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CARO AMICO TI SCRIVO E TI RACCONTO IL MIO CAMPEGGIO IN VAL D’ALGONE Caro Adalberto, come stai? Io sto benissimo! Ci credo, dopo aver trascorso tredici giorni nella Val d’Algone! Ti ricordi che nella mia ultima lettera ti raccontavo dei preparativi che stavo facendo? Ebbene, il fatidico giorno è arrivato e il 3 luglio, con zaino e scarponi sono salito nel pullman, assieme a tanti amici e amiche, pronto e fare il pieno di divertimento, belle esperienze, nuove conoscenze,… Dopo un paio d’ore di viaggio sono arrivato al campeggio: attorno a me tanto verde, alberi altissimi, montagne imponenti, ragazzi e ragazze della mia età con i loro borsoni gonfi di roba, una malga ( ho scoperto dopo che era la cucina del campeggio), dieci tende e tanto spazio per giocare! Ora arrivava il bello: don Giacomo ha assegnato le tende…ed io sono capitato fortunatamente con una “bella banda” ! Nel pomeriggio ci è stato proposto un gioco per scoprire il nome della nostra squadra e a poco a poco abbiamo conosciuto gli animatori e le animatrici che ci hanno accompagnato e seguito durante tutto il campeggio. Il don ci ha spiegato che il tema del campeggio era “Alla ricerca dell’arca perduta”…interessante e un po’ misterioso dirai! Subito mi sono detto:” Ma di che arca si parla?”. Poi i miei dubbi sono stati chiariti: si trattava dell’Arca dell’Alleanza che Dio disse di costruire a Mosè dopo l’uscita dall’Egitto: il bello è stato che l’arca c’era per davvero! Il don ha voluto stupirci nuovamente con i suoi effetti speciali e ci ha presentato una grande cassa dorata che è diventata il simbolo del campeggio e che è stata posta al centro del cerchio di pali preparato per la preghiera. Mosè è diventato il nostro compagno di avventura: abbiamo scoperto attraverso la lettura del libro dell’Esodo e la preghiera, le vicende degli Ebrei, la loro storia di popolo di Dio e mi sono accorto che alla fine le emozioni, le esperienze, i problemi dell’uomo non sono poi così diversi anche a distanza di secoli e secoli di storia! Anche noi a volte siamo sfiduciati di fronte alle difficoltà, quasi come gli Ebrei assetati e affamati nel deserto; anche noi siamo felici della vita e facciamo come gli Israeliti che cantarono la loro gioia dopo essere stati liberati dalla schiavitù; anche noi siamo pronti a vincere con coraggio le nostre paure, come Mosè guidò valoroso il suo popolo alla conquista della Terra Promessa. In programma c’erano due belle camminate: una a Stenico dove abbiamo visitato il castello…che meraviglia! La guida ci ha raccontato la sua storia, le leggende legate ai personaggi che vi hanno abitato, ci ha illustrato gli affreschi che ne decoravano le pareti. L’altra camminata, invece è stata qualcosa di magico! Siamo partiti alle ore 22 - non sono ubriaco, era proprio notte! - con direzione Malga Movlina: alla fine, dopo circa due ore, ci siamo fermati poco sotto, ci siamo appostati in uno spiazzo ed è cominciata la veglia alle stelle! Che belle guardare il cielo punteggiato di luci e pensare ai nostri cari, alle persone che ci vogliono bene e, magari, dedicare loro una stella. Caro amico mi sono tanto divertito in questi giorni… dormire in tenda è stato divertentissimo, chiacchierare con gli amici aspettando il silenzio…e magari continuare anche un po’ dopo la “ ronda” degli animatori! Cantare tutti insieme, cercare di condividere le esperienze della giornata, preparare e rappresentare le scenette, giocare misurando la nostra abilità, pregare attorno al palo,… Ho conosciuto tanti amici e amiche, con i quali ho trascorso giornate fantastiche e mi è dispiaciuto tanto lasciarli: ma ci siamo dati appuntamento per la prossima estate, pronti per una nuova ed entusiasmante avventura! Chiudo il tuo amico di sempre
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