LETTERA DA SEBASTOPOLI A LORENZO FELLIN

PER LA COMUNITÀ PARROCCHIALE DI SAN CARLO

 

 

7 novembre 2002

Sia lodato Gesù Cristo !

 

Carissimo Lorenzo,

da molto tempo non ci sentiamo perché ho avuto molti problemi con il computer.

Ora va tutto bene. Il cinque ottobre c'è stata una conferenza "Cattolici ieri e oggi a Sebastopoli" ed erano presenti oltre cento persone, seguirà un libro su questo tema.

E' stato fondato un movimento: "La Chiesa dei credenti" al quale si sono iscritti rappresentanti di enti vari con lo scopo di riavere la chiesa.

 

II 2 novembre è stata celebrata la messa e il rosario per il defunti davanti al teatro, erano presenti circa 250 persone, la tv nazionale e tutte le tv locali. Il 23 novembre si festeggerà San Clemente e presenzierà il vescovo Bronislav Bernacki (sempre davanti al teatro) con tutti i parroci e credenti da tutta la Crimea.

L'8 agosto scorso è stata fatta una interpellanza ufficiale alle autorità competenti per la restituzione della chiesa e per il rispetto del decreto del 21/03/02 che prevedeva la restituzione ufficiale della chiesa. In merito chiedo la vostra preghiera.

 

A metà ottobre scorso padre Oleg è andato all'ambasciata italiana a Kiev, avevano promesso il visto per 9 persone, per il 28 ottobre, ma quando è tornato per ritirare i documenti gli è stato risposto che le condizioni erano cambiate:

1.   Ogni persona deve dimostrare di avere il conto in banca e 300 dollari per ogni giorno di permanenza in Italia.

2.   Stessa regola per chi guida e l'assicurazione deve coprire tutto: furto, ricoveri, incidenti (tipo Kasco).

3.   Dichiarazione che chi parte ha un lavoro fisso e l'ammontare dello stipendio

4.   Il consenso delle persone ospitanti e la residenza dove alloggiano.

 

P. Oleg si è spaventato e non ha proseguito la pratica. A questo punto ben pochi potranno avere tali caratteristiche.

Spero di poter parlare con il Nunzio per vedere se può aiutarci.

 

Il 3 e 4 novembre vi abbiamo ricordato con speciali preghiere per la festa del vostro patrono.

Con tutti i parrocchiani vi siamo vicini nello spirito quanto siamo lontani nello spazio.

Prego salutare tutti e invoco la benedizione del Signore.

 

Padre Leonid Tkaczuk