| PADOVA |
 |
| |

Un'immagine della zona San Carlo, con la parrocchia I cittadini si
mobilitano contro lo spaccio di droga
|
San Carlo, arrestato
il pusher di quartiere
La
denuncia partita dal parroco
e dai famigliari dei ragazzi
di Paola Malagoli
Sono stati don Luigi, parroco di San Carlo, e i genitori dei ragazzi che
frequentano il patronato a chiedere l'intervento delle forze di polizia.
Per allontanare gli spacciatori magrebini che, al calar delle tenebre,
cominciavano a gironzolare assiduamente attorno all'isolato, offrendo
droga ai ragazzi che escono dalle strutture parrocchiali e dagli adiacenti
impianti sportivi.
L'altra sera verso le 19.30 due carabinieri del Nucleo operativo in
borghese si sono mescolati ai ragazzi che, a quell'ora, vanno avanti e
indietro da via Agostini. Puntualmente è arrivato il venditore di droga («Sono
sempre gli stessi personaggi...», avevano denunciato i residenti). Era un
tunisino, in sella ad un vecchio scooter.
I due investigatori si sono messi a chiacchierare tra loro, a pochi metri
dall'uscita del patronato. Poco dopo il nordafricano, restando in sella al
motorino, si è avvicinato. Ha dato una rapida occhiata in giro, quindi ha
domandato ai due giovani, a bassa voce, se volessero cocaina. Hanno
acconsentito. Il tunisino ha infilato una mano in tasca, tirando fuori un
pacchettino, che conteneva venti dosi di «neve».
A quel punto i carabinieri si sono qualificati: lo spacciatore ha avuto
una reazione brusca e violenta. Ha dato un'immediata accelerata e ha
cercato di scappare, inseguito dai militari che l'hanno subito raggiunto.
Il fuggitivo ha tentato ancora di ripartire, perdendo questa volta
l'equilibrio. E' caduto sull'asfalto, sotto il motorino, trascinando a
terra anche uno dei carabinieri. Nel frattempo, dal patronato e dalle
abitazioni vicine è uscita fuori parecchia gente. Spaventata. Qualcuno,
ipotizzando un'aggressione tra immigrati, ha chiamato anche la polizia.
Alla fine Hassan Mansouri, 24 anni, clandestino, è stato arrestato per
detenzione di droga a scopo di spaccio, nonché resistenza e lesioni a
pubblico ufficiale. Lui stesso è finito al pronto soccorso con sette
giorni di prognosi per contusioni varie, ed anche un carabiniere è stato
medicato.
«Non è certamente una situazione tranquilla - conferma don Luigi - Più
volte abbiamo chiesto l'intervento delle forze di polizia perché tengano
sotto controllo la zona. Effettivamente i controlli ci sono, diciamo che
ora i rischi si concentrano soprattutto attorno a mezzanotte. Per quanto
riguarda il patronato, le famiglie dei ragazzi possono stare tranquille.
Droga non ne gira di sicuro, anche perché teniamo gli ambienti
costantemente sotto controllo».
|