Anno B – 23 domenica ordinariaMc. 7, 31-37

Fa udire i sordi e fa parlare i muti

Atto penitenziale

Signore, Tu sei giusto e conosci tutte le nostre debolezze, tutti i nostri peccati, abbi pietà di noi.

Cristo, che vuoi guarire chi è cieco e sordo nello spirito e rialzi chi è caduto. abbi pietà di noi.

Signore, che sei la luce del mondo dona a chi ti segue di non camminare nelle tenebre, abbi pietà di noi.



Vangelo molto attuale oggi. Siamo a Tiro e Sidone, in pieno Libano dove Gesù guarisce un sordomuto. Ricordiamoci sempre che Gesù in ogni sua azione, parola, gesto non si vuol riferire a quella singola persona, ma va oltre, ha un riferimento per tutta l’umanità.

Ed anche la 1 Lettura:” Allora si apriranno gli occhi dei ciechi e si schiuderanno gli orecchi dei sordi. Allora lo zoppo salterà come un cervo..” non si riferisce alle malattie fisiche, ma è un linguaggio spirituale.

Già noi, nel modo usuale di parlare diciamo che “nessuno è più sordo di chi non vuol sentire”, cioè uno fa il sordo, cieco o muto quando gli conviene.

Il centro allora del messaggio di oggi è proprio questo: chissà se in questo tempo, in questo luogo, Dio vede dei ciechi, dei sordi e dei muti che non vogliono accettare il suo messaggio, oppure gente che ha voglia di ascoltare, vedere, parlare di Lui e con Lui delle cose giuste?.

Sappiamo di essere in un era di grandi innovazioni tecniche: oggi possiamo ascoltare e parlare subito con qualsiasi persona in qualsiasi parte del mondo: che meraviglia!! Che bello!!

Però forse ci stiamo dimenticando che l’importante non è tanto arrivare subito in tutto il pianeta, ma è importante ciò che noi vogliamo trasmettere. Il contenuto del discorso è essenziale!

Se sono in grado di comunicare con sei miliardi di persone posso illudermi di essere il più intelligente, e bravo del mondo, ma se Dio mi dice:”Pover’uomo! Sei cieco, sei muto e sordo, perché per me non esisti! Non mi ascolti mai, non mi parli mai, non mi guardi mai!”

Ci riteniamo tutti oggi un po’ superuomini per queste scoperte tecniche, mentre dovremmo tenere bene sotto controllo queste stupende creazioni che il Signore ci consente di fare perché sono suoi doni, ma possono farci perdere l’interiorità, svuotare il nostro spirito, riempire di cianfrusaglie inutili e dannose, la parte migliore di noi, perché è lì che ascoltiamo la Parola, è lì che rispondiamo a Dio che vuol parlare con ciascuno di noi; è lì dunque che si svolge la nostra vera vita di uomini.

Per noi cristiani questo è un discorso troppo importante, una sfida, perché nonostante la nostra buona volontà, preghiere, messe, possiamo diventare schiavi di questo modo di vivere e diventare, noi che siamo figli della luce, veramente ciechi e sordi per Dio; non riuscire più a captarlo, a capirlo e poi ritrasmetterlo al mondo; e se non lo facciamo noi, chi può farlo, chi lo farà?

Non basta avere a casa o regalare libri, DVD, compact disc con il Vangelo: oggi ci vogliono testimoni.

Ecco perché questa parola di Gesù oggi è tanto importante e ci provoca tutti.

Abbiamo davanti a noi ogni giorno tanti cattivi esempi che sono diventati pane quotidiano:

- Bambini che si presentano al catechismo e non sanno neanche una piccola preghiera, non sono forse dei muti per Dio? Bambini di cinque anni che sanno già più lingue, sanno usare computer, sono già maestri nel nuoto e nella danza e tutte quelle belle cose moderne, ma non sanno chi è Gesù, la Madonna, i valori essenziali della vita, il rispetto, l’altruismo, l’amore: non sono già dei piccoli ciechi?

- Gente, specialmente giovane, che è continuamente attaccata al cellulare per comunicare poi, il più delle volte, le cose più sceme e inutili di questo mondo e mai si mette a parlare o ascoltare Dio, che parla nella sua coscienza; non è sorda e muta per Dio?

- Figli che non sentono mai dai loro genitori una parola cristiana, non sono già dei piccoli sordi?

- Chi vive con i televisori continuamente accesi in casa, in tutte le stanze, dove quindi non si parla e non si ascolta gli altri, specialmente durante i pasti, per Dio è cieco e sordo.

- La frenesia di correre sempre, in macchina e a piedi, di non aver più tempo a pensare, a pregare, a riflettere sui vari problemi dello spirito, non ci rende forse ciechi, sordi e muti?

- La mania del tutto, subito e comunque, ci ruba il tempo per riflettere sui veri valori della vita, sulle nostre responsabilità, sui doveri verso noi stessi e gli altri? E questo è un altro modo di essere ciechi e sordi davanti alla nostra coscienza, cioè davanti a Dio!

- Senza contare chi fa finta di non vedere e sentire le necessità degli altri, di non sentire la sua coscienza, di non ricordarsi dei suoi doveri di cristiano, di cittadino, di genitore, e pretende di chiamare bene quello che invece è male e peccato agli occhi di Dio!

L’invito pressante che ci fa oggi il Vangelo è allora quello di entrare in quella misteriosa cella interiore, che abbiamo tutti, dove c’è silenzio: è lì che ci aspetta il Signore.

Per fortuna nostra Dio ci offre tre grandi emittenti per farci sentire la sua voce:

1 - La sua Parola – E qui chiedo ancora: da quanto tempo non apri il vangelo e non leggi una parola.? Ce l’hai almeno il Vangelo in casa? Quanta polvere ha? Quanto tempo dedichi al telegiornale, agli SMS, al Facebook, alle fiction, alle partite, e quanto invece ad ascoltare, a parlare con Dio tuo Padre?

2 - La nostra coscienza – E non diciamo che non riusciamo a sentirla! Quante volte ci lancia delle onde così possenti, irresistibili, siamo noi a far finta di non sentirla! e guai a chi fa il sordo mentre Dio ci grida nel cuore! Qui dobbiamo tutti essere un po’ più seri con Dio!

3 - La Chiesa – La quale non è invisibile e silenziosa. Se veniamo a Messa, Dio non ci lascia andare senza averci detto quello che ci serve nello spirito, per cui dobbiamo stare attenti alla liturgia, alle letture, alla omelia. Il Papa: lo ascoltiamo quelle poche volte che parla alla televisione? Leggiamo quel poco che ci riferisce la Stampa? Ci interessa ciò che lui dice o molto meno di Vasco Rossi, Pippo Baudo e delle sue veline? Così c’è in noi la voglia di istruirci nella fede, di sciogliere i tanti dubbi che abbiamo, oppure non ci interessa affatto e lasciamo perdere, perché ci interessano di più le avventure sessuali dei Vip ?

Chiediamo al Signore, Lui che ci conosce bene che ci guarisca, se siamo troppo ciechi, sordi o muti nei suoi riguardi. Che ci dia buona volontà. Chiediamolo per noi , ma anche per molti altri. Preoccupiamoci di più per i piccoli, i giovani che stanno crescendo in questo clima culturale sbagliato e pericoloso e poi per tutti quelli che hanno già preso strade sbagliate, allontanandosi da Dio.

Avere il cuore libero dal male, intelligenza che matura nel vangelo, conoscere meglio Dio, sentirlo, parlare con Lui, gustare e cercare la verità: queste cose non sono stupidaggini, cose superate, antiche, roba da bigotti.Queste sono le nostre risorse cristiane, la scienza profonda dei furbi e dei saggi che vogliono vivere secondo Dio e non secondo la gente, la moda, e le varie menzogne del mondo.

Auguro a me e voi questa scienza della profonda comunicazione e comunione con Dio.

E se qualcuno di voi si sentisse o dovesse ammettere di essere da tempo un po’ troppo sordo e muto verso il Signore, che è ascolto e Parola, è giunto il momento di aprire il cuore, le orecchie, la bocca e dire e ascoltare le cose che Dio vuol dirci e sta aspettando ardentemente da ciascuno di noi!

Perché Dio oggi ripete e promette anche a noi, come nella 1 lettura “Coraggio, non temete, ecco il vostro Dio, giunge la vendetta….. Egli viene a salvarvi!.......”


PREGHIERA

Grazie a Te, Signore, siamo riusciti a inventare meravigliosi strumenti di comunicazione, per entrare in relazione con tutto l’universo. E non ci siamo accorti che ci siamo murati dentro un blocco di cemento, diventando ancor più egoisti ed esperti solo di noi stessi, e tutto quello che soddisfa i nostri istinti.

Con la tua mano potente rompi questa nostra chiusura e dilla anche a noi quella parola che hai detto al sordomuto: ”Apriti”. Aprici gli occhi perché possiamo vedere la bellezza incantevole della creazione e scoprire intorno a noi il volto di tante sorelle e tanti fratelli da amare, aiutare, consolare.

Aprici la mente, perché possiamo percorrere le strade meravigliose e gioiose della vera sapienza, così da poterti lodare e ringraziare.

Aprici il cuore perché sappiamo amare, senza chiusure e preferenze sbagliate, senza aspettare di essere contraccambiati, amare specialmente chi si trova in difficoltà.

Apri la nostra bocca perché possa dialogare con Te, perdonare ed incoraggiare, sorridere, donare gioia e ottimismo, cantare la bellezza di questa vita, seminando ad ogni passo speranza per tutti.

Apri al bene, alla speranza, all’amore, tutto quello che tu vedi chiuso per te nella nostra vita e che noi non siamo capaci di vedere, Aprilo, ti supplichiamo, Signore!