Presepe 2005
     

UNA STELLA BRILLA NELLA VALLE

 

La tradizione del presepe caratterizza ormai da molti secoli il tempo di Natale nelle nostre famiglie, potremo dire anche nella nostra cultura. Ne vediamo di tutti i tipi e di tutti i materiali, da quelli più pregiati e rinomati fino ai più semplici, creati magari dalle mani piccole e fantasiose dei bambini.

Anche nelle nostre comunità questa “passione” non è mai venuta meno in questi anni e sono stati proprio i giovani, che tante volte pensiamo senza tradizioni o legami col passato, a far rivivere questa tradizione ormai millenaria “inventata” da san Francesco.

A Pedemonte li abbiamo visti al lavoro già dai primi di settembre nel garage attiguo alla canonica diventato già da alcuni anni sede “ufficiale” del presepio di Pedemonte. A Casotto, per semplici motivi tecnici, bisogna aspettare dopo l’Immacolata per non occupare troppo spazio nella chiesa che si prepara alla festa patronale.

Due presepi molto diversi, se non altro per lo spazio disponibile, ma accomunati dalla passione, dalla cura, dalla perizia con cui vengono realizzati.

È sempre bello vedere giovani al lavoro armati di avvitatori, martelli, fili elettrici e quant’altro e piano piano veder nascere il presepio con tutti i suoi meccanismi, le sue luci che convergono su quella Natività che ci ricorda ancora una volta l’amore di Dio per noi.

Se il presepe di Casotto si ispira al classico (ma anche questo subirà delle variazioni quest’anno) di solito c’è sempre un po’ di curiosità per quanto si troverà a Pedemonte, visto che quasi ogni anno è cambiato lo “scenario” in cui viene collocata la Sacra Famiglia. E anche nel 2005 non si resterà delusi visto che tutta la struttura è stata cambiata radicalmente.

Ci saranno l’Astico e la valle di Rio Torto ad accogliervi all’entrata e anche una sorpresa vivente…

Sopra il tutto  brilla una nuova stella cometa, tutta bella gialla. Proprio così: una stella brilla nella valle.

Sì, il presepio è segno della tradizione ma non dobbiamo mai dimenticare che è il segno del “Dio con noi” che entra nella nostra storia, nella nostra vita, nella quotidianità.

Vogliamo pensare a un Gesù che entra nelle nostre case non solo come una statuina, magari bella e costosa, ma come presenza di Dio che ci fa gustare il suo amore per noi.

Vogliamo pensare al presepio come un’icona della nostra fede, della consapevolezza che ancora una volta ci rendiamo conto che non siamo da soli, che il Signore si fa nostro compagno di strada in ogni frangente della vita brillando con quella stella che poi guiderà i Magi anche sulle nostre case, sulla nostra valle, appunto.

Su questa scia il gruppo dei giovani ha lanciato per il Natale di quest’anno un concorso di presepi a cui possono partecipare tutte le famiglie. È un modo anche questo per celebrare la venuta del Signore e per conservare quei segni della tradizione che da soli non bastano ma, comunque, ci aiutano a contemplare meglio il mistero del Natale.

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