Un pensiero marino
     

Sono Ignazio, il marinaio, dei Giaconi di Lastebasse e, sento oggi anch’io, l’esigenza e il dovere di farmi sentire dalle pagine di questo prestigioso giornalino che da vent’anni mi segue sulle rotte di tutto il mondo.

“Campane” è arrivato ovunque; dai porti principali delle Americhe a quelli dell’Asia passando per tutta Europa dove la nave, onda dopo onda, mi ha portato. Attraverso le foto del giornalino vi conosco tutti; dai più giovani ai più vecchi.

L’anagrafe parrocchiale, inoltre, mi aggiorna sulle vicende umane di questa parte di umanità che qui, caparbiamente, vive da secoli. E’ stato, per tanto tempo, l’unico collegamento con l’amata valle dell’Astico.

Quando poi faccio ritorno, “doppiato” Carbonare, eccomi davanti la sorridente Valle, armoniosamente scavata tra le montagne, con la strada che discende erta e gagliarda, piena di curve e di tornanti.

In lontananza rivedo la punta del campanile della chiesa di San Marco, dove sono stato battezzato e cresimato. Ecco l’asilo dove Madre Dominga mi teneva unito a lei con una spilla di sicurezza così da non  potermi allontanare a fare danni o scappare veloce giù per la pontara, a casa da mia madre…

E, calpestando la terra e varcando la soglia di casa, mi assale sempre un misto di gioia e di tristezza. Ho viva la memoria dei miei cari e di quanti hanno varcato l’abisso della misericordia di Dio; riposano nel silenzioso e fiorito piccolo cimitero, stretti dalle braccia della grande croce di pietra che si erge nel centro.

Passeggiando e girandomi intorno respiro a pieni polmoni la frizzante aria di questo luogo incorrotto. Mi sono sempre meravigliato e stupito dal paesaggio; i Lastarolli hanno modellato per secoli  la Valle con sudore, fatica e lacrime e l’hanno resa armoniosa e vivibile.

A Lastebasse molte case hanno le finestre chiuse ma sono belle e finemente ristrutturate; i loro proprietari non se ne sono andati, sono solo assenti per qualche mese dell’anno……

Ora che la mia vita s’è fatta “stanziale” voglio rivedere più spesso la Valle del fiume Astico e condividere con miei compaesani la sorte, le sofferenze e le gioie della vita. Al termine della mia esistenza voglio tornare a questa terra dove ritroverò tutte le generazioni precedenti.

Vi  saluto tutti con simpatia ed affetto.

Un grosso abbraccio.  Ignazio

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