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UN
CUORE NUOVO PER IL CAMPANILE DI PEDEMONTE
Dopo trent’anni di
onorato servizio l’orologio che “governava” il suono delle campane di
Brancafora se n’è andato a miglior vita verso la fine di settembre dopo
alcuni segni di “agonia” espressi da lunghi ritardi. Istallato quando furono
elettrificate le campane dalla
ditta Fagan di Torri di Quartesolo nel 1973, mentre era ancora parroco don Guido
Petrin, secondo quanto riportato negli archivi parrocchiali, costò
complessivamente £. 2.878.000. Naturalmente quello fu un lavoro molto più
grosso perché vennero istallati i motori e tutto il castello delle campane. Il nuovo orologio (che
vedete nella foto) è stato istallato il 24 ottobre scorso da parte dei tecnici
della ditta Fagan e consente una serie di funzioni che sono frutto delle nuove
tecnologie. Di fatto si tratta di un piccolo computer che assicura precisione
nell’ora ed è molto semplice nelle impostazioni. Durante il montaggio sono
state inseriti una serie di programmi di suono che consentono delle belle
melodie che sfruttano a pieno le quattro campane e vengono usati per
l’annuncio delle S. Messe. Ma la grossa novità del
nuovo impianto è il battito delle ore. Per questo è stato istallato un
martello sulla prima campana e dal mattino alle 7.30 fino alla sera alle 22.00
il campanile scandisce il passare del tempo. È un suono discreto ma lo stesso,
visto che queste nuove macchine consentono anche questa programmazione, si è
pensato di non farlo suonare di notte. Ci sono anche altri tre
“suoni” che caratterizzano il giorno: il Padre Nostro, al mattino alle 7.30;
quello consueto di mezzogiorno e, infine, l’Ave Maria, fissata ora alle 19.30.
Tre momenti a rammentarci che la nostra vita è segnata dalla presenza di Dio. Il vecchio orologio, con la
sua bella cassa di legno, è restato nella sacrestia a ricordo di un tempo e del
tempo che passa, ma l’importante è ricordare che il tempo è un dono di Dio,
un dono da dominare e da vivere come grazia. Purtroppo capita spesso nella
nostra vita che sia il tempo che domina noi e non viceversa. Ma c’è sempre
l’occasione per rifarci e il nostro campanile non smette di ricordarcelo. |