Caro diario...
     

 

... SANTIAGO CI ASPETTA

 

Sabato 4 agosto

Eccoci qua, noi pellegrini (3 da Pedemonte e 3 da Casotto:per la parcondicio!) seduti sui comodi sedili del pullman e, nonostante l’ora (sono le 2 di notte) elettrizzati all’idea di partire, pieni di attese e pronostici su quello che ci aspetterà: fare 100 o quasi chilometri a piedi stimola molte “fantasie”!Anche i nostri 130 compagni di viaggio sembrano allegri e di compagnia…

Domenica 5 agosto

Che bello passeggiare per le vie di Lourdes, soprattutto dopo 20 ore di viaggio seduti in pullman!

Dal Villaggio dei Giovani, dove siamo ospitati, andiamo adesso verso la Basilica per assistere alla Santa Messa internazionale.

Che celebrazione particolare…le Letture e le preghiere in lingue diverse, migliaia di persone riunite assieme dalla stessa fede…incredibile! Soprattutto per noi abituati alle nostre piccole parrocchie!

Lourdes comunque è una città magica…il tempo è volato!

Dopo la santa Messa, siamo andati a visitare la grotta dove Bernadette ha visto Maria. Ci siamo accodati per toccare le pareti di quel luogo santo, ormai consumate dalle devote carezze dei fedeli.

Che emozione vedere la grotta, le centinaia di candele votive, le persone in ginocchio in preghiera…tutto ciò ci fa pensare al vero senso dell’essere cristiani, che troppo spesso è sovrastato da un po’ di superficialità…

Lunedì 6 agosto

Roncisvalle (si proprio quella dell’Orlando furioso!)

Dopo un breve momento di preghiera nella cappella del monastero, la benedizione del pellegrino si conclude con la consegna di un piccolo rosario a 10 grani raffiguranti conchiglie : il simbolo del pellegrino.

Adesso non ci si può più tirare indietro: è ora di mettersi veramente in viaggio.

Zaini in spalla e salutati da una piacevole pioggerellina ci incamminiamo alla volta di Larrasoana…gioco da ragazzi…”solo” 27 km!!

Martedì 7 agosto

Che paesaggio!Tutto campi, collinette che si perdevano quasi all’infinito…su quelle più alte dei giganteschi mulini a vento per l’energia eolica…attorno: non un albero! Abbiamo camminato 20 km sotto il sole. Hai presente il famoso “solleone”? ecco: sembrava di essere polli da rosticceria! Meglio la pioggia di ieri!!

Arrivati a Puente la Reina ci ha aspettato una tradizione un po’ particolare.

Dovevamo attraversare il ponte medioevale della cittadina a piedi nudi, in silenzio, dopo una breve preghiera, per sentirci pellegrini, fra tutti quelli che nei secoli hanno attraversato questo “puente”.

Per un attimo sembrava che il tempo si fosse fermato…

Mercoledì 8 agosto

Ragazzi…che strada!

In mattinata abbiamo visitato la chiesa di Santo Domingo de la Calzada dove da secoli, all’interno della chiesa, sono custoditi e quasi venerati due polli che partecipano anche ai canti liturgici!

Tutto per una leggenda-miracolo che, morale della favola, ha visto un bel pollo arrosto riprendere vita!

Fin qui nulla di stancante, se non i 30 km che da San Juan de Ortega ci hanno portato a Burgos.

Se la terra è tonda non lo prova certo il paesaggio di oggi: piano, piano e interminabile!

Loro la chiamano l’arida “meseta”, dove si coltiva il grano.

Cosa desideri di più dalla vita dopo tutto questo camminare? Non un Lucano, ma una doccia, un letto, un bagno, acqua fresca per i tuoi piedini ormai vescicosi…ebbene…al nostro stentato arrivo…NIENTE! Si erano dimenticati di noi!!

Per fortuna nessuno si è disperato: il morale era ancora alto!

Venerdì 10 agosto

Dopo la giornata di ieri passata in totale relax a gironzolare per le vie di Leon e ad osservare estasiati le grandi vetrate della cattedrale, eccoci di nuovo in cammino verso Samos.

Terminata la Santa Messa al “Cebreiro”, antichissimo villaggio con tetti di paglia e mura in pietre, comincia il nostro cammino, oggi particolarmente immerso nella preghiera personale e nel silenzio.

Caro diario, così abituati al rumore, l’idea di passare un’intera giornata in silenzio ci preoccupava un po’…ma ti dirò..non vi è stato momento più fruttuoso!

Sabato 11 agosto

PISTA!! Aprite le porte a Cristo…anzi, aprite le porte a ‘sti poveri pelegrini, un po’ malconci, ma mai così rinvigoriti dalla vista della loro meta: Santiago e la sua cattedrale!!

Entrando nella città la gente usciva a vederci, si fermava per strada a sorriderci, alcuni, addirittura ci filmavano: non capita tutti i giorni di vedere 130 pellegrini che insieme attraversano le strade cantando a più voci , battendo le mani e i loro bastoni, sorridenti e gioiosi per aver raggiunto l’agognata meta…sani e salvi!!

Ci siamo però ammutoliti alla vista della cattedrale…immensa, ricca di lavorazioni tali da sembrar merletti…

Eh si, caro diario, siamo arrivati!!

Domenica 12 agosto

Oggi, rilassati, abbiamo partecipato , nella cattedrale, alla Santa Messa del pellegrino e abbiamo potuto assistere al famoso “bota fumeiro” , un gigantesco turibolo che pende dalla volta della cattedrale e che, dopo la comunione, viene fatto oscillare lungo il transetto da 8 uomini, mediante un sistema a corde.

Impressionante quando ti passa sopra la testa veloce e “sibilante”…stupendo!

Dopo la Santa Messa, come da tradizione e da buoni pellegrini, abbiamo toccato la colonna detta “albero di Iesse”.

Alla sua sommità è posta la statua dell’apostolo Giacomo che, con espressione serena sembra accogliere i pellegrini.

Il porre la mano sulla colonna è una sorta di ringraziamento per aver portato a termine il pellegrinaggio e una richiesta di benedizione che si conclude con l’adorazione dei resti del Santo e l’abbraccio della sua statua dorata, posta dietro all’altare..

Eh…quante emozioni in questi giorni…

Martedì 14 agosto

Ieri siamo andati a Finisterre, dove i pellegrini gettavano nell’oceano le loro scarpe, come simbolo di fine cammino.

Finis- terre: così chiamata perché qui finiva proprio la terra; davanti non vedi nulla: solo l’oceano…

Così anche noi… finito il pellegrinaggio stiamo tornando a casa.

Davanti : la nostra vita.

Speriamo di portare qualche granello di questa terra e di questa straordinaria esperienza nella nostra vita quotidiana…

 

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