Padova-Sebastopoli:
seimila chilometri, in solitaria, otto gradi sotto zero, unica lingua il Veneto
per andare da P.Leonid.
L'impresa
di Lorenzo Urian.
Pochi ci credevano,
ma Lorenzo, armato solo della sua lingua veneta molto fiorita, è arrivato fino
a Sebastopoli (Crimea) per dare una mano alla comunità di Padre Leonid.
Ci ha portato a casa i saluti e i ringraziamenti dei cristiani ucraini, contenti della sua visita. Ha fatto anche una puntatina a Chernewzy, lontana mille chilometri. E tutti gli hanno detto che desiderano molto e sperano di poter venire in Italia, superando le tante difficoltà burocratiche (Lorenzo intanto gli ha portato una carta per l’assicurazione sanitaria).
Gli hanno
raccontato di aver trascorso i mesi invernali a 24-26 gradi sotto zero; Lorenzo
ne ha trovati "solo" 8 sotto zero
In questo clima
siberiano non è mancata la dimensione poetica: a Sinferopoli sugli alberi da
frutta carichi di neve stavano spuntando i boccioli della primavera; dalla neve
abbondante che copriva i campi di grano emergevano gli steli secchi avvolti di
cristalli di ghiaccio dando l'illusione ottica di una stupenda distesa dorata
di grano maturo.
L'unica lingua in
cui si sono capiti bene sono state delle grosse risate; ma anche l'intuizione
ha giovato molto. Ad ogni modo è riuscito a tornare indietro senza intoppi.
E' andato perfino in Vicariato e ci porta i saluti del
Vicario. Le nuove chiese che stanno sorgendo (molto belle e numerose) le ha descritte
solo dal di fuori. In compenso ha fatto conoscenza con l'unico produttore di
Cognac dell'Ucraina, che ha onorato come si deve il primo visitatore italiano della
sua azienda, sperando forse di trovare uno sponsor per il mercato italiano.
Senz'altro ha trovato un estimatore del liquore, Lorenzo ha portato a Padova
una lettera di P.Leonid con un piccolo ricordo. Ve la riportiamo qui con la
traduzione fatta da Lorenzo Fellin:
caro Don
Luigi,
molte
grazie per le cinquanta intenzioni per S. Messe, trasmessemi tramite Lorenzo Urian.
Questo è un grande aiuto per me. Venti intenzioni le ho passate a P.Oleg a Chernewzy.
Noi
vi ricordiamo continuamente in particolare nelle nostre preghiere e invochiamo
la benedizione di Dio sul vostro quotidiano impegno. Ricordiamo i vostri cuori
buoni e aperti, la vostra cordialità.
I problemi
per la restituzione della chiesa sembrano un pochino chiarirsi negli ultimi
tempi.
II Presidente
della Amministrazione parrocchiale sig. Zunco ha scritto una petizione al
Sindaco perché risponda alla interpellanza sulla restituzione della chiesa. Contemporaneamente
l'intellighentia della città e il Comitato Cittadino per la difesa dei diritti
umani si sono mossi a nostro favore.
lo
spero e credo che alla fine ce la restituiranno.
Mi
sto anche dedicando al restauro dell'appartamento dove è sistemata la cappella.
Abbiamo tolto una parete e ampliato la cappella nello spazio di quattro stanze.
Sulle
riuscita dell'opera le racconterà Lorenzo Urian, per averci aiutato nel
restauro e nell'impianto elettrico.
Mercoledì
con il giorno delle Ceneri, inizia il grande digiuno.
Auguro
che possiamo vivere in comunione spirituale e nel reciproco ricordo, nelle
preghiere che annullano le distanze.
Un grande
saluto a tutti voi e ancora un ricordo speciale per lei nella preghiera
quotidiana.
P.Leonid
Tkaciuk
Sebastopoli 2-3-2003
Attraverso Lorenzo, la nostra parrocchia ha fatto
pervenire a P.Leonid delle pubblicazioni che descrivono quanto stiamo vivendo come
comunità cristiana in occasione della Quaresima, per uno scambio di esperienze
che ci aiuti reciprocamente nel cammino di fede, nell'annuncio del messaggio
evangelico e nel portare a tutti i doni della speranza cristiana e della pace.
Fin dagli inizi, il nostro gemellaggio con
Chernewzy, ha avuto lo scopo fondamentale di far crescere la nostra fede,
attraverso la forte testimonianza di vita cristiana profondamente vissuta, di questa comunità, appena uscita da 70
anni di sofferenze e persecuzioni.
Ci auguriamo che presto i cristiani dell'Ucraina
possano farci visita per rendere ancora più profondo il nostro legame e più
sentita la nostra scelta di essere dei cristiani fedeli al Vangelo.