Anno B – 12 domenica ordinaria Mc. 4,35-41

Gesù è sempre con noi

Atto penitenziale

Per quelle volte che siamo angosciati, che non ce la facciamo più e crediamo che il Signore sia lontano da noi: Signore pietà

Per quelle volte che crediamo che Dio sia sordo alle nostre preghiere e manchiamo di fede. Cristo pietà

Per quelle volte che ci dimentichiamo che il Signore è la sorgente di forza per i deboli e speranza nelle tempeste della vita: Signore pietà.


Quanta gente ammette che c’è un Dio, che ha creato questo mondo, ma poi tutto finisce lì: Dio è per suo conto e noi siamo qui; e tra noi e Lui c’è sempre un abisso, irraggiungibile, distante quindi Dio è inutile. Per noi cristiani invece Dio è l’Emmanuele, il Dio con noi, legato e familiare con noi.

* La scena del Vangelo è comunissima per dei pescatori. Imbarcarsi, pescare, cambiare riva, arriva la tempesta. Hanno preso Gesù con loro, quasi fosse un passeggero e gli riservano il posto migliore come se gli dicessero. “Tu sta lì,e non ti preoccupare, perché noi pensiamo a tutti il resto”, e lì Gesù si addormenta. E’ un Dio presente che è come se fosse assente, al punto che quando arriva la tempesta si sentono perduti.

Solo allora, visto il pericolo reale, si ricordano che c’è Gesù e gli chiedono aiuto e dopo averlo ottenuto sono da Lui rimproverati:”Perché siete così paurosi? Non avete ancora fede?”.

Gesù prende spunto dalla tempesta, per dire a tutti noi:”Siete gente piena di problemi! Perché continuate ad essere così legati e preoccupati per le cose di questo mondo, mentre potreste essere pieni di pace: basterebbe solo credere in me?”.

Il vero problema è che ogni volta che c’è una tempesta, una grossa difficoltà, spesso ci comportiamo come se Lui non ci fosse o fosse distante da noi, dimenticando la fortuna che abbiamo nell’avere Gesù presente e vicino a noi ogni giorno della vita.

Quante volte viviamo la vita come se fosse l’unica nostra vita, gli affanni come solo nostri affanni e così anche le gioie come se fossero solo le nostre gioie. In cui Dio non c’entra affatto!

Per quanti Gesù magari ci sarà da qualche parte, nella Bibbia, in chiesa, ma a noi non interessa tanto.


* Il cristianesimo invece è tutta un’altra cosa!Io sono con voi tutti i giorni. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me ed io in lui”.

Il Signore è così vicino a noi, non giorno per giorno, ma ora per ora, situazione per situazione, comprese le più concrete ed impegnative! Quando tutto va bene ci vien da dire:”Che c’entra il Signore nella mia vita. Ma quando abbiamo un grosso contrattempo, un grosso problema, un accidenti che ci è capitato improvviso che ci fa perdere le staffe, la pazienza, la calma, allora pensiamo :”Perché non mi aiuta ad uscirne fuori, a risolvere questa brutta situazione”, arrabbiandoci pure con Lui.

Convinciamoci che Gesù ci è sempre vicino, per darci coraggio, pazienza, pace e serenità, perché non compiamo altre sciocchezze e possiamo con Lui risolvere meglio la nostre difficoltà.


Mentre vediamo affondare tante "barche" su cui Gesù non viaggia, viene in mente "la barca di Pietro che è la Chiesa".
Quante tempeste ha attraversato e attraversa nella storia: con uomini che tentano in tutti i modi di farla affondare, credendo così di "liberarsi di Dio" e non sapendo che senza di Lui sicuramente la barca affonda. Quante persecuzioni ha subito e subisce la Chiesa su tutti i fronti e, "anche se la barca, come affermava il S. Padre nella Via Crucis, fa acqua da ogni parte" continua il suo viaggio verso l'eternità.

Forse oggi, per la nostra poca fede, ci lasciamo prendere dalla paura. E sono tante le voci, troppe, che si alzano per dire con gli apostoli: "Maestro, non ti importa che moriamo?" Gesù non solo non dorme, ma assicura che nessuna tempesta può mandare a fondo la sua Chiesa. il male non potrà mai prevalere, perché Dio ha posto un limite invalicabile alla sua propagazione nel mondo.

Il Vangelo di oggi è proprio il simbolo della nostra vita: dobbiamo passare dalla sponda della nostra vita materiale, del peccato all’altra sponda, quella di Dio, della salvezza, quella eterna

Facciamo naufragio quando perdiamo il senso delle cose, della vita, del lavoro, della sofferenza.

Naufraga uno di 70 anni che guardando la sua vita dice:”E’ tutta un fallimento”come uno di 20 anni che dice”A che serve la vita? Chi me lo fa fare, perché mi devo impegnare?”.

Oggi il naufragio, cioè il perdere la testa, arrivare quasi alla disperazione, sentirsi soli e abbandonati da tutti, purtroppo, è un’esperienza molto frequente ed è quella che Gesù non vuole che facciamo:

Quando sei arrivato fino in fondo, non dire- E’ finita!- perché ci sono io che ti accompagno tutti i giorni, perché non si sa mai che cosa puoi combinare domani: puoi fare un passo sbagliato che ti fa sentire perduto e io non voglio!”Questo è il nostro Dio di tutti i giorni della nostra vita, per questo non ci serve un Dio distante mentre abbiamo tanto bisogno di un Dio vicino, che continui a dirciPassa all’altra riva con me”


* E gli possiamo chiedere:” Come ci sarai vicino?”Ci dà una risposta splendida S. Paolo nella

2 lettura:” L’amore di Cristo ci spinge”. L’amore che Gesù ha per noi ci aiuta, ci sostiene, ci fa andare avanti. E’ solo l’amore che ci avvicina gli uni gli altri. Tu puoi abitare vicino ad una persona per 50 anni e puoi anche non accorgerti di lei, perché non la ami. Ma chi ami, sta certo che te ne accorgi di lei, la cerchi e lei ti cerca, perché chi ami è quella che ti riempie la giornata. Gesù ci ama e vuole essere sentito “presente” nella nostra giornata. Non si tratta di pensarlo o studiarlo, occorre credergli ed amarlo.


* “Maestro non ti importa che moriamo?” è la domanda ingenua dei discepoli. Gesù avrebbe potuto rispondere:”Ma non ve ne siete ancora accorti che io sono venuto per voi, per darvi la vita e non la morte?”

Quanta gente al mondo si trova in tale situazione,molte cose ci fanno paura, anche se molte paure ce le procuriamo noi. Abbiamo bisogno di sicurezze, di essere certi che l’altra riva c’è, e possiamo raggiungerla.

E non ci si arriva con le sole nostre forze: le nostre risorse culturali e finanziarie, le doti, capacità, potenza

di amare, che sono la nostra barca; sono importanti ma non possiamo fidarci troppo, perché troppe volte le tempeste sono più forti di noi. Accettiamo la presenza di Dio, perché ne abbiamo assoluto bisogno, e come si fa con uno che si ama, rendiamolo contento, ubbidiamo ai suoi desideri, viviamo con Lui e come Lui: questo è amare e poi vedremo che la traversata si compie.


* Questa è la nostra religione, il nostro cristianesimo! Dobbiamo solo chiedere :”Signore , insegnaci ad essere più familiari con Te. Se ci sono momenti della nostra vita in cui è come se non ci fossi, allora entra, vieni, fa’ che ti sentiamo presente, fa’ che viviamo sempre attaccati a Te.”

Ce lo auguriamo anche perché c’è troppa gente che vive disorientata, smarrita che vive in stato di naufragio, che ha bisogno di vedere che un vero cristiano vive sullo stesso mare, ma non naufraga; è in pace e perfino capace di tendere la mano a chi andrebbe a picco nella vita; questo perché Qualcuno ci tiene a galla, perché siamo sostenuti dalla fede e dall’amore.

Gesù rimprovera i discepoli: “Perché siete così paurosi? Non avete ancora fede?”.

Oggi il Signore rivolge a noi questa domanda, e ci invita a non cedere di fronte alle forze del male che sembrano prevalere. In questa Eucaristia vogliamo affidarci a Gesù, per trovare in lui la pace

Allora annunciamo al mondo che”Con il Signore non si va a fondo: fratello o sorella, diamogli la mano e insieme arriveremo alla sponda che ci attende”.

Preghiera

Oggi Signore, non voglio pregarti solo per me, ma anche per tutti coloro che, come i tuoi apostoli, sono impauriti dalle contrarietà della vita, spesso così reali, ma qualche volta anche solo immaginarie, anche perché sovente ce le creiamo noi stessi.

Dona forza e coraggio a chi improvvisamente si trova da solo, ad affrontare le necessità della vita, perché nessuno gliel’ha insegnato o gli è stato al fianco, come un amico.

Dona luce e speranza a chi si è chiuso in se stesso e non riesce a trovare un amico o un’amica con cui tessere la delicata trama dell’amore nuziale, come fondamento per una vera famiglia.

Dona luce e fede a chi è stato bruciato dalle promesse umane, dagli sbagli commessi, dai tradimenti degli amici e crede di essere condannato alla solitudine, al male, alla disfatta definitiva.

Dona pace, fiducia e coraggiosa a quanti vogliono lottare per il bene, per la giustizia, per la pace e si convincano che tu non li abbandoni ma li conduci al porto della salvezza e della verità.

Dona a tutti la sicurezza che Tu non ci lasci mai e che il tuo unico desiderio è la nostra salvezza, la nostra felicità con Te.