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I precetti della Chiesa Cattolica

I precetti della Chiesa si collocano in linea con una vita morale cristiana in relazione diretta con la vita liturgica. Il carattere obbligatorio di tali leggi, promulgate dalle autorità pastorali, ha come fine di garantire ai fedeli il minimo indispensabile nello spirito di preghiera e nell'impegno, nella crescita dell'amore di Dio e del prossimo.

Il primo precetto
« Parteciperai alla messa la domenica e le altre feste comandate »

La chiesa esige dai fedeli la partecipazione alla liturgia eucaristica tutte le domeniche giorno elevato a Dio in ricordo della risurrezione del Signore. Inoltre richiede la presenza alla santa messa in tutte quelle festività liturgiche in onore dei misteri del Signore, della Vergine Maria e dei santi.

Il secondo precetto
« Confessa i tuoi peccati almeno una volta all'anno »

La chiesa chiede ai fedeli la preparazione all'Eucaristia attraverso la ricezione del sacramento della Riconciliazione, opera di conversione e di perdono.

Il terzo precetto
«Riceverai umilmente il tuo Creatore almeno a Pasqua.»

Garantisce un minimo impegno in ordine alla recezione del Corpo e del Sangue del Signore in relazione con le feste pasquali, origine e centro della liturgia cristiana.

Il quarto precetto
«Santificherai le feste che ti sono comandate.»
(vedi terzo comandamento)
Partecipare alla celebrazione eucaristica con gli altri membri della comunità cristiana, trovando il modo di astenersi da quei lavori e da quelle attività che potrebbero impedire tale partecipazione.
"La domenica e le altre feste di precetto i fedeli si astengano da quei lavori e da quegli affari che impediscono di rendere culto a Dio e turbano la letizia propria del giorno del Signore o il dovuto riposo della mente e del corpo" (Codice di Diritto Canonico, can. 1247).

Il quinto precetto
«Osserverai il digiuno prescritto e parimenti l'astinenza.»

Nei giorni stabiliti dalla Chiesa astenersi dal mangiare carne e osservare il digiuno.
Tale azione di ascesi e di penitenza, ha come obiettivo la preparazione alle feste liturgiche con l'intento di acquisire il dominio sui nostri istinti e la libertà di cuore.
Si osservi l'astinenza dalle carni o da altro cibo, secondo le disposizioni della Conferenza Episcopale, in tutti i singoli venerdì dell'anno, eccetto che coincidano con un giorno annoverato tra le solennità; l'astinenza e il digiuno, invece, il mercoledì delle Ceneri e il venerdì della Passione e Morte del Signore. Il digiuno consiste in un solo pasto regolare nel giorno con piccole porzioni di cibo al mattino e alla sera. I fedeli hanno anche l'obbligo di sovvenire alle necessità materiali della Chiesa, ciascuno in base alle proprie possibilità.