ANNO A – 1 DOMENICA DI QUARESIMA Mt.4,1-11


SCEGLIERE DIO


Liturgia penitenziale

Signore Gesù, tu non sei venuto a condannare gli uomini ma a perdonare: Signore pietà

Cristo Gesù: tu doni a chi è debole la forza per vincere il male e fare il bene: Cristo pietà

Signore Gesù,tu porti sempre a chi cade la grazia per risollevarsi e per ricominciare: Cristo pietà



In questa prima domenica di Quaresima, la liturgia ci presenta la questione centrale della vita non solo di ogni uomo, ma anche di ogni civiltà e cultura: Esiste Dio ed è veramente il Fine, il Bene, il senso della vita? E non solo di questa ma anche di quella che ci aspetta al di là della morte?

E’ proprio Gesù, che diventando uomo come noi anche per noi decide e, una volta per tutti dice: “Dio sì”,e concluderà sulla croce questa grande verità che ci riguarda tutti.

Nel Vangelo ci pare di assistere ad una partita: uno disperato ed uno entusiasta

L’entusiasta di Dio è suo Figlio, il disperato è Satana. Disperato è satana perché intravede in Gesù un nemico ed ha paura che sia il Figlio di Dio.

Ecco perché incomincia”Se sei Figlio di Dio…”e Gesù l’entusiasta Figlio di Dio regge alla sfida con fermezza e crescente forza fino a quel “Vattene..”

Le proposte sono fatte a Gesù, Figlio di Dio, ma anche uomo e quindi anche a noi e ci trasmette questa sicurezza fondamentale:”Dio è Dio, l’unico, l’invincibile, l’unico da adorare”.

Gesù ha scelto, ma anche noi, uomini come lui dobbiamo nella nostra vita fare la nostra scelta tra Dio e tutte le altre possibilità che abbiamo.

1 lettura. Ci riporta all’inizio della vicenda umana, quando Dio colloca l’uomo nella creazione.

Ed è allora che l’uomo sembra aver nostalgia di qualcuno che gli somigli, per parlare, conoscerlo, amarlo.

Per questo Dio lo crea “secondo la sua immagine e somiglianza” per cui l’uomo possa dirgli:”Sei un Dio meraviglioso, voglio vivere per te”. E Dio pone l’uomo in “un giardino ove sono alberi graditi alla vista e buoni da mangiare” Alla fine gli diede anche la donna, come compagna.

E l’uomo vide che tutto “Era bello a guardarsi, buono a gustarsi, desiderabile a conoscersi”.

E questa è diventata la nostra vita. Anche per noi tutte le cose del mondo sono belle, buone e desiderabili. Qualcuno potrebbe dire:” Sì, sono belle, buone e desiderabili, ma sono cattive” No!

Dio gli chiede solo una cosa:” Avendo queste cose tu non hai tutto, perché tutte queste cose non sono Dio. Tu non puoi dire:E’ tutto qua, abbiamo già tutto, e Dio non ci serve.”

Se l’uomo pensa di avere tutto nel creato e si stacca da Dio perde il senso della sua esistenza”

E il problema del male nel mondo sta tutto qui. Quando si mette da parte Dio il creato non dà più quella gioia e soddisfazione che Dio vi ha messo dalla creazione.

E Satana, continua a tentare sempre l’uomo, come ha tentato Gesù e purtroppo fin dal principio tutti, uomini e donne in qualche modo gli hanno creduto e si sono inchinati a lui e l’hanno adorato: nessuno ha resistito alla tentazione.

Ecco allora il vangelo di oggi che cerca di toglierci ogni illusione:Dio Padre ci ha dato il giardino del mondo e continua a darcelo e ci continua a dire:”vivete vogliatevi bene, costruite. Amatevi, sposatevi, tutto è vostro , ma attenzione non dite mai, neanche per scherzo:”Abbiamo tutto, Dio non ci serve più, altrimenti morirete”. Capiamo allora che questa è la vera prova della vita e Gesù ci ha dato l’esempio di dire Si a suo Padre sino alla morte in croce.

E la quaresima ci ripropone ogni anno questa scelta tanto che possiamo domandare a Gesù:

Come mai, anche noi abbiamo fatto tante volte come Adamo: abbiamo viso cose belle, buone e desiderabili e ti abbiamo lasciato da parte?

Abbiamo peccato! Forse perché eravamo impazienti di felicità e l’abbiamo cercata nel mondo, dovunque si presentava. Forse eravamo ingenui, forse presuntuosi, allora siamo diventati disobbedienti e ci siamo creduti indipendenti:”Dica Dio quello che vuole, se mi piace rubare rubo, se mi piace fornicare, lo faccio, se mi piace mentire lo faccio. Perché? Perché mi appaga.

A questo punto il peccato diventa grande perché, proprio come ha fatto il serpente, si dà a Dio del bugiardo: Non è affatto vero ciò che Dio ha detto; è un mentitore, non vorrete Credere a Dio!”

E se non credi a Dio a chi credi tu? A te stesso. Al propagandista di qualche piacere? Se non credi a Dio sei finito, sei già morto, anche se sembri vivo. Così dice l’Apocalisse.


Ma noi non vogliamo essere così! Noi sappiamo e diciamo che Dio ha ragione e che se fossimo stati più umili ed obbedienti noi, che conosciamo la sua Legge, non avremmo peccato tanto facilmente e avendo peccato, ci saremmo pentiti più facilmente e meglio.

Ecco allora che Gesù ci rincuora dicendo:”Io so come siete fatti, siete di carne, siete fragili. Sono venuto per i peccatori, cioè per voi, non vi giudico, ma per il vostro bene vi dico: ascoltatemi e seguitemi meglio.

Siamo tutti peccatori, ma per nostra fortuna la misericordia di Dio è grande e anche se dovessimo dire: “Ho peccato tanto” Gesù ci risponde:Nella tua vita sovrabbonderà la misericordia”.

Dio solo può renderci perfettamente felici; chiediamo l’entusiasmo di Gesù che entri in noi perché è Lui che ci salva e noi vogliamo che anche altri credano, lo sappiano, si rallegrino e si salvino: questa è la buona notizia del Signore, specialmente per quelli che hanno il cuore rattrappito,secco ed hanno bisogno di risurrezione.


PREGHIERA

Signore Gesù, anche tu sei stato tentato. Come uno di noi. Anche tu hai dovuto scegliere tra la via facile promessa dal tentatore e la via difficile della fedeltà alla parola di Dio.

Solo che noi neppure ci accorgiamo di essere tentati: siamo confusi, storditi, manipolati, incapaci di vedere che cosa è bene e che cosa è male, che cosa adorare e che cosa non adorare.

Signore Gesù, liberaci dalla tentazione di volere sostituire Dio con le cose, ricordandoci che il nostro desiderio più profondo va ben oltre gli appagamenti immediati.

Liberaci dalla tentazione del pinnacolo che ci fa balenare soluzioni miracolistiche mentre il cammino da seguire è quello dell’attesa umile e tenace.

Liberaci infine dai sogni di onnipotenza e gloria che inaridiscono la freschezza del nostro animo e cancellano la nostra più genuina umanità.

Signore, grazie di tenerci per mano quando la nostra libertà è minacciata, grazie di metterci sulle labbra le parole da opporre ad ogni tentazione.

Sta scritto, lo ha scritto il mio Dio:”Ciò che conta non è il potere ma l’amore.

E’ l’unica cosa che veramente ha valore.

E’ l’unica strada che porta non verso la morte, ma verso la vita e la risurrezione”

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