CHIESA RETROGRADA E IMPICCIONA

"La Chiesa è contro la scienza e contro il progresso! Non sa adeguarsi ai tempi! La Chiesa (il Vaticano) vuole influenzare la politica!" Sono queste le accuse più frequenti che in Italia da tante parti vengono mosse alla Chiesa. Non è argomento che si possa liquidare con qualche battuta. Propongo solo qualche considerazione per sollecitare la riflessione e, forse, per tranquillizzare qualche cristiano cattolico perplesso e imbarazzato. Anzitutto la Chiesa, in tutte le sue componenti, non può tradire l'insegnamento di Gesù se vuole se vuole essere la sua Chiesa. E il magistero della Chiesa non può esimersi dal cercare di rendere attuale il Vangelo. Non è la cosa più semplice, ma sicuramente sarà più facile per chi il Vangelo lo conosce bene. Fa tenerezza quando qualche personaggio, magari competente in altri campo ma quasi del tutto digiuno di Vangelo e di teologia, detta al Papa quello dovrebbe o non dovrebbe dire e fare.

RETROGRADA?

"Va bene, - si dice - la Chiesa si rifà al Vangelo, ma il Vangelo è vecchio di duemila anni. Come può regolare la vita attuale, con tutta la sua complessità e con tutto il progresso di questi anni?" Il Vangelo non dà nessuna risposta a problemi concreti, contiene solo dei grandi orientamenti fondamentali in base ai quali è possibile trovare la risposta ai problemi di tutti i tempi.

Il Vangelo parla della centralità della persona umana, e quindi ogni nuova situazione, ogni progresso, va valutato in base al rispetto delle persone.


Si crede troppo ciecamente al progresso tecnologico, dimenticando la sua ambivalenza di fondo e le motivazioni non sempre confessabili che lo ispirano.

IMPICCIONA?

La Chiesa viene accusata di intromettersi nella vita privata e nella vita politica. Il rischio di una intromissione indebita c'è sempre. Ma la Chiesa dovrà sempre ricordare a tutti i credenti che il comandamento di Gesù "Amerai il prossimo tuo come te stesso" non vale solo per alcuni ambiti della vita, ma sempre.