ANNO B – 2 DOMENICA DOPO NATALE Gv. 1,1 -18

Siamo figli, pensati da un cuore di Padre


Liturgia penitenziale

Signore Gesù, tu sei il modello dell'umanità, ma noi troppe volte guardiamo altri modelli e simo molto lontani dal rassomigliarti un poco.

Cristo Gesù, tu sei la luce che illumina il mondo, ma quante volte ci facciamo illuminare e guidare da altre luci false.

Signore Gesù, tu sei il principe della pace. Amico e Salvatore degli uomini, ma talvolta preferiamo altri amici molto meno fedeli di te.

Questo stesso vangelo letto il giorno di Natale ci ha aiutati a capire un po' chi è quel Bambino che tutti abbiamo adorato nella mangiatoia.

Oggi le due parole Luce e verità importanti nella liturgia , natalizia, attributi di Dio ci devono aiutare a conoscere veramente chi siamo noi.

Difatti il Vangelo dice:”Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo”, quella.che fa capire con la sua luce ad ogni uomo chi egli è.

Il mondo d'oggi si chiede sovente”Chi è l'uomo?”, ma non sa dare sempre risposte giuste e degne dell'uomo, perché si è perso molto il valore dell'identità dell'uomo.

Per troppa gente basta presentare la nostra carta di identità, il codice fiscale, i vari titoli onorifici, nobili o di laurea o di professioni speciali e redditizie.ma sono deifinizioni superficiali, passeggere che si perdono facilmente col tempo, che non dappertutto valgono; non toccano il nostro essere profondo e non dicono chi siamo in realtà. Così c'è il rischio di avere dei veri asini e poco di buono, vestiti e blasonati, mentre altri, dimenticati da tutti hanno valori interiori meravigliosi.

Chi siamo? La domanda ci può mettere in imbarazzo perchè spesso ci conosciamo troppo poco; ma la domanda riguarda il nostro essere più profondo, quello che non cambierà mai, il vero nostro essere.

Dio oggi ci dice che non possediamo la risposta a questa domanda: solo Lui la possiede perché ci ha fatti e quindi conosce il progetto secondo il quale ci ha creati. Egli sa non solo chi siamo, ma sa anche per Chi siamo, e qui sta il segreto del nostro essere della nostra felicità.

Nel mondo c'è chi è presuntuoso e crede sempre di essere chiissà chi., e chi invece cade nella disperazione perché crede di aver perso tutto e non aver nulla di buono.

Il Verbo solo può dirci chi siamo, perché Egli è Luce e verità.

S. Paolo dice:”Siamo dei benedetti da Dio”. Quando la vita non è facile viene la tentazione di dare la colpa a Dio, perchè Lui non ci benedice, si è dimenticato di noi e ci vuol punire.

Noi invece siamo benedetti non soltanto per quanto riguarda qualche aspetto della vita come la salut, gli affetti, il lavoro, ma siamo benedetti in Gesù Cristo.

Cioè il nostro destino non è più soltanto la vita di questo mondo, dalla nascita alla morte, ma è preso dentro il Figlio di Dio, per cui “siamo eredi con Gesù Cristo, di una gloria che non finirà mai e che supera di molto tutte le nostre speranze”

Dovremmo ricordarlo sempre, e ogni tanto guardarci nello specchio della nostra coscienza, quello in cui vediamo il nostro essere più profondo, per convincerci che siamo dei benedetti da Dio.

In Lui ci ha scelto prima della creazione del mondo” questa è la nostra benedizione perenne e incaccellabile; prima che il mondo fosse eravamo già scelti nella mente di Dio. Di fronte a questa realtà spariscono tutte le nostre paure e delusioni che ci dà il mondo, che continua a strimpellarci che se non raggiungi, certe cose, i Vip, i soldi, il potere, non vali nulla sulla terra.

Siamo figli pensati da un cuore di Padre, amati come un figlio che ancora non c'è ma è atteso ed amato prima ancora che venga alla vita. Siamo stati scelti prima ancora che il mondo fosse.

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Di questo Amore non dobbiamo dimenticarci mai e per questo amore dovremmo ringraziare ogni momento, ed ogni sofferenza così diventa più soppostabile

Gesù ci ha avvertito:”State attenti, vigilate, perchè gli affanni e le tribolazioni ed anche le seduzioni della vita possono farci dimenticare chi siamo”.

Siamo stati scelti per essere:” santi e immacolati al suo cospetto nella carità”

Forse ci sembrano parole un po' strane, perché crediamo che questo sia solo il destino dei santi, non il nostro. Ma è sempre lo stesso Spirito che ha fatto S.Francesco, San padre Pio e fa ciascuno di noi.

Nella nostra piccola vita quotidiana con i nostri peccati – di cui chiederemo perdono – anche noi siamo stati scelti per la santità. L'essenziale è che non abbandoniamo la nostra “identità”, non dimentichiamo chi siamo e camminiamo per quella strada.

Non ci è chiesto l'impossibile, ma ciò che dignitoso, a volte difficile, qualche volta eroico, ci è chiesta la verità. Ricordiamoci la parabola dei talenti.

Ascoltiamo l'augurio di S.Paolo nella sua lettera:”Possa Gesù davvero illuminare gli occhi della vostra mente per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità fra i santi.”

Ecco la parola che ci incanta, la speranza di cui questo nostro tempo è così povero.

Dio ci invita sollevare in alto i nostri pensieri, a meditare sulla speranza cui siamo chiamati, a rallegrarci in essa, ad avere la vera gioia che viene quando ci lasciamo penetrare da quella luce che ci libera dal buio in cui ci sembra di essere immersi.. Allora potremo ringraziare per ogni momento della nostra vita e sentirci benedetti e liberi dalla paura.

Questo vuol dire essere illuminati da Gesù che ci ha chiamati “Figli della luce”, che vuol dire che la sua luce ci fa nascere e ci fa vivere in modo diverso.

Questa è la Verità che ci fa liberi, una notizia che accogliamo con gioia e cerchiamo di trasformare in opere di vita. Tutto affidando alla Madre della Luce, senza la quale è impossibile per noi, così fragili come siamo, percorrere questo cammino.


PREGHIERA

Signore Gesù, ci siamo accostati oggi al tuo mistero e ci hai fatto conoscere la verità del nostro destino, in cui, per il dono della tua presenza la grazia del Signore si riversa dentro la nostra povertà di creature, anelanti verso una pienezza di luce e di amore.

E' certamente grande la dolcezza nel sapere che anche noi con te siamo figli di Dio, ma non ci basta sapere: vorremmo anche provare, sentire, percepire qualcosa di questa nuova e più vasta misura del nostro essere.

Potessimo custodire e scoprire sempre dentro di noi una risonanza viva della tua Parola, un riflesso almeno della tua luce divina, una vibrazione della vita che palpita nelle profondità di Dio e del tuo cuore umano.

Signore Gesù, Dio dei peccatori, Dio dei perduti, e degli umili, vedi come i nostri desideri ci portano in direzioni diverse, sempre alla ricerca di un qualcosa che nessuna esperienza umana è in grado di assicurare.

Fa' che l'oscurità della nostra mente non arresti la tua luce e che la nostra poca fede non faccia tacere la tua Parola.

Realizza in noi il tuo sogno di trasformazione e di trasfigurazione perché, come figli di Dio,fragili ma tanto amati, possiamo essere una parola che dia a tutti pace,conforto e fiducia nella vita.





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