianta ed amata?

Tieni sempre accesa in noi la speranza che là, oltre la soglia dell’eterno, si trovano già le nostre lacrime e le nostre tristezze, le nostre solitudini e la povertà del nostro amore.

Signore Gesù, tu che hai aperto un varco dentro il cerchio che vorrebbe tenerci prigionieri, fa’ che camminiamo nella vita con un senso di gioiosa libertà e fiduciosa speranza.

Donaci di custodire in noi qualcosa di quella prodigiosa leggerezza che ti ha sollevato verso l’alto, là dove tutto è luce, gioia e felicità perché è il posto che ci hai promesso e che hai preparato per tutti quelli che ti hanno amato, creduto e sperato in te. Amen

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