PASQUA 1999

Le numerose celebrazioni liturgiche legate alla Settimana Santa e alla Pasqua a Pardesca sono, in particolari anni, arricchite anche dall'OPERA SACRA, cioè la rappresentazione sacra della passione, morte e risurrezione di Gesù Cristo.
Quella che vi presentiamo è, a detta dei più anziani, la 6° edizione dell'Opera Sacra messa in scena dalla comunità di Pardesca. La prima Opera Sacra risale a circa 40/50 anni fa', quando era parroco don Carmelo Esposito; la penultima edizione, invece, è stata realizzata nel 1987 con padre Eliseo Cipriani.


LA MORTE DELL'INNOCENTE
Opera Sacra della passione di Gesù Cristo

In occasione della Pasqua 1999 l'Opera Sacra è stata presentata 3 volte:



La rappresentazione è stata fatta nella piazza di Pardesca, dove è stato allestito una grande palco grazie alla collaborazione e al lavoro di numerose persone che hanno messo a disposizione tempo e mezzi.

Gli attori che hanno interpretato le singoli parti dell'Opera Sacra hanno iniziato ad incontrarsi insieme per le prove già dal mese di gennaio. Complessivamente per la recitazione si sono impegnate circa 50 persone; molte altre hanno collaborato indirettamente per la preparazione dei costumi, del palco e di altre esigenze tecniche e scenografiche. Chiaramente la trama dell'Opera Sacra è totalmente centrata sull'evento della passione, morte e risurrezione di Gesù Cristo, presentata in 6 scene.



 

Il 1° atto si apre presentando il dialogo di tre amici di Gesù preoccupati per le sue sorti; tale incontro è interrotto dall'arrivo dei sacerdoti Caifa e Anna e altri che manifestano la loro decisa opposizione a Gesù, dopo che le folle lo hanno osannato come re.  Anche Maria di Magdala e Giuda Iscariota vengono introdotti in scena: l'una per ribadire la sua fiducia in Gesù, l'altro per accordare il suo tradimento.


Il quadro successivo ci porta nel Cenacolo: dopo che Pietro, Giacomo e Tommaso hanno preparato la tavola, arriva Gesù con tutti gli altri apostoli. Prima di spezzare il pane e donare il calice del vino Gesù rivela la triste e cruda verità: è ormai prossima la sua ultima ora e sarà proprio uno dei discepoli a tradirlo.



La tragedia si consuma nell'Orto degli Ulivi, dove è ambientata la scena successiva: Gesù dopo aver accolto nella  preghiera la volontà di Dio Padre, è raggiunto da Giuda e dai soldati che lo arrestano: questo provoca lo smarrimento e la dispersione dei discepoli.
 
 
 
 



 

Così Gesù è condotto di fronte a Pilato, che pur non trovando in lui nessuna colpa degna di morte, non riesce a smontare le accuse mosse dai sacerdoti e dalla folla, e si sente costretto a pronunciare la condanna a morte.
 


 
L'ultimo atto presenta così due drammi in un primo quadro è rappresentata la morte ignobile e straziante  di Giuda Iscariota che è tormentato dal senso di colpa fino al punto da esserne schiacciato;

dall'altra la morte di Gesù, una morte che è vissuta nella serenità anche davanti alle più insinuanti provocazioni dei sacerdoti e dei soldati.



L'Opera Sacra si conclude facendoci intravedere in un veloce flash l'ultimo atto di questo mistero cristiano: la luce della risurrezione di Gesù Cristo.


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