LA PARROCCHIA

 

 

"ECCO LA DIMORA DI DIO CON GLI UOMINI.

EGLI DIMORERÀ TRA DI LORO ED ESSI SARANNO IL SUO POPOLO.

EGLI SARÀ IL “DIO CON LORO”.

(1 Cor 3, 16-17)

 

La Parrocchia di Santa Caterina da Siena - alle Padovanelle (o come risulta dall’atto originale della Curia di Padova: Parrocchia Padovanelle) è nata ufficialmente il 6 GENNAIO 1977.

 

Il Comm. Ivone Grassetto aveva tempo prima fatto dono alla vicina Parrocchia di San Marco di Ponte di Brenta il terreno perché nel Quartiere che stava per sorgere ci fosse anche una nuova Parrocchia con la sua Chiesa. Il Vescovo di allora, S.E. Mons. Girolamo Bortignon, fu contento del gesto del Commendatore e curò personalmente, fin dal suo sorgere, la Parrocchia di Santa Caterina da Siena venendo alla benedizione delle prime opere e continuò la sua predilezione per questa Parrocchia con visite inaspettate, ma graditissime.

 

Il primo Parroco fu DON GUGLIELMO, già vicario di San Marco, che venne sostituito nel settembre del 1981 da DON EMILIO. Nel 2000 arrivò DON LODOVICO, che nel gennaio del 2008 fu avvicendato da DON ELIA. Il 21 settembre 2008 ecco il nuovo Parroco: DON GIUSEPPE.

 

Trovare il nome del Santo (come si dice in linguaggio canonico: il “Titolo”) al quale si dedica comunemente una Chiesa, fu un pochino complesso. Dapprima si pensò di dedicare la nuova Parrocchia “ai Santi patroni d’Italia Francesco d’Assisi e Caterina da Siena”. Certo avrebbe portato confusione il nome di Francesco d’Assisi, già titolare di una antica ed importante Parrocchia della città. Qualcuno ebbe allora una idea brillante, una ispirazione: poiché in città la maggioranza delle Chiese era stata dedicata a Santi, perché non dedicarla ad una Santa come Caterina da Siena, patrona d’Italia, dottore della Chiesa e presto patrona d’Europa?

Non fu solo una buona idea, dettato da sano femminismo, fu certamente una ispirazione celeste: proporre alla venerazione della nostra Comunità un Personaggio di primo piano nella storia della Chiesa, attualissima per la sua ardente spiritualità, la sua dottrina e la sua azione sociale in favore della pace.

 

Per non dimenticare la vicenda dei “due Santi patroni d’Italia”, sul grande Crocefisso che domina la parete sopra l’altare, il Prof. Bolzonella ha dipinto entrambi i volti dei Santi.