Jo e Lena
     

A Casotto la compagnia dei “Persi e mai più ritrovati” ha colpito ancora. Dopo un lungo periodo di preparazione dovuto all’arditezza della rappresentazione ma anche a una serie di incidenti di percorso, domenica 27 ottobre è andato in scena, sul “palcoscenico” del presbiterio della chiesa di Casotto, “Giò e Lena”.

In poche parole la storia del profeta Giona, quello che fu mangiato dal grosso pesce mentre tentava di fuggire da Dio che lo voleva annunciatore del suo messaggio nella grande città di Ninive. Cosa centra Lena? Logico: la tradizione dice che il grosso pesce fosse una ba-Lena.

Adattando il breve libro profetico a situazioni più o meno contemporanee i giovani di Casotto, ci hanno fatto gustare l’esperienza di questo profeta così spesso vicina anche alla nostra: quanto volte anche noi tentiamo di fuggire alla missione che il Signore ci affida. E pensare che a noi, di certo, non chiede di andare a convertire una città pagana! Ad arricchire il racconto le coreografie rigorosamente artigianalI (compresa la balena Lena), i balletti e qualche buona battuta di spirito inserita nel contesto della nostra vita quotidiana.

Insomma abbiamo passato una bella ora e mezza tra testi sacri e provocanti e risate sonore e serene. C’è stato di che meditare e di che divertirsi.Chi non c’era, di certo, ha perso una grande occasione. E poi c’è chi dice che in paese non c’è mai niente…

Un grazie grande grande a tutta la compagnia che si è cimentata in un lavoro grosso e poderoso, non solo per la complessità della storia ma anche per l’ampiezza del copione. Ora, a giusto premio, andranno in trasferta proprio a casa di Giona a…  Caltrano, dove vive Sandro che ha ricoperto il ruolo del profeta aiutato da tutti gli altri: Eleonora, Elisa, Daniele, Riccardo, Annalia, Denise, Lara, Alessandra, Lorenzo, Carlo e Giuliano.

A tutti loro grazie ancora nella speranza di vederli ancora all’opera anche se ora il “palcoscenico” della chiesa è un po’ più ristretto.

 
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