ARCHITETTURA E ARTE - PIEVE DI S. PIETRO APOSTOLO
Cap. C01 - Architettura, arte e restauri - Pagina C01.01
Gli argomenti trattati sono stati inseriti da Ing. Arch. Michele Cuzzoni nel 2020 - © Copyright 2006 - 2025- e sono desunti dalla documentazione indicata in Bibliografia a fondo pagina

Tavola 1: Ricostruzione storica della pianta della Chiesa parrocchiale di Pieve Albignola
LA PRESENTE DESCRIZIONE E' STATA COMPOSTA NEL 2006
AL TERMINE DEI RESTAURI 2020/2021 E' STATA INTEGRALMENTE RINNOVATA
CON LA NUOVA SITUAZIONE POST RESTAURO



Aspetto interiore
Murature perimetrali portanti fino al cornicione
escluso
Restauri 2020/2021: Nuova tinteggiatura a calce approvata dalla Soprintendenza
di Milano in due colori, bianco ghiaccio per gli elementi aggettanti, giallo
pergamena per gli sfondati.
Cornicione
Restauri 2020/2021: La fascia marcapiano del cornicione è stata riparata e
tinteggiata a calce (approvazione Soprintendenza) in colore bianco ghiaccio.
Murature perimetrali e volte sopra il cornicione
La superficie muraria - interamente affrescata - sopra il cornicione è
costituita dalla volta a botte della navata unitamente alle pareti verticali
finestrate sopra le cappelle laterali, nel presbiterio e nell'abside.
Gran parte di essa fu danneggiata dalle infiltrazioni di
umidità percolante dalla sovrastante copertura (restaurata nel 2008), mentre lo
stato di maggiore fatiscenza si nota in prossimità della falsa finestra del
presbiterio.
Cappelle dei confessionali (a destra e sinistra entrando)
Trattasi di due aggiunte posticce degli ultimi decenni del sec. XIX. In
particolare, la cappella di sinistra era il Fonte Battesimale e la cappella
destra era dedicata ad un santo locale. Dopo la riforma liturgica del Concilio
Vaticano II, le cappelle sono state trasformate in confessionali.
Restauri 2020/2021: Nuova tinteggiatura a calce approvata dalla Soprintendenza
di Milano in due colori, bianco ghiaccio per gli elementi aggettanti, giallo
pergamena per gli sfondati.
Cappella B. M. V. di Lourdes (II a sinistra)
Questa cappella è stata aggiunta nel 1908 e contiene la riproduzione della
grotta. Restauro integrale del 2018.
Bussola d'ingresso con soprastante organo Lingiardi 1845
La bussola è interamente in legno di ciliegio con trasporti in pioppo ed abete
trattati a finto ciliegio, dopo una opera di sabbiatura dell'intero balcone e
cassa dell'organo, risalente forse agli interventi del 1970. La balconata si è
flessa per 12 cm nonostante l'applicazione di una putrella da "12" fissata alle
murature sottostanti in prossimità delle cappelle-confessionali; il palco è
stato consolidato con un telaio di putrelline nel 2011.
Cappella B. M. V. del Rosario (III cappella a sinistra)
Questa cappella è parte integrante dell' originario impianto della chiesa.
Presenta tracce di precedenti affreschi (forse quattrocenteschi) in gran parte
malamente ritoccati negli anni '60 del sec. XX; contemporaneamente furono
applicati al muro 15 medaglioni riproducenti i 15 misteri del Rosario
provenienti da altra cappella campestre e tre angioletti di provenienza ignota e
risalenti presumibilmente ai primi decenni del Seicento.
La volta è fortemente danneggiata da percolamenti d'acqua (bloccati nel 2008) e
distacchi d'intonaco unitamente agli affreschi ottocenteschi. Una porta risulta
murata in prossimità del muro confinante con l'attuale "cappella feriale".
Restauri 2020/2021: Nuova tinteggiatura a calce approvata dalla Soprintendenza
di Milano in due colori, bianco ghiaccio per gli elementi aggettanti, giallo
pergamena per gli sfondati.
Cappella S. Antonio da Padova (II cappella a destra)
Simmetrica alla cappella precedente è anch'essa parte integrante dell'originario
impianto della chiesa.
Una porta risulta murata in prossimità del muro confinante con il campanile.
Restauri 2020/2021: Nuova tinteggiatura a calce approvata dalla Soprintendenza
di Milano in due colori, bianco ghiaccio per gli elementi aggettanti, giallo
pergamena per gli sfondati.
Navata centrale (pavimento)
La pavimentazione, realizzata in marmo durante gli interventi degli anni '70 del
secolo XX, si presenta sconnesso in alcuni punti per il sollevamento delle
lastre che furono posizionate al posto delle lapidi tombali che chiudono
l'accesso agli ossari sotterranei.
Navata centrale (organo a canne Lingiardi 1845)
Lo strumento, composto di 22 registri azionabili da manette ad incastro disposte
lateralmente a destra su due colonne, necessita di accordatura e pulizia interna
delle canne. Nel 2015 l'organo è stato ripulito dall'organista Ing. Arch.
Michele Cuzzoni. Ora suona abbastanza bene ed è in grado di sostenere il canto
durante le s. Messe.
Presbiterio e abside (altare e coro)
L'altare maggiore si presenta frazionato in mensa (rivolta verso l'assemblea) e
appoggio (applicato alla struttura effettiva del Tabernacolo); le condizioni
dell'arredo sacro sono buone.
Nell'abside si snodano gli scranni (moderni) del coro.
La volta a vela del presbiterio e quella a spicchi del coro sono danneggiate da
percolamenti d'acqua (bloccati nel 2008) e distacchi d'intonaco unitamente ad
efflorescenze saline presenti sugli affreschi ottocenteschi.
Restauri 2020/2021: Nuova tinteggiatura a calce delle pareti laterali approvata
dalla Soprintendenza di Milano in due colori, bianco ghiaccio per gli elementi
aggettanti, giallo pergamena per gli sfondati.
Cappella feriale (a sinistra del presbiterio)
Dal presbiterio, a sinistra, si accede ad una cappella aggiunta verso gli inizi
del XIX secolo, originariamente pensata come cappella dei Confratelli e poi più
in generale per gli uomini.
Restauri 2020/2021: Nuova tinteggiatura a calce approvata dalla Soprintendenza
di Milano in due colori, bianco ghiaccio per gli elementi aggettanti, giallo
pergamena per gli sfondati.
Sacrestia (a destra del presbiterio)
Dal presbiterio, a destra, si accede alla Sacrestia, qui edificata intorno al
XVII secolo e che fungeva in origine da casa canonica. Particolarmente pregevole
il mobile dispensa interno della fine del XVII secolo. L'ambiente è coperto da
volta a padiglione.
Restauri 2020/2021: Nuova tinteggiatura a calce approvata dalla Soprintendenza
di Milano in due colori, bianco ghiaccio per gli elementi aggettanti, giallo
pergamena per gli sfondati.
Campanile (a destra della sacrestia)
Dalla sacrestia si accede al campanile costruito alla base in epoca coeva alla
chiesa e poi elevato alle forme attuale alla fine del XIX secolo. La struttura
muraria solida e compatta si presenta all'esterno attaccata da muschi e licheni.
Fatiscenti ed instabili le scale lignee da sostituire, cedevoli al minimo peso
applicato.
Restauri 2020/2021: Nuova tinteggiatura a calce approvata dalla Soprintendenza
di Milano in due colori, bianco ghiaccio per gli elementi aggettanti, giallo
pergamena per gli sfondati.
Osservare le immagini sottostanti:

Nuova tinteggiatura navata e presbiterio con nuova illuminazione - Anno 2020

Nuova illuminazione della volta spolverata - Anno 2020

Nuova tinteggiatura navata con nuova illuminazione - Organo Lingiardi 1845 in controfacciata
Nuova tinteggiatura della Cappella Madonna del Rosario con nuova illuminazione - Anno 2020
Nuova tinteggiatura della Cappella di S. Antonio con nuova illuminazione - Anno 2020
Nuova tinteggiatura della Cappella Confessionale di sinistra con nuova illuminazione - Anno 2020
Nuova tinteggiatura della Cappella Confessionale di destra con nuova illuminazione - Anno 2020

Nuova tinteggiatura della navata e presbiterio, vista dall'organo, con nuova illuminazione - Anno 2020

Nuova tinteggiatura della navata e presbiterio, vista dall'organo, con nuova illuminazione - Anno 2020

Nuova tinteggiatura del presbiterio, vista dall'organo, con nuova illuminazione - Anno 2020

Nuova tinteggiatura con nuova illuminazione della Cappella di S. Antonio a destra - Anno 2020

Nuova tinteggiatura con nuova illuminazione della Cappella di Madonna del Rosario a sinistra - Anno 2020

La cella campanaria del campanile

Le fatiscenti scale del campanile
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Testo di Ing. Arch. Michele Cuzzoni
Ricerca storica di Ing. Arch. Michele Cuzzoni.
Estratto da Relazione storica del Progetto di Restauro della Chiesa Parrocchiale
2006-2021.