Saluto del Parroco
     

“Ecco sto alla porta a busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me”.  (Ap. 3,20)

La prima parte di questo versetto “sto alla porta e busso” è stato scelto come titolo, o slogan che dir si voglia, della Missione Vicariale al popolo che i Fratelli di San Francesco terranno nelle nostre parrocchie a cavallo tra settembre e ottobre. Sarà associato alla foto di copertina di questo numero di Campane.

Gesù sta alla nostra porta e bussa, ogni giorno, perché ogni giorno noi siamo chiamati a rispondere alla sua chiamata, alla sua pro-vocazione. È un invito ad ascoltare la sua voce, la sua Parola, e a cenare insieme a lui in quel banchetto eucaristico che si presenta sempre a noi come fonte e culmine della vita cristiana.

Gesù sta alla nostra porta perché ha qualcosa da dirci e da donarci anche in questo preciso momento della storia umana e della nostra vicenda personale. Gesù bussa alla nostra porta anche se non fa più parte della lista dei “famosi” o dei presunti tali che il mondo e le mode del momento varano ogni giorno scaricando chi non è più in auge e attingendo dalla miriade di personaggi che da ogni dove cerco il loro momento di visibilità, indipendentemente da quello che hanno da dire e proporre.

È vero, Gesù non fa moda e non è di moda. Facciamo addirittura confusione sul luogo in cui è nato. Eppure siamo credenti, cristiani che d’altro canto conoscono a menadito tutti i numeri dei propri fan, sportivi o mediatici che siano.

Gesù non è di moda ma lo stesso bussa alla nostra porta. Quella della Missione al popolo che si svolgerà nelle nostre comunità dal 29 settembre al 7 ottobre è una grande opportunità, un tempo di grazia che il Signore ci offre per riprendere in mano la nostra fede, quella fede che tante volte non abbiamo ripudiata ma semplicemente riposta e dimenticata in un cassetto della nostra vita.

La missione al popolo è una modalità specifica di annuncio straordinario della parola di Dio proclamata da evangelizzatori animati dalla forza dello Spirito e con mandato della Chiesa allo scopo di risvegliare e confermare la fede e di rivitalizzare la comunità cristiana.

La Missione non è una “scoperta” degli ultimi tempi. Da secoli è uno strumento importante per una catechesi efficace e significativa sui temi della fede e della morale.

Quella della Missione vuole essere anche occasione per prepararci nel modo giusto alla Visita Pastorale che il vescovo Cesare farà alle nostre comunità nel mese di dicembre, come potete leggere a pagina 3.

Per questo il titolo della Missione, oltre alla citazione dell’Apocalisse, riporta anche una frase molto cara a Giovanni Paolo II e ripresa recentemente da Benedetto XVI nell’incontro con i giovani ad Assisi: “Aprite le porte a Cristo”.

Gesù bussa alla nostra porta ma sta a noi cogliere l’occasione per aprirgli la porta del nostro cuore e della nostra vita per incontrarlo nella realtà della nostra esistenza. Non dobbiamo avere paura di questo “incontro” che davvero può rinnovare la nostra vita e soprattutto la nostra fede. Degli obiettivi e delle modalità della missione è già stato parlato durante le tre assemblee parrocchiali svoltesi a giugno. Nei giorni immediatamente precedenti la Missione persone incaricate verranno in ogni casa per invitarvi a questo appuntamento e presentarvi il programma degli incontri che abbiamo messo a punto insieme a padre Franco che insieme ad un altro frate sarà presente tra noi per tutta la settimana della Missione.

Sono consapevole che non è una cosa da nulla perché ogni giorno durante la settimana prevede degli appuntamenti ma impariamo a dare tempo a Dio che vuole parlare alla nostra storia. Lasciamoci prendere da questa occasione. Apriamo le nostre porte!

Da parte mia credo che davvero possiamo vivere un’esperienza nuova e arricchente che ci può aiutare a crescere anche come Chiesa, come comunità di credenti sempre più radicata in Cristo e capace di camminare con gioia e speranza sulle strade di questo mondo per costruire assieme il Regno di Dio. Sarà un appuntamento importante anche per anziani e malati in quanto durante l’arco della settimana riceveranno la visita dei frati in famiglia.

Viviamo questo tempo di preparazione pregando il Signore perchè possiamo vivere al meglio questa esperienza guidati dal dono dello Spirito spalancando le porte a Cristo. Rinnovo anche l’invito alla disponibilità per portare l’annuncio e il programma della Missione alle varie famiglie.

Anche a chi ci legge da paesi lontani chiedo una preghiera di comunione. La preghiera di intercessione è un modo speciale ed efficace per sentirsi uniti anche se lontani nello spazio. Essa ci aiuta a sostenerci reciprocamente davanti a Dio.

Apriamo le porte a Cristo ma anche i nostri cuori a quell’affetto profondo che nasce dalla preghiera comune. Buona estate a tutti.

                                                                  Don Giacomo.

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