ANNO A – 30 DOMENICA ORDINARIA Mt. 22, 34 – 40

I due grandi Comandamenti

Liturgia penitenziale

Signore Gesù, che ci hai detto di amare Dio con tutto il cuore, perdona e guarisci i nostri desideri confusi e disordinati e abbi pietà di noi.

Cristo Gesù, che ci hai detto anche di amare Dio con tutto il cuore e la mente, perdona e guarisci i nostri comportamenti così vuoti e superficiali e abbi pietà di noi

Signore Gesù, che ci hai detto anche di amare il prossimo come noi stessi, perdona e guarisci il nostro egoismo e la nostra indifferenza verso i fratelli e abbi pietà di noi



Come sarebbe buia la vita, triste e in fondo assurda, se Gesù non avesse detto queste parole, brevissime parole dove sta il senso di tutto ciò che esiste:”Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti”.

Con queste due parole gli Ebrei intendevano tutta la sapienza possibile.

Cerchiamo allora di capire queste verità così importanti e terribilmente semplici.

La nostra esperienza ci dice che non c’è in noi uno stimolo più profondo, un qualcosa che ci tormenta di più, ci inebria di più, dà più senso alla vita che l’amore.

Dire amare è proprio il contrario che “tirare a campà” alla bell’e meglio.

L’amore è la forza di ogni persona, di ciascuno di noi. E’ un fremito forte che attraversa il nostro essere, lo fa muovere e dà senso a ciò che facciamo. E l’Amore è Dio, dice Gesù.

Qualunque altro verbo Gesù avesse messo tra noi e Dio, sarebbe stato molto più debole: conoscerai, adorerai, venererai.


Ha detto “Amerai” perché è un rapporto essenziale. Tutti sappiamo com’è diverso vivere amando dal vivere senza amore. L’amore in noi ci rende vivi, distrugge la noia, ci mette in moto, ci sconvolge, entra nella vita dell’altro, cerca chi amare.

Cerca qualcuno, vuole avere qualcuno in cui concentrare tutta la propria vita, tutto il cuore, tutta la mente, tutta la vita. tutta la volontà, tutta l’anima. Ti penso, ti ricordo, non posso più fare a meno di te. Come è diverso questo amore da quello solo materiale, legato solo alle sensazioni fisiche, sensuali. E’ il vero amore che sa superare tutti gli ostacoli, fatiche, sofferenze e porta alla conquista, alla vittoria. Questa è la forza misteriosa che Gesù mette al centro di tutto e ce la indica anche come la medicina di tutti i mali che affliggono l’umanità..


Chi dobbiamo amare?: ”Amerai Dio”, ci dice la Bibbia e ci ripete Gesù.

Siamo stati creati e viviamo perché siamo amati e dobbiamo, e possiamo, ogni giorno, scoprire l´Amore.Ci sono momenti nella vita - credo valga per ciascuno - in cui abbiamo sperimentato, già qui, il `paradiso´, la vera grandezza e bellezza dell´uomo, ed è stato quando ci siamo sentiti amati da qualcuno. Un´esperienza di amore, quello vero, quello del cuore, non ho dubbi di poterla paragonare ad un `assaggio´ di Paradiso.Così è, non solo per i santi, ma per quelli che sanno scoprire la ragione della vita e la interpretano con amore. Perché Dio ti ama, ti amava già prima che tu esistessi, ti ha fatto per amarti. Per questo tu prima di tutto amerai Dio. Questo è il primo comandamento che non esclude gli altri, perché potrai amare tutte le cose belle e buone del creato, ma non dimenticarti che il Primo che devi amare si chiama Dio. Eppure quante volte abbiamo amato altri o altre cose più di Lui, prima di Lui, contro di Lui. Ci bastava, anzi, credevamo che ci bastasse e, come sempre; abbiamo poi pagato cara questa illusione. Quanti dolori, sofferenze, delitti si compiono per certi amori sbagliati!

Se fossimo così saggi da capire questo comando, che è solo per il nostro bene!

Amiamo Gesù prima di tutto, senza paura che questo ci obblighi a diventare preti o suore o frati, se non ne abbiamo la vocazione. Amiamo Gesù perché è Gesù e Lui ci farà essere quello che noi vogliamo e dobbiamo essere per realizzarci su questa terra, in vista dell’altra vita futura.


Amerai anche il tuo prossimo “, ecco il secondo comando.

Chi è il mio prossimo? Gesù ha detto che sono tutti gli uomini, perché tutti sono miei fratelli:”Ama tutti gli altri come ami te stesso”.

Poveri noi! Alcuni li amiamo, ma molti li amiamo poco, altri non li amiamo affatto e quanti forse li odiamo! Ma oggi siamo qui, a celebrare l’Eucaristia, perchè il Signore ci aiuti a capire e vivere meglio questo amore.

Forse non ci rendiamo conto come tutta la tragedia umana sia proprio causata da questa mancanza di amore. Noi stessi dobbiamo confessare che se avessimo obbedito di più a questi due comandamenti, quanti sbagli, quante lacrime e sofferenze, quante tragedie avremmo potuto evitare!

Dio non inganna e non si inganna, perché Lui sa come siamo fatti: amiamolo, ascoltiamolo, noi che diamo troppo retta a mille voci sbagliate, ma siamo tanto sordi alla sua Parola .

Non miglioreremo mai se prima non amiamo Dio e non ci fidiamo di Lui. Ci accorgiamo allora quanto sia bello il cristianesimo e dobbiamo implorare Dio che ce lo faccia capire. Non è questione di studio o ragionamento l’amore. Si tratta in fondo di fare tutto ciò che gesù ci dice nel Vangelo e nella coscienza..

Insegnamolo ai bambini, subito, fin da piccoli, siamo noi i loro testimoni dell’amore vero, non quello egoistico e possessivo, vissuto con leggerezza, senza ideali e senza significato.

Andiamo all’essenziale, non viviamo di chiacchiere ed illusioni, svagati in tanti piccoli amori che non ci rendono felici. Il tempo della vita è breve, l’amore che Dio ci offre è subito alla nostra portata, basta volerlo. Ricordiamoci che il mondo è in agonia per il poco amore.

La gente, come ai tempi degli apostoli, dovrebbe dirci:”Guarda come si vogliono bene!”

E come si vede che amano Gesù Cristo, perché non solo credono in Lui, ma lo imitano, cercano di vivere come Lui, stanno uniti a Lui!

Facciamo parlare gli altri così, non per vanagloria, ma per testimoniare che l’amore di Dio, dono suo è il segreto del vero progresso, di tutta la storia umana.

Cominciamo allora subito oggi, in famiglia, sul lavoro, con i vicini, con tutti

Allarghiamo il cuore verso ogni uomo. Diamo a Dio una testimonianza seria del nostro amore.

Un missionario mi raccontava questo fatterello accaduto a lui. Aveva organizzato una corsa per ragazzi handicappati. Se ne presentarono 9. Alla partenza, uno cadde e si mise a piangere. Gli altri che erano partiti, sentirono il suo pianto, e s’accorsero che era caduto per terra.

Allora tutti e 8 tornarono indietro, lo tirarono su e, presolo per mano raggiunsero tutti insieme il traguardo. Sì, l’amore è un traguardo da raggiungere insieme a Dio e i fratelli.

Impariamo dai bambini che cosa vuol dire essere semplici, volersi bene e pensare agli altri!

Facciamo anche noi qualcosa di bello che piaccia proprio a Dio, non solo per un giorno, ma per tutta la vita, perché solo così essa varrà la pena di essere vissuta.


PREGHIERA

Signore Gesù, anche oggi hai voluto ricordarci che non si può vivere senza amore. Non c’è nulla che vale più dell’amore. L’amore è la poesia della vita, è luce, è forza, è bellezza che trasfigura, capace di riscattare la nostra esistenza da tutte le òpiccole e grandi miserie chde spesso ci fanno soffrire. Ma per poter amare, tu lo sai, abbiamo bisogno di sentirci amati, di provare quella dolce emozione che ci è data quando una voce amica ci dice:”Ti voglio bene”. Parla perciò al nostro cuore della divina tenerezza, rivelaci la dolcezza dello sguardo divino, simile a quello di una madre sul figlio che nasce, perché ci vedremo in un’altra luce con le nostre miserie di sempre, eppure in pace, perché sempre accolti e perdonati. E una volta riconciliati con noi stessi ci sarà più facile essere in pace con tutti. Grazie che ci hai detto che l’amore non è tanto un dovere quanto una gioiosa risposta alla divina tenerezza.



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