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Il Gazzettino

2 dicembre 2002

SAN CARLO Affollata assemblea nella sala del patronato per fare il punto su un fenomeno che preoccupa molti abitanti dei quartieri
«Almeno 150 antenne tra i tetti della città»
Aumentato in pochi mesi il numero dei ripetitori di telefonia cellulare secondo i comitati anti-elettrosmog
«A Padova nello scorso febbraio si contavano circa 120 antenne per la telefonia cellulare; 31 di queste situate a meno di 150 metri da siti sensibili, cioè luoghi dove alta è la concentrazione di bambini, come asili, scuole, ospedali. Attualmente si presume che siano 150, ma nessuno, data la mancanza assoluta di pianificazione, può dirlo con esattezza. Di sicuro si sa che la loro presenza è comunque destinata ad aumentare in modo vertiginoso poichè il decreto del ministro Gasparri dello scorso 14 settembre consente ai gestori della telefonia mobile di installare liberamente le antenne su tutto il territorio cittadino. E proprio in questi giorni per tale motivo si sta registrando un'impennata: le antenne per la telefonia cellulare proliferano dalla sera alla mattina come funghi e la città è invasa dai campi elettromagnetici. Senza controlli comunali, senza mappature, senza pianificazione». A fornire il quadro complessivo della situazione è il professor Angelo Levis dell'Associazione Padovana Prevenzione e Lotta all'Elettrosmog (Apple) che funge da coordinamento tra i vari comitati cittadini sulla questione. Il professor Levis è intervenuto l'altra sera all'assemblea pubblica organizzata nella sala del patronato di San Carlo dall'ultimo comitato spontaneo nato in quartiere contro l'elettrosmog. Assemblea nel corso della quale è continuata la raccolta di firme per la rimozione delle antenne intallate a San Gregorio in via Reni 79 e sopra la cisterna dell'acquedotto in via Moroni a due passi dalla media Briosco. La gente, e lo dimostra anche la numerosa presenza di cittadini, chiede informazioni e interventi cautelativi; vuole che sia ridotto al minimo l'impatto ambientale e l'esposizione all'elettrosmog della popolazione e in particolare dei bambini e delle persone da cautelare maggiormente, per contenere i possibili danni sulla salute inferti dalle onde elettromagnetiche. All'Amministrazione comunale i comitati domandano inoltre di pianificare le installazioni degli impianti dotandosi di un apposito regolamento. L'esposizione all'elettrosmog - secondo quanto ha sostenuto il professor Levis che ha presentato anche i risultati di uno studio recentissimo pubblicato da 72 medici tedeschi - provocherebbe una serie di malesseri e disturbi come cefalee, irritabilità, disturbi cardiovascolari e nervosi. Il dibattito verrà ripreso venerdì 6 dicembre alle 21 nella sala polivalente in via Valeri 6 nel corso di una nuova assemblea indetta da Apple e coordinamento dei comitati padovani contro l'elettrosmog.

D.Borg.