I topi ci sono e il
preside punta il dito contro le strutture fatiscenti della scuola. «Un
prefabbricato pieno di fessure e intercapedini» dice Maurizio Di Giulio
preside della media "Donatello" in via Pierobon, nella zona San
Carlo . E proprio dalle brecce su pareti e soffitti le bestiole
s'intrufolano nelle aule. Le tracce del loro passaggio sono state
avvistate da bidelli e professori ed è stata fatta pure una cattura. Il
preside precisa che giovedì scorso l'Ulss ha già eseguito una prima
derattizzazione.
«Ma il problema non è nuovo - continua il capo d'istituto - sono in
servizio alla Donatello da settembre, ma so che chi mi ha preceduto ha
segnalato più volte all'assessorato all'edilizia scolastica che il plesso
necessita di manutenzione». E sulla questione strutture l'assessore
comunale competente, Bruno Trevellin, non usa mezzi termini: «Ma quale
ristrutturazione, quella scuola deve essere demolita». E demolirla
sarebbe il meno, il problema è che non ci sono i soldi per ricostruirla.
La "Donatello", così come la scuola materna e elementare in
quartiere Torre e la elementare in zona Guizza, è un prefabbricato
costruito in pieno boom demografico negli anni Settanta. «Queste
strutture durano una ventina d'anni - spiega l'assessore - ora andrebbero
buttate giù e ricostruite. La cosa si dovrà fare, ma finora abbiamo il
progetto, e contiamo di finanziarlo con le alienazioni immobiliari, solo
per la scuola di Torre. Sono interventi da due milioni di euro ciascuno,
cifre consistenti che non è facile reperire». E sempre Trevellin ammette
che la "Donatello" è una scuola infelice: «Basta entrarci per
non sentirsi a proprio agio - commenta - la vicenda dei topi non la
conoscevo, è ovvio che faremo interventi di manutenzione ordinaria per
sistemare le fessure».
Intanto ieri i genitori, che attendevano i figli all'uscita dalla
scuola, non sapevano nulla della presenza di topi. Certo non sono
pantegane di fogna, ma «topini di campagna - precisa il preside - almeno
così mi hanno detto i tecnici inviati giovedì dall'Ulss per la
derattizzazione». Un'operazione che è avvenuta senza la chiusura della
scuola. Sono state collocate delle esche e le aule coinvolte sono state
chiuse a chiave con tanto di cartello affisso fuori dalla porta. La media
"Donatello" ospita otto classi per un totale di 190 studenti che
dispongono pure di una mensa per i rientri pomeridiani. «In passato -
continua il professor Di Giulio - pensando che fosse la mensa ad attirare
gli animali si è provveduto a smantellarla e a disinfettarla».
Però ora il problema si ripresenta. Proprio ieri sera i rappresentanti
della scuola hanno organizzato un incontro per informare mamme e papà
sulla presenza di ospiti sgraditi. «Non ci sembra il caso di creare
allarmismi tra i genitori, certo che il problema va affrontato in modo
radicale - commenta Francesca Soramel, mamma di un allievo della
"Donatello" e presidente del Consiglio d'istituto - l'Ulss è già
intervenuta, ma non basta. La scuola è affollata e, si sa, i ragazzini
toccano, non si lavano le mani. Sicuramente bisognerà provvedere con
ulteriori interventi e in tempi brevi». Il problema per la mamma è,
comunque, più generale: «C'è disattenzione per la scuola come
struttura, questo è diseducativo per gli studenti, si crea in loro un
atteggiamento di disaffezione per ciò che è pubblico. Per fare un
esempio: i ragazzi sono stati con i libri ammassati nelle aule perché
mancavano gli armadi dove riporli. Dopo tante richieste gli armadietti
sono arrivati, di seconda mano e dismessi da chissà quale altro ufficio».
Raffaella Ianuale