ANNO B – 27 DOMENICA ORDINARIA Mc. 10, 2 - 16

Matrimonio: ritorniamo alle origini

Atto penitenziale

Signore Gesù, tu hai voluto per te una vera famiglia e ti sei fatto nostro fratello perché imparassimo a vivere nell’amore, ma noi ci ritroviamo ogni giorno, pieni del nostro egoismo: abbi pietà di noi.

Cristo, tu ci santifichi attraverso la sofferenza sulla croce e noi abbiamo paura e cerchiamo di evitare ogni dolore, anche se necessario, abbi pietà di noi…

Signore, tu hai fatto l'uomo e la donna a tua immagine, e noi abbiamo rovinato il tuo dono di amore, abbi pietà di noi…

L’episodio commovente e delicato di Gesù che abbraccia i bambini ci introduce nel tema attuale e sempre appassionante affrontato da Gesù con i farisei.

E’ un forte richiamo al modo con cui dobbiamo ascoltare le lezioni di Dio sulla nostra vita, anche se talvolta difficili da praticare: dobbiamo ascoltarle come i bambini nella semplicità e fiducia in Dio, nostro padre, che vuole sempre e solo il nostro bene.

I farisei pongono a Gesù una questione che era cocente nella coscienza di Israele “E’ lecito ad un marito ripudiare la propria moglie?”

Essi conoscevano bene la Bibbia:”Per metterlo alla prova” ma si trovavano di fronte alla situazione, che c’è anche oggi, e non si conciliava più col disegno di Dio iniziale: la questione delle separazioni, dei divorzi, della rottura del legame coniugale.

La legge rispettava il matrimonio, ma erano saltati fuori dei casi in cui era possibile al marito, e solo a lui, di ripudiare la propria moglie, presentando ai sacerdoti la richiesta che veniva sempre accettata, senza discussione. I conviventi nella legge ebraica venivano esclusi dalla legge stessa.

1 Lettura:Gesù accetta la discussione e la affronta riportando l’attenzione di tutti alla fondazione originale del matrimonio: “Il Signore disse: Non è bene che l’uomo sia solo”. Dio non è solo, se è Amore avrà qualcuno da amare e la Bibbia ci parla di Dio in Tre Persone, unite dall’Amore.

Anche l’uomo, fatto a somiglianza di Dio, non trova nel creato, negli animali uno simile a lui, con cui può scambiare amore e vita. Dio allora gli mette a fianco una creatura simile a lui,

Questa volta essa è osso delle mie ossa”, dirà della donna, perché è alla pari con l’uomo.

Questa esigenza di amore e reciprocità è il fondamento di ogni rapporto di coppia.

Gesù presenta il progetto di Dio iniziale, che garantisce il massimo amore tra i due: la reciprocità, essere uno per l’altro, non poter fare a meno dell’altro.:”Non sono più due, ma una sola carne

Vangelo - E il desiderio originario di Dio, rimane la più profonda aspirazione delle creature umane; anche nelle difficoltà c’è questo desiderio di appartenersi. E questo desiderio di essere uno con l’altro rimane in ogni persona. C’è fatica a realizzarlo, che richiede serietà, preparazione e buona volontà, ma preparato bene, diventa un capolavoro umano. Molti non si preparano bene, per ignoranza o cattiva volontà; ecco perché Gesù dice: “Per la durezza del vostro cuore, Mosè vi diede questa norma”. Si è attirato l’ostilità dei farisei e la preoccupazione dei discepoli, ma Gesù insiste dicendo con fermezza che Dio non la pensa come noi ed il suo progetto porta ad una restaurazione di quello che l’uomo ha rovinato, perché in questo ritorno sta il segreto della felicità dell’uomo, per quanto è possibile in questo mondo.

E noi dobbiamo riconoscere che Gesù, non è soltanto un maestro saggio, ma:”Colui dal quale e per il quale esistono tutte le cose” e dobbiamo dire :”Signore ,Tu conosci le nostre cose più e meglio di noi, perché sei Tu che hai pensato e creato l’uomo”.

E’ allora assurdo e controproducente fare finta di dimenticare questa saggezza divina che si china su di noi, sui nostri progetti, sui nostri sogni ed anche sulle nostre tragedie, ma sempre ci incoraggia.

Difatti, se siamo sinceri, il matrimonio ideale, dove tutto è sempre bello,santo,pulito, non esiste di qua!

E ai discepoli che si erano meravigliati e scandalizzati Gesù insiste:”Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio contro di lei: se la donna ripudia il marito e ne sposa un altro, commette adulterio”. Ecco il divorzio:”La drammatica conclusione di una serie di errori commessi, ai quali si oppone rimedio spaccando tutto quello che di bello Dio ha creato! Certo: se spacco una macchina che funziona, per quanto sia bella, dopo non riesco più a farla andare avanti!

Il matrimonio è un sacramento e questo vuol dire che Dio stesso aggiunge la sua presenza, la sua grazia, la sua forza di amare di più, di amare meglio, di donare con più generosità, di soffrire senza disperazione, di andare anche contro corrente.

Il progetto di Dio rimane sempre.!I Vip, i divi, i colleghi, le leggi umane facciano quello che vogliono, io cristiano seguo Cristo, anche sulla croce. Il matrimonio, ricordiamolo, è salvato da Gesù, santificato da Lui, è un mezzo splendido per giungere alla salvezza, alla vita eterna.

E’ vero che sono molti i matrimoni che entrano in crisi, per tanti motivi e talvolta anche comprensibili, e la colpa è sempre nostra: o non si è capito cos’è il matrimonio, o non si ha più voglia di seguire le regole che il Signore ci ha dato. Ma ricordiamoci che si parla di divorzio e non di separazione che è tutta un’altra cosa.

E non dimentichiamo che ci sono anche tutti gli altri matrimoni che tengono bene!

Quante storie silenziose di bene, di fedeltà, di amore vero ci sono: padri, madri, giovani sposi, poi maturi, anziani, belle famiglie, dove non è estranea la sofferenza e la lotta, però quanto bene fanno al mondo e lo rendono ancora bello e positivo davanti a Dio.

Che splendida fatica questo amore umano e divino, che porta anche la sua croce ma conosce la pace e la felicità dell’amore vero, anche se non fa notizia come gli altri, perché la TV e i giornali hanno solo interessi egoistici e commerciale a farci vedere sempre le cose negative di tutto e specialmente del matrimonio.

Non dobbiamo allora essere pessimisti su questa realtà creata da Dio e destinata a portare avanti il mondo a testa alta nella storia dell’umanità. Questo va detto a chi la vive da tanti anni, ai giovani sposi, a chi guarda con speranza; va detto ai giovani che non si lascino spaventare dalle difficoltà, va detto a tutti. L’amore che Dio ci ha donato, è ancora nostro se lo vogliamo.

C’è un segreto:crederci e chiedere continuamente aiuto a Dio e non spaventarsi delle difficoltà e allora tornerà la gioia, proprio quella di cui tutti abbiamo bisogno. La famiglia è il piccolo luogo di Dio, dove Gesù stesso ha goduto il meglio della sua vita in questo mondo.

Preghiamo, crediamolo possibile e diamoci da fare, perché far ritornare la famiglia alle sue origini, come Dio l’ha voluta è il più bel messaggio che oggi possiamo annunciare ed augurare all’umanità che ha perso il gusto del bello, del giusto, del santo, dell’amore vero conquistato con fatica, ma che c’è ed esiste sul serio. Parola di Dio e Dio non sbaglia mai.


PREGHIERA

Signore Gesù, Tu lo sai. Siamo tutti ammalati di quella durezza di cuore che ci impedisce di amare nel modo più limpido e generoso. E quando l’amore si spegne ci affidiamo alla legge umana, per stabilire che cosa convenga fare.

Ma il diritto non fa altro che segnare un atto di morte,mentre tu hai sognato per noi solo la vita, un amore che abbia inizio e non finisca più, indissolubile e infinito: il miracolo di una nuova nascita ad una vita vera.

Signore è molto bello sognare con Te un amore che abbia la bellezza e freschezza delle origini.

Ma per realizzare questo sogno abbiamo bisogno di un cuore nuovo, come quello dei bambini che tu hai benedetto con la dolcezza del tuo sorriso e delle tue parole.

Donaci un’anima di fanciullo, di poeta, di innamorato, perché possiamo gustare sempre la bellezza dei tuoi doni, con l’umile stupore di chi si sente accarezzato dalla tua grazia.

Fa’ che ciascuno di noi diventi segno e dono della tua presenza amorosa, perché solo Tu che sei il volto della tenerezza di Dio, puoi vincere la durezza e rozzezza del nostro cuore, aiutandoci a ritrovare la strada giusta del dono reciproco, là dove è bello amare e sentirsi amati.

Fa che i giovani trovino l’esempio più bello nelle loro famiglie, dove i genitori si amino veramente.

Aiuta tutti gli sposi a vivere nella fedeltà il loro rapporto nuziale con purezza di amore, per restare, come tu ci vuoi, compagni per l’eternità. Amen