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MONREALE E IL CROCIFISSO
 Monreale é un
paese della provincia di Palermo, famoso soprattutto per le sue opere d'arte: il
suo Duomo si può considerare il maggiore esempio di architettura sacra nel
periodo normanno (costruito per volontà del Re Guglielmo II, detto il Buono,
nel 1172). Situato sul colle sovrastante la Conca d'Oro, a pochi chilometri da Palermo,
oggi conta una popolazione di circa 28 mila abitanti. Il suo nucleo più antico
é il quartiere della "Ciambra", sviluppatosi attorno al Duomo, ma
particolare significato assume la Chiesa della Collegiata, per la presenza dell'immagine
del Crocifisso.
LA COLLEGIATA
 La Chiesa della Collegiata,
dedicata al SS. Salvatore, sorge nella zona a monte del quartiere della "Carrubella".
Originariamente (sin dal 1450) di piccole dimensioni ed affidata alle cure della
Confraternita, si é ingrandita nei secoli successivi grazie anche alle numerose
iniziative di Canonici e Vescovi (ricordiamo la Fondazione del Capitolo ad opera
dell'Arcivescovo Venero, 1618-1628), supportate dalla fede e dalle donazioni dei
fedeli. La Chiesa é ricca di decorazioni ed arredi:sull'altare maggiore
vi é il celebre "Crocifisso" cinquecentesco: l'altare é decorato
con stucchi di Giacomo Serpotta ed ai suoi lati due statue della sua scuola raffiguranti
i Santi Pietro e Paolo.Nella navata centrale quattro tele del 1724, attribuite al
pittore Marco Benefial, raffigurano La Deposizione della Croce, La Resurrezione,
L'Apparizione dell'An gelo a Maddalena e L'Ascensione. Sulla navata sinistra vi é
un Ciborio settecentesco in legno decorato. La zona absidale, all'esterno della Chiesa,
ospita un pannello maiolicato di circa 50 mq., eretto nel 1718 e raffigurante il
Cristo Crocifisso che dall'alto benedice e protegge la città di Monreale.
L'IMMAGINE DEL CROCIFISSO E LE ESPRESSIONI
 La prima data sicura
dell'esistenza del Crocifisso nella Chiesa del SS. Salvatore é il 1575, ma
le ricerche di Mons. Lorenzo Bertolino e le correlazioni fatte con altre immagini
similari, fra cui quella di Assoro (En), fanno risalire l'ordinazione ad un periodo
di tempo che va dal 1525 al 1535. Dimostrano, inoltre, che l'ordinazione, data alla
bottega di Gagini dalla Confraternita, fu eseguita dal suo scultore più valido
e più conosciuto, detto "Antonello".
 
L'anatomia e le perfezioni
somatiche dell'opera, il lavoro minuzioso sulla testa e soprattutto le diverse espressioni
del Cristo che mostrano la gioia della Redenzione (Foto 1), la sofferenza per i figli
ingrati (foto 2) e l'attimo della morte (foto 3), sono segni inconfondibili di una
grande abilità e capacità creativa dell'autore. L'attuale Croce in
legno di rovere rivestita di tartaruga fu sostituita dai canonici della Collegiata
nel 1700.
LA CONFRATERNITA
 Allo stato attuale
la Confraternita del SS. Crocifisso di Monreale ha sede nell'ex Chiesa di S. Onofrio,
concessa con decreto dall'Arcivescovo Mons. Corrado Mingo il 23/5/1975. La Confraternita
si suddivide in tre settori:
- Aspiranti, inferiore ai 15 anni, con 70 iscritti.
- Novizi, dai 15 ai 18 anni, con 50 iscritti.
- Professi, dai 18 anni in su, con 240 iscritti.
I rapporti interni sono
regolati da uno Statuto approvato con decreto arcivescovile del 17/11/1996. Il 12/1/1997
é stato eletto un nuovo consiglio, costituito da un superiore, due congiunti,
4 consiglieri, due segretari, un cassiere ed un maestro dei novizi.
LA "VARA"
 La "Vara", necessaria al trasporto
del Crocifisso é un lavoro artigianale con tutti i requisiti di una vera opera
d'arte. La prima notizia dell'esistenza di una "Vara" risale al 1638 (dopo
più di un decennio dall'istituzione della processione del Crocifisso). Numerose
"Vare" sono state costruite sino ad oggi; l'ultima, quella attuale, é
stata voluta dal Comitato dei festeggiamenti esterni nel 1945. Più volte restaurata
(l'ultimo restauro é dell'artigiano Gaetano Burgio) essa presenta la seguente
tipologia: é formata da due parti, uno zoccolo in cui viene collocato il Crocifisso
quando viene sceso dall'altare e da una base inferiore a forma quadrangolare scartocciata
dove vengono poste le aste ad una altezza di metri 1,50 da terra. Le aste dalla lunghezza
complessiva di m.7,50 circa sono in castagno e risalgono al 1945. Esse permettono,
per il trasporto della "Vara" in processione, l'inserimento di dieci coppie
per asta per un numero complessivo di 80 Confrati. Le dimensioni della "Vara"
sono di m. 2,30 per lato e raggiunge con il Crocifisso inserito un'altezza totale
di m. 7,60; il peso complessivo della "vara" adornata per la processione
é di circa 4,5 tonnellate.
LA DIVISA E A "VUCI"
 Secondo la descrizione
fatta nel 1898 dal Pitré, i Fratelli che portavano - a spalle nude e a piedi
scalzi - la "vara" del Crocifisso, erano vestiti con "mutande, il capo coperto
da un fazzoletto bianco, cinta alla vita con una fascia rossa e sotto di essa, pendente,
un largo e candido tovagliolo, come per nascondere le parti inferiori del tronco".
Oggi, i Confrati portano come abito votivo un pantalone ed una camicia bianchi, cinti
con una fascia rossa da dove pende la candida tovaglia arricchita da un ricamo con
l'immagine di Cristo e dalla scritta: "Viva il SS. Crocifisso". E' di antica cultura religiosa-letteraria
"A vuci" (la voce) che i confrati danno durante la processione per invocare
le grazie al "Patruzzu amurusu" (Padre amoroso). Al grido lanciato da uno
dei fratelli, che ripete ora l'una ora l'altra invocazione, risponde "grazia"
in coro il gruppo della parte corrispondente (anteriore o posteriore); suscitando,
per la sua alta carica di dolore e di speranza, una grande commozione tra chi ascolta.
L'attuale processione
si snoda lungo un percorso che per la maggior parte é quello indicato dall'Arcivescovo
Venero nel 1626. Parte dalla Collegiata. Passa per via A. Veneziano fino al "canale"
per corso P. Novelli fino all"'abbiviratura", poi riscende dalla stessa
via fino a via Garibaldi, detta "a scinnuta du Signuri" (la discesa del
Signore), per via Venero, Corso P. Novelli, detto "varanni" (via grande),
per via Roma fino a Piazza Vittorio Emanuele II, fa un giro completo della stessa
piazza, prosegue per via B. D'Acquisto per risalire da Via Palermo ed infine per
via Umberto I° fino alla Collegiata. La processione parte alle ore 18.00 del
3 maggio e rientra alle ore 2.00 circa del giorno successivo. Durante la stessa,
sono spettacolari le manifestazioni del bacio dei bambini, effettuato durante alcune
fermate, e lo sfiorare con i fazzoletti e con i fiori il simulacro del SS. CRocifisso;
una folla annualmente lo accompagna (circa 25.000 persone); fedeli, giunti da ogni
parte dell'isola, sin dalle prime luci dell'alba fanno "il viaggio" con
grossi ceri alla cui sommità hanno fissato un cono di cartoncino, detto "u
coppu". Momento di grande attrazione, misto di fede e folclore, é l'arrivo
allo spasimo: dopo la difficile "scinnuta" (discesa), il Crocifisso, posto
al centro della Piazza col volto proteso verso la Conca d'Oro, estende la sua benedizione
al territorio sottostante, un tempo rigoglioso di campagne e di vita per numerose
famiglie. I giochi pirotecnici nella piazza competano un momento di grande festa
ed esultanza verso la venerata immagine.
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