ANNO A– 4 DOMENICA DI PASQUA – Giov. 10,1-10


Gesù, Buon Pastore

Liturgia penitenziale

Signore, tu sei il Buon Pastore che dà la vita per il suo gregge. Signore pietà

Cristo Gesù , tu vai in cerca della pecora smarrita e non ti dai pace fin che non l’hai trovata: Cristo pietà

Signore Gesù, tu conosci ad una ad una tutte le pecore del tuo gregge e le chiami per nome Signore pietà


Il Vangelo di oggi ci presenta Gesù che è quasi al termine della sua vita, poco prima volevano lapidarlo e ci dice due cose essenziali.

Io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza” Gesù si preoccupa tanto del popolo di Israele, ma in realtà è tutta l’umanità che lo preoccupa, raffigurata nel simbolo delle pecore, del gregge. Gesù è pieno d’amore verso di noi: siamo il suo gregge: Egli vuole morire per noi e vuol farcelo capire.

L’altra similitudine è la porta.

Ciò che noi dobbiamo capire è il fatto che c’è un popolo, cioè l’umanità che ha bisogno di essere guidata al proprio bene. Gesù non fa un discorso politico: Gesù vuole salvare il popolo di Dio, il popolo che Dio ha voluto per sé fin dall’eternità.

Ma come aiutare questa umanità ed attirarla dove ha bisogno di giungere?

Molto semplicemente Gesù dice: Si passa dalla porta. Egli sa benissimo che molti non passano dalla porta, non aiutano l’umanità in modo giusto, ma sono ladri e briganti. Gesù protesta contro la massa dei ladri e briganti che continuano purtroppo ad esistere, che sono tutte quelle persone che vanno all’umanità per farne la preda. Non vanno con rispetto, rubano la dignità, i diritti degli altri, il diritto alla verità, alla libertà, rubano tutto, persino la vita.

Basterebbe pensare alla storia di tutti i capi dell’umanità, in tutte le parti di questo nostro povero mondo: ci rivelerebbe tanti disastri. Povera umanità! Poveri noi, si potrebbe dire, che desideriamo, abbiamo bisogno che qualcuno ci conduca al nostro bene e invece siamo circondati ed assaliti da persone che in realtà ci derubano e ci danneggiano per i loro interessi. Quanti milioni di morti e di poveri ha la storia. Gente presa e gettata là.

Ma Gesù invece precisa che “passa per la porta” ci viene incontro con rispetto, amore e con desiderio vero di volere il nostro bene e di servirci con lealtà.” Non son venuto per farmi servire, ma per servire” Per questo si inginocchia davanti agli Apostoli per lavarne i piedi, per questo chiede ai peccatori di lasciarsi perdonare i peccati, per questo sale sulla croce che sarebbe nostra e che Lui la fa diventare sua.

Questo è il Gesù che ci convince e che tutti abbiamo bisogno di lasciare che si avvicini di più al nostro cuore. Però chiediamoci:”Lui ha fatto di tutto per arrivare al nostro cuore, ma noi abbiamo fatto tutto per lasciare che vi arrivasse?”.

Ma Gesù vuole ancora dirci:”Per quale motivo Lui vuole avvicinarci? Perché la gente venga. Ma dove? Perché venga a Dio: siamo stati fatti per Lui. Dio viene a noi, attraverso una porta , perché noi andiamo a Lui attraverso la stessa porta. E l’unica porta possibile è Gesù stesso.

E’ Gesù che prorompe in quel grido:”Io sono la porta” Lui che aveva già detto: “Io sono la luce, io sono la via, io sono la verità, io sono il pane”

La porta è un passaggio ad un’altra situazione, indica il cambiamento, il mutamento, la conversione.

Quante volte ci siamo confusi e illusi che mutamento fosse sinonimo di miglioramento, confondendo le cose che sono migliorate, cambiate,mentre noi non siamo migliorati.

Gesù vuol dirci in fondo:”Se mi seguite, cambierete in meglio, proprio come desideravate cambiare e troverete la pace. Sono io la porta, entrate, passate, venite”.

Gesù allora, con molta autorevolezza, vuol farci capire che Lui solo e Colui che guida l’umanità intera.

Vi è un solo Salvatore, legittimato e mandato dal Padre, Figlio del Padre! E noi dovremmo dire a voce alta che non ci lasceremo guidare da nessun altro, perché Gesù solo è il nostro vero Pastore!

E noi siamo proprio sicuri che nella nostra vita seguiamo Gesù Signore in tutto ciò in cui dobbiamo farlo? Egli non ci dà tante legge su cose secondarie e vane, ma sulle cose essenziali, sulla strada del cuore, sulla giustizia della nostra coscienza, sul grado del nostro amore verso gli altri.

Ognuno di noi è interpellato. E dobbiamo sapergli dire con sincerità che cercheremo di seguirlo meglio.

Ed è Lui che svela ad ognuno di noi la sua vocazione, la chiamata giusta che viene da Colui che è giusto.

Ci crediamo allora che siamo tutti invitati a diventare ogni giorno più cristiani? Perché se non accettiamo questa chiamata, questa vocazione, il cristianesimo diventa una caricatura, una maschera che si può mettere e togliere e anche buttar via. Il cristianesimo o è una reale, appassionata comprensione di come sia bello essere chiamati da Dio, oppure diventa un’esperienza di ben poco valore, vissuta solo come una pia abitudine, che non ci interessa veramente e non lascia nessun segno nella nostra vita.

Però Lui c’è! E ci chiama per nome. Noi non siamo una massa per Gesù,Egli conosce le pecore ad una ad una e le chiama per nome, non quello dell’anagrafe, ma quello che sarà rivelato quando saremo nel Regno, il nostro nome che indicherà il grado del nostro amore, della nostra fede.

Sono tanti anni che Lui ci sta chiamando e se stiamo attenti, tutti i giorni si sente un poco il Signore che ci chiama per nome.

Beati noi se, pur con qualche lentezza, cerchiamo di seguire la sua voce.

Se seguiamo Gesù ci accorgeremo che la vita ha sempre più un senso, perché vale la pena di vivere,di credere,di soffrire, di amare, vale la pena di tutte le cose belle, buone e giuste, perché il Signore ci precede. E’ Lui il vero Pastore e non ce n’è un altro.

Oggi è la giornata di preghiera per le vocazioni. Senza star lì a discutere i motivi perché ci siano pochi preti e religiosi, se non dovremmo fare tutti un mea culpa, perché la colpa è di tutti, cerchiamo almeno di pregare il Signore perché tutti quelli che Lui chiama, siano sinceri a rispondere con generosità.



PREGHIERA PER LE VOCAZIONI

A Te Signore, con fiducia ci rivolgiamo! Figlio di Dio, mandato dal Padre agli uomini di tutti i tempi e di ogni parte della terra.

Ti invochiamo per mezzo di Maria, Madre tua e Madre nostra:fa’ che nella Chiesa non manchino le vocazioni, in particolare quelle di speciale dedizione al tuo regno.

Gesù, unico Pastore e salvatore dell’uomo, ti preghiamo per i nostri fratelli e sorelle che hanno risposto”sì” alla tua chiamata al sacerdozio, alla vita consacrata e alla missione.

Fa’ che le loro esistenze si rinnovino di giorno in giorno e diventino Vangelo vivente.

Signore misericordioso e santo, continua ad inviare nuovi operai nella messe del tuo Regno!

Aiuta coloro che chiami a seguirti in questo nostro tempo, fa’ che contemplando il tuo volto, rispondano con gioia alla stupenda missione che affidi per il bene del tuo popolo e di tutti gli uomini.

Tu che sei Dio e vivi e regni con il Padre e lo Spirito Santo nei secoli. Amen



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