«Chiudete la scuola e
bonificatela una volta per tutte». Suona più o meno così il messaggio
lanciato dai genitori della "Donatello". La scuola media di San
Carlo è in questi giorni nell'occhio del ciclone per la presenza dei
topi. Un problema già sorto in passato e che quest'anno si ripresenta.
Sono state trovate tracce nelle aule e l'Ulss giovedì scorso ha fatto un
primo intervento. Ma ai genitori non basta. Nella riunione di lunedì
sera, convocata dai rappresentanti di istituto, l'aula magna della
"Donatello" era affollata di mamme e papà. Dall'incontro ne è
scaturita una lettera indirizzata al sindaco, all'assessore all'edilizia
scolastica e al preside. I genitori chiedono, entro 30 giorni, una
derattizzazione completa della scuola. Il tutto preceduto da un piano
complessivo di bonifica del plesso. «Se entro otto giorni non ci
consegneranno un piano dettagliato interverremo per altre vie denunciando
in modo forte la situazione - spiega Francesca Soramel, presidente del
consiglio d'istituto e portavoce dei genitori - siamo disposti a tenere a
casa i ragazzi per qualche giorno purché la scuola venga risanata
definitivamente». Del resto i topi non è la prima volta che fanno
capolino alla "Donatello". Lo scorso anno la mensa - che serve
oltre agli studenti delle medie anche i bambini della elementare "Mantegna"
- era rimasta chiusa per quindici giorni. Tracce di topi avevano indotto
l'Ulss a smantellarla e nel frattempo gli alunni hanno consumato i loro
pasti nelle aule.
Ma ora il disappunto dei genitori è forte: «Ci sono le autorità
preposte che dovrebbero occuparsi direttamente della vicenda - continua la
rappresentante d'istituto - non è accettabile che dobbiamo mobilitarci
noi genitori per chiedere interventi adeguati. Se ci sono i topi la scuola
va chiusa e bonificata».
E la conferma che le cose alla "Donatello" non vanno, arriva
anche da un insegnante. «I topi ci sono e ci sono sempre stati - commenta
- la scuola tende sempre a minimizzare, ma trovo sconcertante che ancora
una volta si sia tentato di tenere le famiglie all'oscuro di tutto quanto
più a lungo possibile. I topi probabilmente hanno i nidi nei
controsoffitti e molte tracce sono state ritrovate nelle aule: non è
certo una situazione igienica ideale in cui lavorare».
Una scuola, ci tengono però a precisare i genitori, che tanto è
carente nelle strutture quanto è qualificata nella didattica: indirizzo
musicale, indirizzo informatico (con tanto di laboratorio multimediale) e
accoglienza di studenti sordi sono le sue pecularità. E proprio per
queste caratteristiche accoglie studenti anche da fuori quartiere. «Se
decidessero di trasferirla altrove - conclude la mamma - queste attività
devono assolutamente rimanere».
Raffaella Ianuale