ANNO A - 14 DOMENICA ORDINARIA Mt. 11, 25 – 30

Dio è Amore ed è Amore compassionevole

Liturgia penitenziale:

Signore, tu hai fiducia in noi e continui a rivolgerci la tua parola di saggezza. Ma noi ci affidiamo così poco alla sua luce: Signore pietà

Cristo Gesù, tu ritieni preziosa la nostra vita, e la circondi di cure e di sollecitudine. Ma noi viviamo pieni di ansie come se fossimo soli e abbandonati: Cristo pietà

Signore,Tu metti nelle nostre mani il pane prezioso della vita eterna. Ma noi ci mettiamo davanti a Te con timore e sfiducia, come se avessimo le mani vuote: Signore pietà



Venire a me voi tutti, che siete affaticati ed oppressi”, sono parole di Gesù ma che esprimono i sentimenti di Dio sulla condizione umana. Egli .si rivolge ai “piccoli, cioè alla povera gente affaticata e oppressa; e nel mondo ce n’è molta.

Gente affaticata perché c’è altra gente che li opprime, li carica di pesi morali e fisici troppo pesanti, che a quei tempi rappresentavano il poverissimo popolo degli ebrei oppressi dalla legge giudaica, minuziosa e disumana, senza alcuna consolazione.

Ma Gesù vuole anche riferirsi a tutte le società di tutti i tempi, anche di oggi e ne indica la soluzione.

Tutti siamo compresi, nella vita sia pubblica che privata; travagliati da questa fatica che schiaccia gran parte degli uomini. Abbiamo tante leggi, ma che sono sempre da migliorare perché non soddisfano e fanno sempre soffrire qualcuno. Tutti infatti conosciamo in tanti momenti della vita, una certa stanchezza e pena: fatica e oppressione non risparmiano nessuno. E Dio viene proprio per questi affaticati ed oppressi perché vuole dare una soluzione diversa da quella che i”sapienti ed intelligenti” della terra, i quali, anche se dicono di cercare il bene del popolo, fondano il loro benessere solo sulla ragione e sui propri interessi.

Ecco l’equivoco e l’illusione.

Non sono passati molti anni da che l’uomo ha voluto dominare con la ragione con l’illusione di poter risolvere tutti i problemi sociali: e ne sono usciti, il Comunismo, Fascismo, il Nazismo. Quanta gente hanno fatto soffrire! Senza contare tutte le illusioni della storia passata.

L’uomo non ha ancora capito che solo l’intelligenza e la ragione non possono risolvere tutti i problemi umani e togliere le sofferenze. Ci vuole altro!

Gesù ci insegna che per l’umanità occorre che all’intelligenza si aggiunga l’amore, il quale soltanto è in grado di indirizzare e sostenere le nostre conoscenze razionali perché siano adatte per l’uomo e eliminino le situazioni di oppressione e di sofferenza.

Non basta non far soffrire quelli che ci stanno a cuore, parenti ed amici, ma e gli altri? Certamente subiranno delle sofferenze.

Il cuore di Dio invece è diverso.

Venite a me”! Questo è un imperativo, non un semplice invito, perché Dio sa di che cosa abbiamo bisogno noi! E’ Dio che col suo amore ci comanda di andare da Lui perché egli è l’unico che conosce e possiede la soluzione. “Venite tutti!” perché tutti prima o poi, compresi i sapienti ed i grandi della terra, potenti ed intelligenti, finiranno anche loro per essere affaticati ed oppressi.

Gesù viene sulla terra non per imporre agli uomini un altro peso, ma perché Lui per primo è mite ed umile e li vuole proprio consolare.

Se ci invita a seguirlo ed ubbidire a Lui è perché ci assicura che :”il mio giogo è soave e il mio carico è leggero”!

Come sono bugiardi coloro che sostengono che il cristianesimo opprime,” la religione è l’oppio del popolo”, perché non ci lascia vivere secondo la carne, gli istinti che abbiamo. Invece non è così!

Gesù ha due grandi cose da offrirci:

1 – La prima è il significato che grazie a Lui la sofferenza assume. La disgrazia vera non è soffrire: è soffrire senza dare nessun senso alla sofferenza, anzi peggiorandola con i nostri istinti di odio e di vendetta. “Beati quelli che piangono, perché saranno consolati”. Ma se tu sei un ”affaticato ed oppresso e coltivi in te rancore e rabbia per questa situazione, ti carichi ancora più di infelicità fai soffrire gli altri e in fondo diventi sempre più cattivo.

2 – Si parla tanto della “rabbia dei poveri” e potrebbe sembrare giusto, ma Gesù non ci ha detto di arrabbiarci e fare le guerre, ma:”Sono io che ho creato l’uomo: so quanto valete. Patisco del vostro avvilimento più di voi e vi riscatterò., credetelo, nulla andrà sprecato. E poi c’è il Regno, perché la vostra condizione sulla terra è solo provvisoria e temporanea. Nel mio Regno c’è solo posto per gli ultimi della terra, che saranno i primi. Quindi non avvilitevi, non scoraggiatevi.

E voi che vi ritenete i primi sulla terra per soldi, politica e potere, non vi accorgete che sistema dopo sistema, ogni costruzione umana si polverizza e la sofferenza continua?Se alla vostra potenza poteste aggiungere un po’ di vangelo e di amore, quanto bene potreste fare all’umanità

Questo vale anche per le famiglie, per le parrocchie; quante sofferenze di meno, se invece di crederci dei padreterno fossimo più umili e ci amassimo di più: ci faremmo soffrire meno e staremmo tutti meglio. Specialmente voi giovani, chissà quante volte sarete affaticati ed oppressi; ma cercate solo di non diventare oppressori.

Non dimentichiamo allora questo grande invito di Gesù che vale per tutti:”Venite a me” voce profondissima che deriva dall’amore di Dio per ciascuno di noi.

Imparate da me che sono mite ed umile di cuore”. Gesù non è il tipo di caricare i pesi sulle spalle altrui, in realtà prendere su di sé il suo giogo, per noi vuol dire liberarci da quello più pesante di noi stessi, delle nostre paure, del nostro orgoglio, delle nostre vanità, dei nostri peccati.

Gesù si presenta veramente come nostro Maestro.

Chissà se veramente lo ascoltiamo, ci impegniamo a fare come Lui ci dice?

Ricordandoci anche che c’è una minaccia dura che ci dice S. Paolo nella 2 lettura:

“… se vivete secondo la carne, voi morirete. Se invece, con l’aiuto dello Spirito voi fate morire le opere del corpo, vivrete”.

Cerchiamo di non meritarci un suo rimprovero che potrebbe essere questo:

Quand’è allora che la smettete di fare come i bambini capricciosi e mi ascolterete”?


PREGHIERA

Signore, grazie che ci hai dato la ragione, sappiamo che è limitata, però ci comportiamo come se fosse assoluta, infallibile;non sappiamo ancora lasciarci illuminare da te.

Gli affanni ci sono, gli oppressi ci sono; siamo tentati di stringerci nelle spalle e dire:”Che cosa possiamo farci?”

Signore illumina la nostra ragione, aiuta soprattutto il nostro cuore. Metti in noi nella vita di ogni giorno, una goccia almeno della tua sconfinata compassione; allora, quando incontreremo un affaticato ed oppresso, potremo dirgli:”Vieni!” Glielo diremo nel nome di Cristo, e con il cuore di Cristo riusciremo anche a dargli qualche consolazione.

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