ANNO B -3 DOMENICA ORDINARIA – Mc.1,14-20

Convertitevi! Ritornate a Dio!

Liturgia penitenziale

Signore Gesù, tu raccogli i tuoi discepoli nella Chiesa perché siano operatori del bene, nel tempo, per l’eternità: Signore pietà.

Cristo Gesù, tu offri il tuo perdono a coloro che si convertono e decidono di ricominciare un’esistenza più pulita. Cristo pietà

Signore Gesù, tu chiami alla vita eterna coloro che in questa vita terrena compiono ciò che è buono ai tuoi occhi: Signore pietà


Oggi il Vangelo ci presenta Gesù, che mentre va in cerca dei suoi discepoli,e incomincia il suo pellegrinaggio dicendo che bisogna cambiare molte cose:”Il tempo è compiuto e il regno dei Cieli è vicino. Convertitevi!” E questo invito che era rivolto agli Ebrei contemporanei di Gesù, ha validità universale ed è rivolto a tutti, anche a noi del 2009, e varrà per tutti gli uomini, sempre.

Che cosa vuol dire :”Bisogna convertirsi”?

E’ un parola frequente nella Bibbia. Sovente i profeti dicevano:

Avete lasciato da parte Dio, ma ora dovete sollevare di nuovo lo sguardo a Lui con una serietà ed una fedeltà rinnovata, e lasciare che Egli vi tocchi il cuore, vi salvi e vi trasformi”.

Anche noi abbiamo messo Dio da parte tante volte e ci scusiamo dicendo che siamo troppo occupati per troppe cose; che la vita è piena di distrazioni di vario genere, ma se siamo sinceri dobbiamo anche dire che talvolta Dio non lo vogliamo veramente. C’è il momento della debolezza, ma c’è anche quello della rivolta e dell’empietà. In ogni caso Dio è messo da parte.

Viviamo in un periodo molto critico al riguardo. Solo nel secolo scorso, quanti movimenti, partiti, idee filosofiche come il razionalismo, il comunismo,il fascismo, il nazismo, il consumismo hanno cercato di far fuori l’idea di Dio ed è giunta l’ora che i cristiani veri alzino finalmente gli occhi a Dio e dargli di nuovo quell’attenzione che per tanto tempo gli abbiamo negata, o per distrazione o per empietà.

E’ di nuovo valido il grido di Gesù:”Guardate di nuovo a Dio”, e deve sgorgare dal nostro cuore.

E tutti dobbiamo essere divulgatori di questo grido di Dio, nel nostro parlare, ragionare tra noi, con amici; in mezzo a tanti discussioni inutili o dannose il cristiano deve saper dire con serietà:”Ma non vi pare che abbiamo dimenticato ciò che nella vita è più importante? Chi ci ha messi al mondo, chi ci vuol guidare al bene, chi ci aiuta e chi ci aspetterà un giorno e ci giudicherà?”

Questo è il dovere di ogni cristiano, da lui lo si può aspettare perché è l’unica vera realtà della speranza umana.

S. Paolo, nella 2 lettura mette anche in evidenza alcuni aspetti della nostra disperazione umana; insiste molto sulla provvisorietà delle cose:”Il tempo ormai si è fatto breve; d’ora innanzi quelli che hanno moglie, vivano come se non l’avessero ; coloro che piangono, come se non piangessero….quelli che comprano, come se non possedessero”. Frasi difficili da comprendere e da vivere.

S. Paolo non vuole sicuramente disfare la vita, ma togliere il velo dell’illusione.

E’ l’illusione di pensare che prendere moglie, marito, ridere, piangere, comprare…sia la vera e l’unica vita che possediamo. C’è di più, grazie a Dio. Nella vita tutto è provvisorio, la vita, il tempo, gli affetti.

Il tempo non lo ferma nessuno, va avanti

Sartre diceva:”Siamo traditi! Perché? Tanto si muore!” Com’è vero! Tanto si muore, qualunque cosa tu faccia: e allora sei tradito, perché tutto passa e scompare.

Ecco allora che Dio ci consola:”No, non siete traditi dal tempo che passa; all’opposto io ho mandato il mio Figlio in mezzo a voi per offrirvi la mano, per portarvi attraverso il fiume della vita ed arrivare all’altra sponda, a casa dove la vita non è soltanto più prendere moglie, marito, comprare, piangere e ridere, ma è vivere con me. Ricordatevi che l’eternità di Cristo è vostra. Non siete pezzi di materia che scompariranno nel tempo”.

Certo non si può non piangere se una persona amata non è più qui con noi, ma non ci si deve disperare, perché in Dio non c’è disperazione, ma solo speranza di cose che ci saranno veramente.

Giona, nella 1 lettura, predicando profetizza:”Ancora 40 giorni e Ninive sarà distrutta”.

Quaranta giorni sono un numero simbolico per la Bibbia; significa che stanno camminando verso la distruzione. Anche nel mondo, in Italia c’è questo pericolo di avviarci verso una distruzione morale e anche economica e materiale, ma in genere non ci pensiamo. Ma allora saremo cancellati?

No, perché anche se andiamo verso quella direzione, il nostro Dio non è il Dio della distruzione, ma il Dio della vita.”Se volete, dice Gesù, io vi ridarò tutta la vita che desiderate, ma guardatemi, ritornate a me, tornate ad essere miei amici!”.

Gli abitanti di Ninive cessarono dalle loro opere malvagie, mentre invece troppi cristiani diventano pessimisti, si disperano o fanno finta di non preoccuparsi, cercando così di liberarsi dal compito della conversione e della fatica,

Dio sa che siamo cattivi, ma non ci dice:”Perciò per voi non c’è più nulla da fare”Ma: “Volete salvarvi? Il sangue di mio Figlio è ancora tutto per voi”. Ci invita alla speranza. Allora non dobbiamo dire che siamo perduti, maledetti, traditi e finiti. Non è vero!

Se si guarda Dio ci si accorge che tutto può ricominciare!

Convertitevi e guardate a Dio. E’ un invito da rivolgere a tutti, con semplicità, in modo che questo nostro tempo non cerchi vane e stolte promesse o consolazioni nei maghi e nei chiromanti o negli inganni falsamente religiosi di sette e ciarlatani vari. Non si può offendere Dio anche così, perché maghi, chiromanti ed oroscopi sono la più illusa ricerca di speranza, quando l’unica nostra speranza è un Dio morto e risorto.

Torniamo allora ad alzare gli occhi a Colui che ci ama e ci salva per collaborare anche noi con Lui perché tutti nel mondo si salvino, perché tutti siamo figli suoi. (leggere il salmo) Canone Vb


PREGHIERA

Signore, hai suonato la sveglia perché io mi decida ad uscire dal mio egoistico guscio per impegnarmi sul serio ad intraprendere la via della mia conversione, a ricordarmi di te e a guardare di più a Te. C’è qualcosa che solo io posso e debbo fare.

C’è un programma che è solo mio e solo io posso intraprendere.

E’ il cambiamento della mia vita, la conversione che spetta solo a me.

E’ una responsabilità che devo assumere. C’è una fatica che devo affrontare ed è inutile che la rimandi sempre a domani o a giorni migliori.

Signore, oggi l’ho capito, che tu finora hai avuto fin troppa pazienza nell’aspettare le mie decisioni, ed è ormai tempo di mostrare con verità se ti voglio bene sul serio o ti dico sempre solo parole.

Che il mio volto si rivolga te e le mia vita segua i tuoi insegnamenti.

Che finalmente ti io dimostri davvero il mio amore, esca dalla mia pigrizia e cominci a costruire anch’io il tuo Regno nella mia vita. Amen