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Il Gazzettino

22 ottobre 2002

SCUOLA Gli animali si sarebbero intrufolati attraverso le fessure presenti nelle pareti. Avvistate tracce nelle aule, l’Ulss è già intervenuta
L'assessore: «La Donatello è da demolire»
Sulla vicenda dei topi alla media di San Carlo il preside denuncia carenze alle strutture e chiede l’aiuto del Comune
I topi ci sono e il preside punta il dito contro le strutture fatiscenti della scuola. «Un prefabbricato pieno di fessure e intercapedini» dice Maurizio Di Giulio preside della media "Donatello" in via Pierobon, nella zona San Carlo . E proprio dalle brecce su pareti e soffitti le bestiole s'intrufolano nelle aule. Le tracce del loro passaggio sono state avvistate da bidelli e professori ed è stata fatta pure una cattura. Il preside precisa che giovedì scorso l'Ulss ha già eseguito una prima derattizzazione.

«Ma il problema non è nuovo - continua il capo d'istituto - sono in servizio alla Donatello da settembre, ma so che chi mi ha preceduto ha segnalato più volte all'assessorato all'edilizia scolastica che il plesso necessita di manutenzione». E sulla questione strutture l'assessore comunale competente, Bruno Trevellin, non usa mezzi termini: «Ma quale ristrutturazione, quella scuola deve essere demolita». E demolirla sarebbe il meno, il problema è che non ci sono i soldi per ricostruirla. La "Donatello", così come la scuola materna e elementare in quartiere Torre e la elementare in zona Guizza, è un prefabbricato costruito in pieno boom demografico negli anni Settanta. «Queste strutture durano una ventina d'anni - spiega l'assessore - ora andrebbero buttate giù e ricostruite. La cosa si dovrà fare, ma finora abbiamo il progetto, e contiamo di finanziarlo con le alienazioni immobiliari, solo per la scuola di Torre. Sono interventi da due milioni di euro ciascuno, cifre consistenti che non è facile reperire». E sempre Trevellin ammette che la "Donatello" è una scuola infelice: «Basta entrarci per non sentirsi a proprio agio - commenta - la vicenda dei topi non la conoscevo, è ovvio che faremo interventi di manutenzione ordinaria per sistemare le fessure».

Intanto ieri i genitori, che attendevano i figli all'uscita dalla scuola, non sapevano nulla della presenza di topi. Certo non sono pantegane di fogna, ma «topini di campagna - precisa il preside - almeno così mi hanno detto i tecnici inviati giovedì dall'Ulss per la derattizzazione». Un'operazione che è avvenuta senza la chiusura della scuola. Sono state collocate delle esche e le aule coinvolte sono state chiuse a chiave con tanto di cartello affisso fuori dalla porta. La media "Donatello" ospita otto classi per un totale di 190 studenti che dispongono pure di una mensa per i rientri pomeridiani. «In passato - continua il professor Di Giulio - pensando che fosse la mensa ad attirare gli animali si è provveduto a smantellarla e a disinfettarla».

Però ora il problema si ripresenta. Proprio ieri sera i rappresentanti della scuola hanno organizzato un incontro per informare mamme e papà sulla presenza di ospiti sgraditi. «Non ci sembra il caso di creare allarmismi tra i genitori, certo che il problema va affrontato in modo radicale - commenta Francesca Soramel, mamma di un allievo della "Donatello" e presidente del Consiglio d'istituto - l'Ulss è già intervenuta, ma non basta. La scuola è affollata e, si sa, i ragazzini toccano, non si lavano le mani. Sicuramente bisognerà provvedere con ulteriori interventi e in tempi brevi». Il problema per la mamma è, comunque, più generale: «C'è disattenzione per la scuola come struttura, questo è diseducativo per gli studenti, si crea in loro un atteggiamento di disaffezione per ciò che è pubblico. Per fare un esempio: i ragazzi sono stati con i libri ammassati nelle aule perché mancavano gli armadi dove riporli. Dopo tante richieste gli armadietti sono arrivati, di seconda mano e dismessi da chissà quale altro ufficio».

Raffaella Ianuale