ALCUNE NOTE DI STORIA

La parrocchia di Busta-Contea è nata il 1° gennaio 1979, insieme con le parrocchie di Guarda e S.Gaetano per distacco dalla parrocchia di Montebelluna; il riconoscimento civile è arrivato il 13 febbraio 1987. Ma le frazioni di Busta e di Contea avevano già una loro storia particolare e luoghi di culto di antica tradizione. La chiesa di Contea esisteva prima del 1369, fu rinnovata nel 1427 e nel 1566: era intitolata a S.Martino. Nel 1776 fu dedicata alla Madonna della Salute. L'attuale campanile risale agli inizi del '900. La forma strana della chiesa come si presenta oggi è dovuta a recenti aggiunte laterali per accrescerne la capienza. Non trascurabili gli affreschi alle pareti, mentre quelli al soffitto sono caduti. Anche la chiesa di Busta ha la sua storia: intitolata alla Madonna delle Grazie, è stata sistemata nel 1427; nella forma attuale è stata solennemente inaugurata l'8 dicembre 1863. L'Asilo di Contea era una villa che fu acquistata nel 1946 e nel 1958 fu fatto l'ampliamento. In Contea nel 1965 fu anche acquistato il terreno in Via Cavarer con il proposito di costruirvi la nuova chiesa; poi non se ne fece niente ed attualmente il terreno è adibito a campo sportivo. L' Asilo di Busta fu iniziato nel 1951 e terminato, con il contributo di tutta la popolazione, nel 1956. La festa della Madonna delle Grazie a Busta si celebra la quarta domenica di settembre. La festa della Madonna della Salute in Contea si celebra il 21 novembre, con notevole concorso di persone da tutto il montebellunese. La frazione di Busta, definita zona agricola, non ha avuto grande sviluppo: la popolazione è rimasta intorno al migliaio. Inoltre Busta è stata penalizzata dalle cave, dalla discarica e dell'elettrodotto. Contea, invece, ha avuto negli ultimi due decenni uno sviluppo notevole: la popolazione attuale supera ormai le tremila persone, non per crescita demografica ma per immigrazione. Essendo zona suburbana, senza un reale centro e senza servizi, è inevitabile la difficoltà dei nuovi arrivati ad integrarsi con "i nativi". Dopo diciassette anni di unione, le due frazioni, storicamente tra loro divise, sembrano trovare una certa coesione per merito soprattutto dei giovani.