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Campane si agosto era già
in stampa quando siamo partiti per la val d’Algone (TN) dove si è svolto il
campeggio delle superiori in collaborazione con la parrocchia di Arzignano.
Eravamo davvero tanti: 78 di cui una ventina provenienti dal vicariato di
Arsiero, ma tanti erano anche gli animatori, con i “nostri” Stefania e
Gianluca, e il personale della cucina perché sfamare bocche come lo nostre non
è poi tanto facile. Pensate che un giorno ci siamo sbafati circa 30 kg di
gnocchi più il secondo a base di pollo e patate… Beh… non abbiamo solo
mangiato. Il tema del campo si richiamava alla figura di Peter Pan, l’eterno
bambino, con una domanda di fondo: cosa farò da grande? Non è certo una domanda da
poco, se ci pensiamo, perché davanti abbiamo il futuro e non è semplice capire
e avere le idee chiare. Già decidere la scuola da fare alle superiori è stata
dura, figuriamoci il resto. L’unica cosa sicura è che non prendiamo paura. Abbiamo cercato di
sviluppare il tema attraverso il gioco, i lavori di gruppo, aiutati da un bravo
gruppo di animatori, nei momenti di preghiera ma anche impegnandoci nei vari
servizi e mettendoci il meglio di noi stessi in quello che c’era da fare e nel
cercare di vivere nuove relazioni e amicizie con le tante persone presenti al
campo. Di certo, poi, ci ha aiutato anche il bel tempo e la tanta voglia di
stare assieme anche quando i piedi ci facevano male durante la lunghissima
camminata che ci siamo fatti fino alle cascate di Nardis a Pinzolo. Il campeggio è sempre
un’esperienza forte che ti può dare tanto, non solo in amicizie nuove o in
“guasconate” da raccontare quando si torna. Il campeggio ti dà tanto, in
energie, idee, voglia di vivere, nella proporzione in cui tu sei disposto a dare
tanto, in amicizia, disponibilità e capacità di mettersi in gioco. Ormai il nostro è
diventato una sorta di “nucleo storico”: Yuri, Lara, Matteo, Sofia, Martina,
Valentino e Gabriele tanto che, quando si torna a casa, la prima domanda che
facciamo al don è: “per il campeggio dell’anno prossimo ci hai già
pensato?” La risposta più classica è: “da chi a st’ano che vien, more la
mussa e anca chi che la tien”. Certo è troppo presto per
fare programmi per l’estate prossima ma quella del campeggio è ormai
un’esperienza irrinunciabile e vorremmo che qualcun altro, il prossimo anno,
si aggiungesse al nostro gruppo per vivere assieme dei giorni bellissimi. Noi,
intanto, per ingannare l’attesa ci incontriamo ogni venerdì sera per
continuare assieme il nostro cammino. Per chi non l’avesse capito questo è un
invito bello e buono a tutti i giovani delle superiori per ritrovarci assieme.
Ci sono davvero molte cose che possiamo fare. È in tanti, sicuramente, le cose
riescono megli. |