Verso la Meta
     

È un cammino iniziato più di due anni fa quello della ristrutturazione interna della chiesa di Brancafora, un percorso iniziato con i lavori contro l’umidità di risalita e continuati lo scorso anno con l’intonacatura delle pareti esterne.

Ora siamo arrivati alla terza e ultima tappa di questo grosso impegno: l’otto ottobre la ditta Lovato decoratori (gli stessi che hanno fatto i lavori a Casotto e a Lastebasse) hanno cominciato a montare la grande impalcatura che prende la chiesa in tutta la sua larghezza. Questo dopo che il consueto “squadrone” di volontari ha predisposto la chiesa a questo nuovo “impatto ambientale”. Quadri, statue, amplificatori, candelieri e quant’altro sono stati rimossi, una parte dei banchi portata nel garage del sempre disponibile Onorio Munari. Ma soprattutto è stato spostato l’organo che ha fatto sentire tutto il suo peso… Questo spostamento ha permesso ai muratori di sistemare la parte di parete che non era stata toccata due anni fa.

Dopodichè… spazio alla polvere! Infatti il primo lavoro eseguito dai pittori è stato quello di ripulire tutte le pareti. Qualcosa come cinque strati di colore diverso sono stati rimossi fino a far apparire il verdino delle pareti, il rosa degli altari laterali e il giallino del presbiterio. Sull’arco della parete di fondo è ricomparsa la scritta che ricorda l’edificazione della chiesa, nel 1870, da parte di don Bartolomeo Gubert e i lavori fatti da don Antonio Piva nel 1911. a dire il vero un po’ di polvere ce la siamo risparmiata perchè non è stato necessario questo tipo di intervento sul soffitto.

Una seconda fase ha visto la rasatura delle parti su cui sono stati eseguiti i lavori nel 2005 e poi, finalmente, si è cominciato a vedere colore… prima di tutto sulla parete di destra, vicino al confessionale, che ha fatto da campionatura per l’ok necessario da parte dell’architetto.

E così, dopo un mesetto di preparazione, Adolfo, Carlo e Massimo, hanno cominciato a darci dentro di pennello prima di tutto sul soffitto. Giorno dopo giorno sono comparsi colori e decorazioni semplici ma eleganti come il marmorino dei pilastri.

Nel frattempo i volontari hanno predisposto staffe e pedane per esporre, a lavori terminati, le due statue lignee della B.V. Maria restaurate negli anni scorsi. La cosiddetta “Madonna sentà” sarà posta a destra dell’ingresso, mentre l’altra, che raffigura l’Addolorata sarà posta in cima alla navata sulla parete parallela a quella dell’organo.

Mentre il nostro quadrimestrale va in stampa la grande impalcatura è già stata smontata perché è stato concluso il lavoro sul soffitto. In linea di massima tutta la navata è conclusa, salvo piccole cose ancora da fare.

Il resto del lavoro proseguirà dopo Natale visti gli impegni dei primi di dicembre con la Visita pastorale del Vescovo e le celebrazioni natalizie ormai alle porte. D’altro canto nella zona del presbiterio bisogna comunque montare un’altra impalcatura.

Intanto ci possiamo godere la luminosità e l’eleganza della navata. I quadri della Via Crucis torneranno al loro posto solo a lavori finiti perché la povere non ha ancora finito di andare in scena.

Un grazie, oltre ai preziosissimi volontari che si danno sempre da fare, va a tutte le contrade che si sono alternate per rimettere in sesto la chiesa ogni sabato per poter così celebrare le S. Messe domenicali. Della serie più si è prima si finisce…

Un grazie, infine, lo voglio rivolgere al consiglio per gli affari economici della Parrocchia e a Bruno Scalzeri per l’impegno e la dedizione nel seguire la richiesta di contributo alla Regione Veneto che all’improvviso sembrava perduto ma che alla fine è stato recuperato e lo potremo avere a disposizione all’inizio del 2008.

Concludo ricordando le parole scritte sull’arco del presbiterio e che sono tornate al loro antico splendore come risultava anche nella foto presente nel libro di mons. Alberto Carotta (pag. 230): “Magnificate il Signore in questo tempio dedicato alla B.V. Assunta”. Già… non dobbiamo mai dimenticarci di lodare il Signore anche per la bellezza della chiesa.

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