Anno C – 1 domenica di Quaresima Lc. 4, 1 – 13

Scegliere Dio come ha fatto Gesù

Liturgia penitenziale

Convertiti e credi al Vangelo ci ha detto il sacerdote mentre ci imponeva le ceneri. Chissà se veramente c’è in noi questo desiderio serio?


Signore Gesù, tu non sei venuto a condannare i peccatori, ma a perdonare chi riconosce le proprie colpe: Signore pietà

Cristo Gesù, a chi è debole nella tentazione tu doni la forza della grazia per vincere il male: Cristo pietà

Signore Gesù, tu rinnovi sempre in chi cade la volontà di risollevarsi e di ricominciare: Signore pietà


Oggi Gesù vuole farci capire quale sarà la sua storia: decide chi sarà e come si comporterà.

Sarà l’uomo che non vive di solo pane materiale, ma di ciò che Dio suo Padre gli chiederà.

Sarà l’uomo che adorerà solo suo Padre, perché è l’unico e vero Dio.

Sarà l’uomo che non metterà mai Dio al suo servizio, chiedendogli di fare questo o quello.

E tutto questo, lo sappiamo dal Vangelo, Gesù l’ha sempre fatto in modo eroico e perfetto.

Però Luca l’ha scritto apposta per farci capire che se Gesù è il Maestro, e noi vogliamo essere suoi discepoli, perché Lui è l’unico in cui crediamo, dobbiamo fare come ha fatto Lui, avere i suoi stessi sentimenti, desideri, per cui se Gesù ha progettato in questo modo la sua vita, la sua storia, dobbiamo farlo anche noi.


Anche alla TV sovente sentiamo tanta gente, che magari vuol mettersi in mostra, che racconta la sua storia: alcune volte penosa, altre volte scandalosa, poche volte meravigliosa.

Ebbene oggi Gesù ci chiede di esaminare la nostra storia nel rapporto con Dio.

Dio chi è diventato per noi? Vicino o lontano? Amico, indifferente o nemico?

E in fondo si tratta di vedere di chi siamo o di chi non siamo, e soprattutto di chi vogliamo essere.

E questa è la nostra storia profonda che dovrebbe interessarci di più, anche se non siamo troppo abituati a questo genere di revisione di noi stessi, pur essendo cristiani.

Noi che siamo specialisti nel revisionare sovente e bene la nostra salute dal medico, i nostri soldi in banca, le nostre macchine dal meccanico, i nostri rapporti con la famiglia e con gli amici, ci siamo troppo dimenticati di “revisionare” il rapporto che è essenziale per ogni creatura umana con il suo creatore, anche perché un giorno Egli ci chiederà conto, non della salute, non dei soldi, non delle macchine e degli amici, ma se ci siamo preoccupati di avere un rapporto buono e costante con Lui!

E il rapporto con Dio è interessante e prezioso perché è un rapporto d’amore autentico, aperto, come e più di ogni altra storia d’amore che viviamo sulla terra.


Ed è una domanda grande che dobbiamo affrontare con coraggio; e se ci accorgiamo che la nostra vita è ancora dominata da troppi condizionamenti e la nostra storia d’amore con Dio non è ancora cominciata, perché la nostra vita non è regolata su di Lui, ma su tante altre cose, come i soldi, il potere, l’orgoglio, il sesso e altro, allora è urgente mettere le cose a posto.

Anche nel campo umano, se tra due sposi, non c’è ogni tanto una revisione del loro rapporto, si corre il pericolo di trovarsi un giorno estranei, con un amore spento e senza vita, con la dolorosa scoperta che ogni rapporto d’amore tra loro è finito.

Certo che se noi, di fronte alla fame di felicità che ci ritroviamo, ci buttiamo su ogni cosa che ci può dare soddisfazione, buona o cattiva che sia; se di ogni pezzo di carta che troviamo cerchiamo di farlo diventare denaro per soddisfarci; se cerchiamo ogni possibilità per ottenere gloria, potenza, prestigio, a qualsiasi prezzo, cioè fino a dire:”Io faccio qualsiasi cosa, pur di ottenere quello che voglio e mi piace”; se pretendiamo e attendiamo da Dio che ci ascolti in ogni nostra richiesta, forse siamo ancora lontani dall’aver messo Dio al di sopra di tutto e di essere veri discepoli di Gesù.


Siamo invece veri suoi discepoli se cerchiamo di mettere in gioco tutto per Dio, come ha fatto Gesù.

Noi vogliamo fondare la nostra vita su Dio solo!

Perché? Perché Dio c’è ed è Lui il senso di tutto, mentre tutto il resto è “contaminato” dal provvisorio e dalla morte, perché esiste per poco, non è attendibile, fa il gioco del demonio che inganna, tradisce e non può darci nulla di buono e ci può solo dare e promettere valori fasulli ed inesistenti.

Il cristiano invece punta tutto su Dio, il quale è venuto, si è lasciato in apparenza vincere anche Lui, è morto in croce, ma poi è liberamente risorto ed è nostro amico e fratello.

Il cristiano viaggia su questo mondo con Dio a fianco. Non è una fiaba: Gesù è risorto, lo accompagna, lo sostiene, lo farà passare attraverso la morte come Egli ha fatto e tutto sarà vero, perché potrà arrivare a Dio a cui vuole e deve arrivare.


Questa è la nostra storia. Ma siccome non siamo di pietra, perché siamo tutti sensibili alle tentazioni delle false felicità, della gloria che il mondo vuole darci, dobbiamo praticare una lotta particolare, chiamata “penitenza”. Dobbiamo come Gesù, dire con fermezza e coraggio i nostri no al demonio che si nasconde sotto mille apparenze ingannatrici.

E questo non basta dirlo una volta sola, ma occorre ripeterlo tutti i giorni, anzi più volte al giorno:

Sei tu, Signore, il mio maestro, io guardo te e faccio come te. Non sempre ci riesco, ma quando questo succede, Tu ti volti e mi dici: Coraggio fratello, vieni e ricominciamo!”.

Ecco è il messaggio di questa fortissima pagina di vangelo.

E questo discorso ci piace, lo vogliamo fare, o ci ritroviamo sempre come gli eterni indecisi, pieni di dubbi, di paure e di pigrizie, sempre dispersi e traditi dalle mille occupazioni che ci fanno dimenticare i buoni propositi ?

Ecco la quaresima che viene ad aiutarci, a ricordarci che Colui che ci dice queste parole è Dio che ci ama, che ci vuole salvi, che non vuole vederci sprofondare nella morte pieni di rimpianti e desidera che siamo felici.

Questo è il nostro grande cristianesimo che ci rende liberi e forti, che ci aiuta ad essere coerenti, a non barare con Dio. Sì, siamo sempre peccatori ma vogliamo essere una buona volta quelli che dobbiamo essere dentro di noi, difendere quella realtà spirituale che Dio ci ha dato e fin che non sarà come Lui vuole, non dobbiamo darci pace.

E la quaresima ci invita oggi a questa conversione, a cambiare in meglio, a lasciarci coinvolgere da Gesù Cristo con molto coraggio e serietà, guidati dalla Parola di Dio.

Nessuno si senta già arrivato, fiduciosi in Dio perché Lui ci chiama, ci sostiene e ci ama.

Allora la Quaresima diventerà una cosa seria e il cuore ci potrà dire che siamo sulla strada giusta per diventare veri cristiani, secondo il cuore di Dio.


PREGHIERA

Signore Gesù, anche noi siamo sempre tentati nel deserto della nostra vita.

Ero impazzito per lo sport, poi ho scoperto che dietro ai campioni circolavano miliardi sporchi.

Ho comprato una bella macchina, ma poi mi ha superato una macchina più veloce e più bella.

Ho trovato un posto di lavoro e mi sono trovato di fronte a soprusi, ingiustizie e disonestà.

Ho amato la politica, ma poi ho toccato con mano che è manovrata da mani sporche a servizio di sporchi interessi.

Hai proprio ragione Signore, non riesco più a vivere solo di cose materiali, non posso più adorare cose che passano e sono false; non posso più continuamente abusare della tua pazienza!

Il mio cuore ha sete di infinito, di luce, di sincerità, di verità, di amore vero.

Ed è proprio nella tua Parola che trovo quel pulito e quella serietà che vado cercando e mi realizza come uomo, secondo quel progetto che tu mi hai stampato nel cuore e che solo è degno di essere vissuto.



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