Visita Pastorale
     

Dal 6 al 9 dicembre prossimi, il Vescovo Cesare sarà nelle comunità di Casotto, Pedemonte e Forni per la Visita Pastorale che nel mese di dicembre interesserà tutto il Vicariato di Arsiero.

Tale impegno  il Vescovo lo ha già iniziato nel 2006 con la visita a tutte le Parrocchie della città di Vicenza e poi, durante quest’anno, ad altri Vicariati. La conclusione di questa Visita Pastorale è prevista per il 2011!

La Visita Pastorale viene compiuta da ogni Vescovo (l’ultima per noi è stata nel settembre 1998 con S.E. Mons. Nonis) e si presenta come opportunità specifica di incontro con il Vescovo di tutte le comunità. Nei giorni in cui sarà presente in mezzo a noi incontrerà i preti, le religiose,  i Consigli Pastorali ma anche le varie realtà pastorali e anche sociali. Una particolare attenzione sarà data ad anziani e malati. Viste le caratteristiche del nostro Vicariato, che è uno dei più piccoli della Diocesi, assieme agli altri sacerdoti del Vicariato, stiamo stilando un programma atto anche ad unificare gli incontri almeno per quanto riguarda alcune realtà. Se sarà possibile il Vescovo amministrerà anche il Sacramento della Confermazione.

In preparazione a questo momento noi fare mo la Missione vicariale di cui abbiamo già parlato. In questo numero di “Campane” riportiamo la lettera di indizione della Visita Pastorale scritta dal Vescovo in occasione della solennità di Ognissanti del 2005.

 

Lettera di indizione della visita pastorale

del Vescovo Mons. Cesare Nosiglia alla Diocesi di Vicenza

 

Ai sacerdoti, diaconi, religiosi e religiose, fedeli della Chiesa di Vicenza, fratelli e sorelle di altre confessioni cristiane e religioni, uomini di buona volontà

 

Cari amici,

 

dopo due anni dalla mia venuta tra voi sento il desiderio di avviare la visita pastorale alla Diocesi. E’ una decisione che ho preso perché la visita è il dono ed il compito primario di un vescovo che vuole stare con la sua gente, ascoltare il suo popolo, camminare insieme sulle vie che il Signore indica mediante la luce del suo Spirito.

Negli incontri che ho avuto modo di avere con voi, sacerdoti e fedeli, giovani ed anziani, famiglie e fanciulli, ragazzi e comunità, ha ammirato la fede e la generosità con cui vi spendete per la testimonianza del Regno di Dio nelle realtà e negli ambienti di vita. La società in cui viviamo sembra meno attenta ai valori dello Spirito e distratta da tanti messaggi contradditori che suscitano atteggiamenti e comportamenti lontani dalla tradizione cristiana; dense nubi sembrano addensarsi sul mondo e sull’umanità suscitando timori e paure che ci fanno guardare al futuro con comprensibile preoccupazione.

In noi credenti risuona però costantemente la Parola del Signore: non temete io sono con voi.

Sì, il Signore risorto cammina con la sua Chiesa e con l’umanità, e non cessa di operare per il loro bene. Egli ama questo mondo, per il quale ha dato se stesso, e vuole che ogni uomo si salvi. E’ Lui la fonte prima della speranza che mai deve venire meno, neppure di fronte ai fatti più negativi o tragici. Egli sa trarre il bene anche dal male ed inquietare i cuori più chiusi, affinché si aprano alla verità, al perdono e alla pace.

E’ con questa fede che vengo a trovarvi, nelle comunità, nelle famiglie, nei gruppi e negli ambienti della vita di ogni giorno: per confermare la vostra fede, che è già grande, per dirvi la gioia di essere con voi cristiano e per voi vescovo, per invitarvi a operare sempre con fiducia, confidando non nelle nostre deboli forze, ma nel Signore e nella sua costante azione di grazia.

Pregheremo insieme, staremo insieme, rifletteremo insieme, ascolteremo insieme la Parola di Dio, ed insieme decideremo i passi da compiere per dare alle nostre comunità e a tutta la nostra Chiesa diocesana una salutare scossa missionaria.

La missione è il primo scopo della Chiesa e di ogni cristiano. Annunciare Gesù Cristo e viverlo con una convinta ed efficace testimonianza di amore verso ogni uomo è il nostro impegno.

Siamo chiamati ad attuarlo ogni giorno, nel vissuto concreto delle nostre famiglie e delle realtà lavorative, di studio e di tempo libero, e proporlo assieme come comunità cristiana, mostrando che ciò che ci preoccupa di più è l’uomo, la sua dignità e la sua promozione integrale, e che egli trova in Dio l’unico punto di forza e di appoggio per crescere in umanità vera e libertà.

Vorrei che la mia visita fosse come quella di Giovanni Battista che a tutti proclamava: «in mezzo a voi c’è uno che non conoscete; è Lui l’agnello di Dio, che toglie i peccati del mondo; accoglietelo e seguitelo».

Non il vescovo, perciò, deve stare al centro della visita, ma Cristo, e a Lui dobbiamo guardare per aprirgli il cuore, la vita, la porta delle nostre case, delle nostre parrocchie, degli ambienti di lavoro, di studio, di sofferenza  e di esistenza quotidiana.

Una visita che ci deve far crescere in fraternità, per fare della Chiesa una famiglia dove ci si accoglie e ci si ama teneramente e profondamente, di vero cuore; dove nessuno ritiene di essere superiore agli altri e punta il dito contro il fratello; dove i piccoli e i poveri sono i prediletti non solo a parole, ma nei fatti concreti che, se anche costano sacrificio, danno gioia al cuore.

Se la gente potesse vedere in ciascuno di noi, a partire da me vescovo, e in ogni nostra famiglia e comunità, rispecchiato il volto di Cristo, allora il mondo cambierebbe. Ne sono certo.

La visita vuole promuovere in ciascuno una più radicale conversione al Vangelo, per fare della Chiesa una realtà credibile che lo annuncia e lo celebra, ma soprattutto si sforza di viverlo con fedeltà, anche se si riconosce sempre lontana dalla perfezione che esso esige.

Attendo con gioia di vedervi e di incontrarvi, e se anche, per alcune comunità passerà qualche anno nell’attesa (la Diocesi è grande ed i tempi della visita si allungano), la certezza che il vescovo verrà alimenti il desiderio di accoglierlo mediante un intenso cammino di fede, di preghiera e ricco di positive esperienze di amicizia.

Vi chiedo di pregare per il buon esito di questa visita e vi porto tutti davanti alla dolce immagine della Madonna di Monte Berico, alla quale affido questa tappa della vita diocesana, perché sia per tutti feconda di frutti.

 

Vi benedico

                                                                  + Cesare Nosiglia ,Vescovo

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