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Il Gazzettino

31 marzo 2004

IMMIGRATI I dati elaborati dai Servizi Demografici del Comune sulle presenze registrate in città
Sono quasi 12 mila i "regolari"
La massima concentrazione è nei quartieri 3 (Ponte di Brenta) e 2 (Arcella-Pontevigodarzere)
Sono talmente tanti, e in continuo aumento, che il Comune ha ritenuto di dover predisporre una guida dove possono trovare tutte le indicazioni per inserirsi nel migliore dei modi a Padova. Il numero degli immigrati che hanno scelto di vivere nella nostra città, infatti, è in salita continua. Sono 11.270 quelli regolari, cioè iscritti all'anagrafe nel 2002. Ma a costoro vanno aggiunti pure i clandestini che non hanno documenti, o che sono in attesa dei permessi. È impossibile quantificare quanti siano questi ultimi, ma da un calcolo presunto dovrebbero essere almeno un paio di migliaia.

Il quartiere dove si registra la maggior parte di extracomunitari è il 3 (Ponte di Brenta, Camin, San Lazzaro, Zona Industriale), dove al 31 dicembre 2002 ce n'erano 2.431; al secondo posto il 2 (Arcella, San Carlo , Pontevigodarzere) con 2410. Seguono via via gli altri: il 4 (Guizza Bassan ello) con 2.121, il 6 (Altichiero) con 1223 e il 5 (Savonarola-Armistizio) con 1109. La popolazione straniera maschile è pari al 54\%, mentre quella femminile è il 46\%. Gli albanesi sono 1087, i rumeni 1597, i croati 358, i marocchini 998, i nigeriani 946, i filippini 942, i cingalesi 306 e i cinesi 472. Le famiglie straniere sono 1179, quelle in cui almeno un componente proviene da Pesi Extracomunitari 1322 e gli immigrati residenti nei nuclei italiani 2393.

«La guida che abbiamo predisposto - ha commentato Rocco Bordin, assessore alle Istanze dei cittadini - dimostra ancora una volta la sensibilità dell'Amministrazione nei confronti del mondo dell'immigrazione. Anche nel centro destra, infatti c'è l'idea di mettere a disposizione una società accogliente e in grado di integrare perfettamente anche ci arriva da lontano. I bisogni di queste persone sono molteplici e quindi cerchiamo di mettere a loro disposizione uno strumento di facile consultazione, dove possono trovare una prima risposta a tanti quesiti».

«Per quanto riguarda l'assessorato agli Interventi Sociali - ha osservato Marco Marin - vale la pena di ricordare che sono stati messi a punto numerosi progetti finalizzati all'integrazione degli stranieri, che sono stati aumentati il numero dei mediatori culturali e le iniziative per l'infanzia e l'adolescenza, che abbiamo attivato il nuovo servizio "open windows" e interventi economici di varia natura per evitare il disagio».