Casa S.Giuseppe
     

 

RIFLESSIONI SULLA NOSTRA CASA “SAN GIUSEPPE”

 

Come ebbi modo di riferire in altre occasioni su “Campane”, ho avuto il privilegio di seguire l’iniziativa della nostra casa di riposo fin dalle sue origini nella mente e nel cuore dei benemeriti fratelli mons. Daniele e padre Giustino Longhi. Sono stato sul posto di giorno e di notte con tutti coloro che potevano dare una mano (mons. Onisto in particolare); lo richiedevano le enormi difficoltà finanziarie e, forse ancor più, una mentalità sociale non ancora abbastanza cresciuta.

A decisioni prese e a lavori iniziati e portati avanti in relazione alle possibilità, essendo subentrati altri protagonisti al posto dei fratelli Longhi, ho lasciato trascorrere parecchio tempo senza tenermi al corrente di come andavano e si concludevano le vicende.

Appena quattro anni fa, circa, tornai sul posto in occasione della necessità di ospitare mia sorella Anna. Confesso che, per me, è stata una grande e consolante sorpresa nel constatare il grado di perfezione raggiunto dall’intero complesso edilizio, quasi irriconoscibile rispetto al punto di partenza. La Provvidenza, per mezzo della generosità e dell’impegno degli attuali amministratori della casa, ha fatto autentici miracoli. Mi riferisco, sia pure da incompetente, all’aspetto architettonico e tipologico, alla funzionalità logistica e specificatamente all’adeguatezza abitativa su misura delle esigenze degli ospiti. Mi riferisco anche alla perfetta organizzazione gestionale e amministrativa a garanzia dell’ordine e della serenità dei nostri anziani.

Tuttavia, ciò che più mi ha colpito e mi resterà nel profondo dell’anima, è stato l’afflato umano, la naturale sollecitudine di tutto il personale medico ed assistenziale, verso gli ospiti, con particolare riguardo per i più bisognosi! Mia sorella Anna, dopo oltre un mese tra la vita e la morte, ci ha lasciati. Il nostro dolore è stato grande ed è stato lenito dalla commovente, assidua assistenza da parte di tutto il personale.

Grazie “Casa di riposo san Giuseppe”, forse per quel poco che ho potuto darti mi hai procurato una soddisfazione umana e cristiana mai ottenuta altrove.

                                                            Agostino Banovich

 
Powered by Don Giacomo Viali e Sandro Ciechi