Anno B – 4 domenica di Quaresima Gv. 3, 14-21

Sai leggere il Crocifisso?
Atto penitenziale

Proviamo a fare in silenzio una breve revisione della nostra vita.

- Il crocifisso che abbiamo in casa o portiamo al collo è solo un arredamento, un oggetto magari anche di valore, cui però non facciamo mai caso, oppure è una cosa sacra che ci aiuta a pensare all’amore di Dio per noi?

- Quando facciamo il segno di croce, lo facciamo bene, senza paura di essere visti, con fede oppure troppe volte, è solo uno sgorbio, un scacciamosche o lo facciamo di nascosto da tutti ?

- Non ti è mai capitato di abbassare gli occhi, guardando il crocifisso? Forse perché ti senti rimproverare per qualcosa di sbagliato che c’è nella tua vita?

Fai parte anche tu di certe persone che portano il crocifisso al collo e poi….non gli fanno fare bella figura per il cattivo modo di comportarsi, di parlare, di vestirsi.?

Anche tu, come Nicodemo, hai paura di farti vedere cristiano, di manifestare allo scoperto la tua fede? Di difendere la Chiesa, il Papa, la morale, i comandamenti, la nostra religione?

Signore, che comandi di perdonarci prima di venire al tuo altare, abbi pietà di noi.

Cristo, che sulla croce hai perdonato i tuoi uccisori, abbi pietà di noi.

Signore, che sei la luce, la verità, l’immagine dell’uomo nuovo, abbi pietà di noi.



Grazia e salvezza sono parole che sentiamo sovente in chiesa, ma rischiano di essere parole vuote per noi. “ Per grazia siete stati salvati”, dice S. Paolo.

Ma, se siamo sinceri: ci viene da chiederci:

Salvati da che cosa? di che cosa stiamo parlando?” S. Paolo ci dice:

Per questa grazia siete stati salvati mediante la fede; e ciò non viene da voi, ma è dono di Dio”. Sembra proprio che Dio abbia fatto qualcosa di importante per noi, ma che cosa? Se sono nato, lo devo ai miei genitori. Per il lavoro, devo dir grazie quella raccomandazione. La moglie, me la sono cercata io. I figli, li abbiamo fatti noi. La casa, ce la stiamo pagando con il nostro sudore. La salute, forse si dice “grazie a Dio c’è”, ma sono poi sempre io che mi curo e mi riguardo. Allora, che cosa ha fatto Dio per me? “Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito” e il Vangelo ci dice che Gesù, il Figlio che Dio ci ha dato è morto in croce per noi.

Parole grosse, che però, se siamo sinceri, ci lasciano un po’indifferenti, si sembrano lontane dai nostri problemi veri e concreti della vita, dai nostri interessi; cose che non ci toccano da vicino, parole di circostanza che i preti devono dire nelle prediche e che a tanti, lasciano il tempo che trovano.

Se guardiamo le facce di tanti cristiani, hanno proprio l’aria di non crederci molto, di non capire bene il significato di queste parole.

Che Dio ci ami, lo sappiamo fin da piccoli, però…..non è che cambi molto la nostra vita.

Se vogliamo sinceramente oggi capire qualcosa di più, ascoltiamo bene allora il Vangelo:

* E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna”. Gesù, rispondendo a Nicodemo, ricorda un episodio antico: i Giudei che erano stati morsi da serpenti velenosi dovevano fissare un serpente di bronzo che Mosè aveva innalzato su un palo nel deserto e così venivano salvati.

Un episodio cui potremmo anche non farci caso, se non che dobbiamo ricordarci che:” innalzato vuol proprio dire crocifisso perché noi avessimo la vita eterna”.

Oggi c’è un modo per giudicare la fede di un cristiano: mettergli davanti un crocifisso e domandargli:”Che cosa ti suggerisce il crocifisso?Che cosa vi leggi?”. Forse non capirebbe bene la domanda perché sono i libri che si leggono, non gli oggetti. I Santi hanno saputo sempre leggere bene il crocifisso, da cui hanno tratto la fede, la convinzione, la moralità, l’eroismo, la testimonianza e di conseguenza la gioia.

E proviamo anche noi un momento a leggere il crocifisso, per vedere se capiamo qualcosa.

Che cosa vediamo in quell’Uomo sulla Croce?

1 - Lo storico, il medico, farebbero le loro riflessioni su quella morte, come sulla Sindone.

Ma a noi credenti Gesù che cosa dice?. “Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna”.

Prima di tutto vi leggiamo il dono meraviglioso del Padre misericordioso, uno straordinario amore che non sapremo mai misurare, ma che dobbiamo guardare, per capire un poco di più Dio, e il nostro cristianesimo. Il mondo lo legge a suo modo, anzi sembra che ce l’abbia con Dio:”E’ tutta colpa sua. Se Dio ci fosse.. Perchè non fa questo, non aiuta gli innocenti, non toglie il male…”

- Possiamo domandare a tutti i padri e tutte le madri: Tu, il tuo figlio, ancor più se fosse l’unico e amatissimo, lo daresti ad essere crocifisso? Certamente mi risponderebbero:”No!”

Ma allora se Dio l’ha fatto, è perché ci vuole bene! E Dio è anche Lui un Padre che ci ha dato suo Figlio e noi glielo abbiamo crocifisso.

E dovremmo dire questa verità, non come una lezione di catechismo, ma con il cuore in mano, come una preghiera piena di fede, con amore e riconoscenza.

2 - Possiamo ancora domandare a Dio Padre:”Va bene averci dato Gesù a Betlemme, quando predicava e faceva miracoli, ma perché sei arrivato fino a questo punto? E mi risponde ancora il Vangelo:” Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui” Il Padre mi dona il suo unico Figlio con un amore sconfinato, e me lo dona così in croce, perché solo attraverso quelle piaghe aperte, quel sangue versato, quella passione sino in fondo, io posso nascere nuovo. Noi siamo diventati vecchi per le idee, i comportamenti quasi tutti sbagliati per l’egoismo, l’amor proprio, la sensualità, l’avarizia, il peccato. Così non va bene, e ce ne accorgiamo da soli.”Io ti ho creato nuovo , dichiara Dio Padre, con mio Figlio crocifisso per te, perché nel suo morire, morisse in te l’uomo vecchio e tu diventassi nuovo e capace di vivere come Lui”. Ti piace vivere come il mio unico Figlio?

Ti piace essere semplice, pio, buono, libero, puro di cuore, mite, generoso con tutti? Se vuoi puoi diventare nuovo grazie alla sua sofferenza. Ed io e mio Figlio non rimpiangiamo neanche una lacrima che abbiamo versata, neanche una goccia di sangue, perché dovevi rinascere tu”.

Ed io penso che tutti vogliamo rispondere di SI!.

3 - Se poi continuassimo a chiederci:”Oltre al grande amore del Padre che ti vuole creatura nuova, che cosa vedi ancora nel crocifisso? Dovremmo rispondere:”Vedo un Dio che mi vuole salvare e divinizzarmi, purificarmi, santificarmi e prepararmi a stare un giorno sempre con Lui”.

Questa è la salvezza che mi vuol regalare Dio Padre attraverso suo Figlio crocifisso. Però ricordiamoci che la Croce è l’unica porta attraverso cui noi dobbiamo passare, se vogliamo salvarci.

4 – E Dio vuol farci ancora una domanda:”Non ti è mai capitato qualche volta di abbassare gli occhi davanti al Crocifisso? E quanti di noi dovrebbero rispondere:”Sì, non ho voluto guardarlo perché era troppo chiaro, puro,vero, santo, diverso da me, ed io mi sono vergognato. Però adesso ho capito, e mi voglio risollevare e chiedo perdono per i miei peccati”.

* Facciamoci coraggio allora. Tutti abbiamo un crocifisso in casa, al collo: proviamo a guardarlo bene. In principio non ci dirà niente, ma se insistiamo ritroveremo la nostra fede, la preghiera e la fedeltà, il nostro entusiasmo spirituale che da tempo forse abbiamo sotterrato sotto tante stupidaggini e cianfrusaglie, e ci sgorgherà spontaneo un grazie perché per noi Lui è morto. Allora sapete cosa dobbiamo fare? Senza che nessuno ce lo dica, prendere quel crocifisso e, come facevano i santi, baciarlo con immenso amore.

E non sarà un gesto sentimentale e neppure infantile, ma il gesto di chi ha ritrovato la verità, la strada giusta, la pace e la gioia del cuore. Vi auguro di essere cristiani cha sanno leggere così questo libro che è il crocifisso. Non ci vogliono diplomi o studi speciali, ma questa è la scienza che salva noi, la società, che salva tutto il mondo. Chiediamo alla Madonna i cui occhi hanno saputo leggere terribilmente e con amore Gesù Crocifisso, che ci aiuti a leggerlo, a interpretarlo, a capirlo, e mai più dimenticarlo.

Preghiera

O Padre, comincio a capire il dono straordinario del tuo amore misericordioso, vedo una sconfinata predilezione per me che non saprò mai misurare, ma voglio fermarmi a guardare la Croce per capirti meglio. Tu mi vuoi creatura nuova attraverso tuo Figlio crocifisso, perché, nel suo morire, morisse in me l’uomo vecchio e io diventassi creatura nuova, capace di vivere come Lui. Aiutami a non essere sempre terribilmente distratto, incosciente e condizionato dall’abitudine, quando guardo la croce del Figlio tuo.

Voglio fermarmi di più a guardarla, per meditare e ascoltare ciò che mi dice, per purificare i miei occhi e la mia fede, nella contemplazione e nella fedeltà, per ritrovare il mio entusiasmo spirituale per questo Dio crocifisso, che vuole comunicarmi questa immensa carica d’ amore.

Aiutami ad entrare sempre più dentro questo abisso di luce e di amore in cui sentiamo la tua presenza di Padre che sempre ci accoglie e ci perdona, ci arricchisce e ci salva.