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Il Mattino di Padova

9 febbraio 2002

PADOVA
 

Un'immagine della zona San Carlo, con la parrocchia I cittadini si mobilitano contro lo spaccio di droga

San Carlo, arrestato il pusher di quartiere
La denuncia partita dal parroco
e dai famigliari dei ragazzi

di Paola Malagoli

Sono stati don Luigi, parroco di San Carlo, e i genitori dei ragazzi che frequentano il patronato a chiedere l'intervento delle forze di polizia. Per allontanare gli spacciatori magrebini che, al calar delle tenebre, cominciavano a gironzolare assiduamente attorno all'isolato, offrendo droga ai ragazzi che escono dalle strutture parrocchiali e dagli adiacenti impianti sportivi.
L'altra sera verso le 19.30 due carabinieri del Nucleo operativo in borghese si sono mescolati ai ragazzi che, a quell'ora, vanno avanti e indietro da via Agostini. Puntualmente è arrivato il venditore di droga («Sono sempre gli stessi personaggi...», avevano denunciato i residenti). Era un tunisino, in sella ad un vecchio scooter.
I due investigatori si sono messi a chiacchierare tra loro, a pochi metri dall'uscita del patronato. Poco dopo il nordafricano, restando in sella al motorino, si è avvicinato. Ha dato una rapida occhiata in giro, quindi ha domandato ai due giovani, a bassa voce, se volessero cocaina. Hanno acconsentito. Il tunisino ha infilato una mano in tasca, tirando fuori un pacchettino, che conteneva venti dosi di «neve».
A quel punto i carabinieri si sono qualificati: lo spacciatore ha avuto una reazione brusca e violenta. Ha dato un'immediata accelerata e ha cercato di scappare, inseguito dai militari che l'hanno subito raggiunto. Il fuggitivo ha tentato ancora di ripartire, perdendo questa volta l'equilibrio. E' caduto sull'asfalto, sotto il motorino, trascinando a terra anche uno dei carabinieri. Nel frattempo, dal patronato e dalle abitazioni vicine è uscita fuori parecchia gente. Spaventata. Qualcuno, ipotizzando un'aggressione tra immigrati, ha chiamato anche la polizia.
Alla fine Hassan Mansouri, 24 anni, clandestino, è stato arrestato per detenzione di droga a scopo di spaccio, nonché resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Lui stesso è finito al pronto soccorso con sette giorni di prognosi per contusioni varie, ed anche un carabiniere è stato medicato.
«Non è certamente una situazione tranquilla - conferma don Luigi - Più volte abbiamo chiesto l'intervento delle forze di polizia perché tengano sotto controllo la zona. Effettivamente i controlli ci sono, diciamo che ora i rischi si concentrano soprattutto attorno a mezzanotte. Per quanto riguarda il patronato, le famiglie dei ragazzi possono stare tranquille. Droga non ne gira di sicuro, anche perché teniamo gli ambienti costantemente sotto controllo».