Anno B – 3 Domenica di Quaresima Gv. 2,13-25

Dio trova l’uomo nel segreto del suo cuore
Atto penitenziale ed esame di coscienza

Quali sono gli idoli che riempiono il mio cuore e che Gesù vorrebbe che io buttassi via?

I soldi? Il lavoro? La pigrizia? Il sesso? L’orgoglio? La superbia? L’odio? Affetti sbagliati e proibiti?

Unisco ancora troppo facilmente preghiera e peccato?Comunione e poca voglia di convertirmi? Fede e superstizione?

Credo ancora a tutti e dieci i Comandamenti, o qualcuno l’ho buttato via dalla mia vita?

Qual è il Comandamento che trascuro di più? Quale non ho più il coraggio di accusarlo in confessione?

Se non mi accosto alla Comunione perché mi sento in colpa, cosa faccio per mettermi presto in grazia di Dio?

Oppure non me ne importa poi tanto, sia di vivere in peccato, sia di non fare la Comunione?


1 - Signore Gesù, ti presentiamo le nostre incoerenze, le nostre cadute sempre negli stessi peccati. Perdonaci e sostienici con la tua grazia. SIGNORE PIETA’

2 – Cristo Gesù, ti presentiamo i nostri dubbi, la nostra confusione, la nostra svogliatezza di seguirti. Metti in noi il desiderio di servirti meglio. CRISTO PIETA’

3 - Signore Gesù, ti chiediamo perdono per aver sprecato tanto tempo della nostra vita in sciocchezze e cianfrusaglie che non ci servono per la vita eterna. Facci diventare creature nuove: SIGNORE PIETA’


Un gesto un po’ strano e diverso dal solito, che né Giudei e neanche i suoi discepoli hanno capito.

Non è l’inizio di una rivolta, ma è un gesto messianico, cioè simbolico, e anche vigoroso e clamoroso; una provocazione attraverso cui Gesù ci fa capire il suo atteggiamento che non è solo mansueto e mite, ma anche appassionato e ardente verso la sua missione e intanto vuole insegnarci delle cose importanti e rivoluzionarie per la nostra vita.

  1. - La passione e il grande desiderio di Gesù consiste tutta nell’unire gli uomini a Dio, che il Padre ritrovi i suoi figli, che i dispersi si raccolgano e incontrino Dio, cominciando dal suo popolo, preparato da secoli da Dio stesso attraverso i profeti.

Però quando è andato nel tempio di Gerusalemme la sua delusione è stata violenta. Ha trovato delle coscienze falsate; gente che mescolava con

troppa disinvoltura gli usi e costumi del mercato con gli usi e costumi del sacro. Prevaleva il rischio della esteriorità.

C’è gente che prega, va, viene, mangia, vende e compra.

Allora Gesù reagisce violentemente. E’ ora di finirla di rendere a Dio un culto fatto di soldi, animali, di riti esterni che non incidono sul cuore dell’uomo. Dio lo si incontra nell’intimità del cuore.

E’ finito il tempo dell’ipocrisia, della falsa religione, anche se c’erano anche allora tante persone, che facevano le cose bene. Ma erano i maestri che non davano l’esempio.

Con Dio non si contratta come al mercato. Non si aggiustano le cose storte dell’anima col denaro, con la recita di un salmo, col sacrificio di un animale.

Non si può andare al tempio, in chiesa e poi continuare a rubare, a sfruttare, calunniare gli altri.

Non si è sinceri con Dio, quando si inganna se stessi e gli altri.

Dio non accetta le genuflessioni, le preghiere e le offerte di chi calpesta gli altri e la giustizia.

Egli non ha bisogno né di santuari, né di marmi, né di calici d’oro, né di paramenti preziosi.

Tutte queste cose rispondono più alle nostre ambizioni che non alla gloria di Dio.

Non basta andare in chiesa per dirsi cristiano credendo di far piacere a Dio, se non si osservano i suoi comandamenti.

Non basta far dire una messa per farmi perdonare la mia vita disonesta e immorale, se poi io non intendo convertirmi al bene e cambiare vita.

Questo è un culto a Dio falso e menzognero che Dio non gradisce.

Le chiese, i riti, le preghiere, le offerte sono necessarie perché ci aiutano a far le cose bene, ad aver più fede, ad incontrarci con Dio, ma a certe condizioni!

Chi vuol essere fedele a Dio deve avere una coscienza trasparente, in cui si percepisca la presenza di Dio, la serietà e la solennità di Dio.

2 – D’ora in avanti il”luogo santo” dell’incontro con Dio, non sono tanto le mura di una chiesa, fatte da uomini, ma Gesù Cristo stesso, che loro uccideranno , ma che Dio farà risorgere “Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere e questo i discepoli l’hanno capito, solo dopo la risurrezione di Gesù.

Con questo è superata la vecchia alleanza con i profeti, basata sulla legge di Mosè perchè Gesù inaugura i tempi nuovi della nuova alleanza in cui tutti possiamo camminare verso la salvezza operata da Gesù.

E noi, venendo a messa ogni domenica diventiamo tempio vivente dell’amore di Dio attraverso la comunione al Corpo risorto di Gesù che ci consacra figli di Dio, tempio dello Spirito Santo, testimoni e apostoli di questa meravigliosa realtà.

Perché a Dio interessa unicamente il”cuore” dell’uomo: la sincerità della fede e la concretezza dell’amore per Lui e i fratelli. E’ tutta la nostra vita il “luogo” dove si onora (o non si onora) Dio.

1 letturaE Dio lo si onora osservando tutti i comandamenti, che Gesù è venuto “non a cancellare, ad abolire, ma a perfezionare”. I Comandamenti sono sempre ancora la Parola di Dio che indica all’uomo il binario che deve seguire se vuole realizzarsi; non si realizza con i soldi, il potere, il sesso, la moda, la libertà smodata, la droga, l’orgoglio. I Comandamenti sono il libretto d’istruzioni che Dio stampa sulla coscienza di ogni creatura che viene al mondo.

Il mondo va cercando le mille soluzioni per migliorare la politica, la convivenza tra i popoli, per togliere i vari mali che affliggono l’umanità: povero mondo! Se invece di fare tante assemblee, adunanze inutili e piene di parole e di orgoglio, cercassero dentro di sé, nella propria coscienza, la Parola di Dio, farebbero più in fretta e risparmierebbero tanti sforzi inutili e tante discussioni.

Nel mondo, tra i popoli e anche nelle nostre famiglie, tante cose vanno male proprio perché non si rispettano le regole che Dio ci ha dato. Quanti dolori di meno , se tanti uomini e tante donne avessero preso e prendessero più sul serio i comandamenti di Dio che sono poi così elementari.

Non uccidere:non ci sarebbero omicidi, e stragi, crudeltà e umiliazioni. Non rubare:non ci sarebbero furti, corruzione, usura, oppressione, fame e malattie in tanta parte del mondo. Non mentire. quante menzogne nella politica, nel commercio, nei rapporti umani…..Non commettere atti impuri….

Ci lamentiamo della immoralità della televisione, dei giornali, ma siamo noi che le vogliamo, le sosteniamo e non facciamo nulla per evitarle e farle scomparire.

Ci lamentiamo dei giovani; ma chi è che li sfrutta attraverso le discoteche che rendono molto a qualcuno. Chi è che vende loro la droga, le cassette porno, la prostituzione, se non adulti che hanno potere economico e politico?

E’ per questo che Gesù protesta: perché trattiamo male il nostro corpo e quello degli altri, perché questo è il vero tempio di Dio, fatto per amare il Signore, la Verità, la giustizia, non il dio denaro, l’egoismo, il piacere e tutto il resto….

2 lettura - Il mondo, la gente, dice che tutto questo è stoltezza, non saper vivere, cosa d’altri tempi. E allora S. Paolo ci assicura dicendoci:” Ciò che è stoltezza di Dio è più sapiente degli uomini e ciò che è debolezza di Dio è più forte degli uomini!”.

Da che parte noi vogliamo stare? Con la sapienza di Dio o con la stoltezza degli uomini? (Salmo)

PREGHIERA

Ti ringrazio, Signore, perché non mi hai mai preso a frustate, come hai fatto con i mercanti del tempio.

Me le sarei meritate, perché qualche volta faccio anch’io come loro.

Vengo in chiesa, non per ascoltarti a cuore aperto, ma per metterti sotto processo.

Vengo in chiesa per farmi vedere dagli altri ed anche per osservare chi c’è o non c’è.

Vengo in chiesa per mettermi da una parte e, se capita, chiacchiero volentieri con qualcuno.

Vengo in chiesa per chiederti sempre qualcosa, senza mai pensare a donarti quello che mi chiedi.

Vengo in chiesa perché sono abituato, per tradizione e non è che abbia tanta fede e ci creda più di tanto!

Vengo in chiesa, ma lascio che facciano tutto gli altri,cantino, preghino, ascoltino, facciano la Comunione!

Dammela Signore una frustata, perché impari a venire in chiesa unicamente per incontrare te, per lodarti, ringraziarti, per ascoltare con attenzione la tua parola e per parlarti di me, perché Tu mi aiuti a formarmi una coscienza veramente onesta, retta e trasparente, a rientrare in me stesso dove solo lì ti posso incontrare, amare e trovare il segreto della mia vera vita.