ANNO B – 26 DOMENICA ORDINARIA Mc. 9, 38 – 48

Se tutti i cristiani fossero profeti..!

Atto penitenziale

Signore, tu doni a tutti il tuo Spirito di profezia mentre noi abbiamo paura di riconoscere il bene presente negli altri: abbi pietà di noi

Cristo, tu sei ricco di amore per le tue creature, ma noi accumuliamo tesori solo per noi stessi: abbi pietà di noi

Signore, tu accogli ogni uomo sincero, ma noi preferiamo chiuderci nel nostro egoismo e nascondere i nostri compromessi col male: abbi pietà di noi…


Com’è buono il Signore che ci dice sempre in modo chiaro le cose che ci aiutano a vivere bene.

Le tre letture sono oggi per noi un prezioso richiamo:

la vita cristiana, cioè quella che ha come modello Gesù Cristo richiede una rigorosa moralità.

Oggi abbiamo tanto bisogno di questo richiamo, perché senza una vera moralità, un’etica giusta, questa nostra civiltà è destinata a perdersi.

Per questo accogliamo con gratitudine queste forti esortazioni di Gesù.

Vangelo:”Se la tua mano ti scandalizza, tagliala.. Se il tuo occhio ti scandalizza, cavalo.”

* Se il tuo cuore è attaccato alle ricchezze, non hai lo Spirito di Cristo; non gli appartieni anche se hai tanti incarichi di prestigio in seno alla Chiesa! Se la tua mano ti è occasione di peccato, perché la allunghi per prendere ciò che non ti è lecito, tu vivi secondo la carne e non secondo lo Spirito che hai ricevuto nel Battesimo. Se i tuoi piedi "corrono rapidi verso il male", tàgliati il piede, cioè rinuncia a quell'appuntamento con il peccato per non essere tagliato dal corpo di Cristo e perdere lo Spirito di vita. Se il tuo occhio ti induce a peccare perché vuol saziarsi di ogni porcheria e il tuo sguardo è sfrontato e superbo e guardi con cupidigia le cose altrui o una donna con desiderio, in te opera la carne, non sei ancora nato dall'acqua e dallo Spirito.

Quell'occhio "càvalo" se vuoi entrare nel Regno di Dio! Sforzati di dominarlo!

E’ un bel regalo di Gesù perché penso a che a tutti piaccia la schiettezza, l’esattezza della verità.

Nella scienza è una regola basilare, se no non avremmo ottenuto tutti i risultati cui siamo giunti: nella ricerca scientifica il rigore e la precisione sono la regola del gioco.

Ma quando si tratta di essere giusti con Dio, come Lui è con noi, e dunque donargli una vita vissuta nella serietà e precisione di ciò che gli piace, di ciò che ci chiede, allora siamo tutti tentati di farci degli sconti, di perdere rigore morale, la fedeltà ai grandi impegni e cadiamo in mille debolezze.

Dio ci chiede di incanalare la libertà verso il bene e dunque dominare le passioni e saperle controllare perché non ci rendano schiavi. E vale la pena questa fatica, altrimenti saremmo sempre dominati e immersi nel caos, nel disordine morale, di qua e di là è in pericolo la salvezza!

* 2 lettura. S. Giacomo ci richiama fortemente sui pericoli della ricchezza e ci esprimono il grave giudizio di Dio su chiunque viva secondo le regole di questo mondo.

Si parla di ricchi non solo sul piano economico, ma di tutti quelli che si creano qui il loro paradiso e non pensano che a far soldi in qualsiasi modo .Perché tanti poveri, potessero appropriarsi del bene dei ricchi, lo farebbero per diventare loro ricchi.

Dio e la Chiesa hanno sempre detto che possedere beni economici non è una condanna, ma bisogna stare attenti a come si usano e lasciarci illuminare su questa pericolosissima situazione umana. Pericolosa perché attraverso i beni, i soldi, il cuore dell’uomo può essere annebbiato e quindi pericolosa per quelli che soffriranno a causa dei nostri egoismi organizzati: quanta gente soffre la miseria perché troppi altri sono ricchi, ma ancora di più per quando, presentandoci a Dio dovremo con Lui rivedere tutta l’impostazione della nostra esistenza.

Nessun riformatore economico, sociale, finanziario ha scritto righe forti e dure come queste.

Gesù in fondo è preoccupato della nostra salvezza ed è un problema drammatico perché troppi cristiani, stanno troppo bene così, con i loro soldi, famiglia, lavoro, divertimenti e non sentono affatto il bisogno che Dio venga a salvarli! Sono come degli ammalati di tumore, che per adesso stanno ancora bene e non si preoccupano che un giorno il male rovinerà la loro esistenza.

Il rigore della coscienza, la forza dell’amore, devono diventare la nostra vita: Gesù è stato molto chiaro in proposito. Per questa sua chiarezza e sincerità ha dato la vita per noi, lui il Signore.

Dovremmo proprio ringraziare il Signore per questa sua severità, che non è una minaccia per noi, ma una luce che ci indica la via. Questa è la vita cristiana radicata nella serietà purissima della Croce. Certo che tutti ci troviamo in difetto di fronte a questa chiamata, ammettiamolo con umiltà ma non scoraggiamoci: il Signore ci aiuta. Tanti sono riusciti e ci riescono anche oggi.

Egli è fedele e desidera che noi accettiamo il Vangelo con questa serietà e severità.

Gli è costato il predicarlo, tanto caro che, per farlo tacere, l’hanno messo in croce.

Il mondo oggi ha bisogno di cristiani che mettano da parte il cristianesimo facile, i compromessi, le eterne indecisioni, e accettano di prendere un poco di croce, per diventare perfetti.

E tutti possiamo diventarlo. Ci credete? Basta volerlo e incominciare subito!

Crediamo che il Signore ci ha chiamati a diventare santi e immacolati nell’amore.

Non scoraggiamoci mai dei nostri peccati, ma non accettiamoli e scusiamoli con troppa facilità: dobbiamo sempre reagire al male con il bene.

1 lettura. Mosè aveva incaricato 70 anziani a parlare di Dio al popolo. Altri due si misero anche loro a pregare e profetizzare. Subito uno va a dirlo a Mosè:”Mosè, signor, mio, impediscili!”Ma Mosè rispose: Sei tu geloso per me? Fossero tutti profeti nel popolo del Signore e volesse il Signore dare il suo Spirito!”. Anche noi possiamo essere profeti se sappiamo vivere e parlare in nome di Dio, se vogliamo seguire i suoi desideri, se abbiamo il cuore puro.

Fossimo tutti profeti, fossimo tutti veri cristiani!

Ma come puoi parlare di bontà se non sei buono dentro, di generosità se sei avido, di purezza se sei immerso nella sensualità, di umiltà se vivi solo per te stesso?

Fòrmati un cuore puro, allora parlerai nel nome di Dio e sarai una benedizione per tutti.

Da tutto questo si comprende benissimo che non basta essere stati battezzati per poter dire: Ho lo Spirito Santo! Colui che abbiamo ricevuto nel Battesimo possiamo averlo perduto peccando e oggi la Chiesa, spiegandoci le Scritture, ci invita a guardare le nostre azioni per capire se esse sono frutto dello Spirito o della carne e concludere se in noi c'è o no lo Spirito di Dio.

Il Padre effonda su di noi il suo Spirito perché, conformati in tutto al suo Figlio, ci decidiamo a vivere un cristianesimo vero, puro, quale Lui ci chiede seriamente ogni giorno.

PREGHIERA

Ti ringrazio Signore, perché non mi abbandoni nella mia debolezza: la mano, l’occhio, il cuore che mi scandalizzano, io li conosco, sono i miei. Ma tu non mi lasci così, a vivere nel male che io stesso mi procuro.

Tu mi sollevi, mi avverti e mi richiami con forza, perché, se lo facessi con troppa delicatezza, io penserei che Tu sia indulgente, chiuda un occhio e in fondo tu sia disposto a lasciar correre, per cui io continuo a farmi del male, a peccare.

E Tu mi vuoi troppo bene per permettere che questo avvenga. A te piace la chiarezza e non i pasticciati compromessi.

Alla Samaritana non hai detto:”Sei una peccatrice pubblica, sprofondata nel tuo vizio”, ma hai detto che lei ha più la possibilità di salvarsi che non coloro che sono attaccati alla ricchezza o credono di essere già troppo bravi.

All’adultera non hai detto neanche una parola di rimprovero, ma l’hai incoraggiata:” Va’ e non peccare più”

A Zaccheo non hai detto che era un funzionario equivoco, che dissanguava i poveri, ma :”Oggi in questa casa è arrivata la salvezza!” Nessuno al mondo ha mai amato e rispettato e aiutato gli uomini come te.

Ed oggi la tua Parola mi schiaffa in faccia perché non ho il coraggio di prendere la scure e tagliare i legacci dei miei peccati. Dico di essere cristiano e poi agisco come quelli che non lo sono. Mi aggiusto una mia morale che mi sia comoda. Non ho il coraggio di andare controcorrente e seguo tanto la moda degli altri.

Aiutami Signore e dammi la forza per smettere di essere un cristiano falso, sempre incollato ai miei peccati.

Signore Gesù, Figlio di Dio, abbi pietà di me peccatore!.